Le Gole del Raganello: il bellissimo Canyon tra San Lorenzo e Civita (CS)

– di Maria Lombardo- 


In Calabria è possibile svolgere in ogni stagione tutte le forme di turismo possibile, il turismo naturalistico ed escursionistico è uno di questi. Tra Civita e San Lorenzo è ubicato un canyon di 13 Km racchiuso nelle timpe dove si può praticare torrentismo. Uno scenario bellissimo! Le gole sono posizionate in una riserva naturale istituita nel 1987. Nel Parco del Pollino occupa 1.600 ettari di territorio. Questo spettacolare posto nel Pollino è raggiungibile da Castrovillari (uscita autostrada A3 Castrovillari – Frascineto) seguendo la statale 105 verso il Mar Ionio. Dopo circa 6 km una stradina asfaltata sulla sinistra conduce alla cittadina da dove iniziare l’avventura. Si attraversano i canyon che partono dalla sorgente Lamia e si giunge al Ponte del Diavolo un percorso mozzafiato e divertente. Possibile ammirare una natura che offre colori naturali e rocce scavate dalla forza corrosiva dell’acqua. Non mancano le “peripezie”, macigni di pietra scivolosi incastrati fra le acque gelide, cascatelle e piccoli laghetti; estese pareti e zone totalmente al buio. Serve per questo abitudine a questi sport o esperte guide queste condizioni però non fermano i migliaia di temerari che ogni estate svolgono questa escursione. In questo stupendo “ viaggio” tra acqua e natura Calabra si possono ammirare la volpe, la faina, donnola tasso e aquila reale ed ancora falco pellegrino, gheppio e corvo imperiale che vivono nelle grotte un tempo abitazione di briganti.Le Gole anche se poco accessibili, sono state sempre frequentate dagli uomini anche quelli poco onesti (banditi, ladri, briganti, malfattori) che soprattutto nel secolo scorso ne hanno fatto la loro dimora prediletta.A testimonianza di ciò alcuni toponimi che sono ancora in uso (grotta dei Briganti, grotta di Marsilia) e numerose sono le leggende che vengono ancora oggi narrate dagli anziani del luogo. Limitata è la flora questo è posto di massi e pietraie che favoriscono i pini loricati faggi ed abeti bianchi. Ma torniamo alle gole vengono divise in tre parti le gole alte rocce multicolori. Gli escursionisti possono percorrere il canyon, con l’ausilio di semplici dispositivi di autoassicurazione (caschi rigidi, corde, moschettoni), riuscendo a contemplare scenari di ispirazione dantesca. Nelle gole basse il torrentismo è più praticato ma lo scenario muta poco, qui c’è acqua copiosa e zone accidentate ma bandita la paura. Inoltre nel periodo invernale con l’abbassamento delle temperature sul monte Serra delle Ciavole in prossimità delle gole si può vedere la cascata di ghiaccio più a Sud d’Italia. Purtroppo in pochi ne sono a conoscenza approfittatene! Si scopre così che, nei mesi più rigidi, sul versante orientale del monte, che affaccia verso il mar Ionio e il Metapontino, si formi questa “anomala” cascata ghiacciata che taglia verticalmente la parete rocciosa, tra balze e cengie circondate da pini loricati. Vivete la Calabria!!

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