Conosciamo Gerace (Rc): La città dello Sparviero

 – di Maria Lombardo-
Incantevole borgo medioevale ubicato nel cuore del Parco dell’Aspromonte, un diamante incastonato su una verdeggiante collina che affacciandosi sullo Jonio domina l’intera Locride. Uno dei borghi più belli d’Italia la cui essenza è divisa tra anima normanna e bizantina che la rende meta di una forma di turismo sopra le righe. Bellezza, storia e cultura si respirano a Jerax tutti elementi che incantano il viaggiatore dal primo ingresso nel borgo. Il termine Jerax significa sparviero poiché la leggenda della sua fondazione indica che fu uno sparviero ad indicare il luogo della fondazione. Il volo sicuro ed elegante dello sparviero è stato un lascito fondamentale la città gode di un’eleganza mai raccontata dagli operatori turistici, probabilmente sarò la prima blogger a farlo presente! Una forma di eleganza celata anche dagli abitanti del borgo che non la raccontano per preservarla, celarla ma difficilmente non viene carpita da una studiosa attenta come la scrivente! Gerace nasce da una costola di Locri, quando gli abitanti subivano gli attacchi saraceni e si rifugiarono su questa altura. Legata al mondo della cristianità si vede dalle innumerevoli chiese e monasteri costruiti anche dentro le mura della città. Ecco che Gerace viene anche chiamata la Firenze del Sud, tutto di guadagnato per la sua inestimabile bellezza. Un borgo ricco di vicoli suggestivi e paesaggi selvaggi che si mescolano insieme. Gli edifici monumentali tutti conservati accuratamente invogliano il visitatore a perdersi incantato nel suo borgo, ad entrare nelle tante chiese e a rimanere estasiati di fronte la Cattedrale di Santa Maria Assunta, autentica preziosità, la più imponente struttura religiosa di tutta la Calabria, dichiarata “Bene Architettonico d’Interesse Nazionale’’. Attenzione ho già illustrato sempre in questo blog il magnifico tempio. La sua importanza nel meridione fu molto alta controllava i traffici commerciali e la sua orografia permise l’ubicazione di un maniero. Insomma Gerace si mantenne autonoma dai Normanni! La ricca storia dell’arte della città può essere letta lungo le sue piazzette, i suoi vicoli, i muri delle sue case e i suoi palazzi storici e dalle numerose chiese monumentali edificate nel corso della sua lunga storia. Meravigliosi palazzi impreziosiscono la città con pietre locali che sono divenuti portali, il centro storico “carico” di archi costruiti con una tecnica locale. La tecnica consisteva nel costruire l’arco facendo una gettata di calce su una struttura di canne intrecciate, allo stesso modo con cui vengono intrecciati i tipici cestini, chiamati “giustini”. Delle dodici porte che originariamente si aprivano sulle mura del nucleo storico del paese ne sono sopravvissute soltanto quattro: Porta dei vescovi o della Meridiana, prossima alla Cattedrale-Porta Santa Lucia-Porta Maggiore-Porta del sole. Di particolare importanza è lo spazio pubblico rappresentato da Piazza del Toccosulla quale hanno affaccio alcuni palazzi nobiliari, tra i quali Palazzo Calcheopulo, Palazzo Migliaccio e Palazzo Macrì. Nell’antico borgo si trova anche un’antica fontana del 1606 con il relativo acquedotto. Ma a Gerace si possono ammirare anche pezzi di ceramiche antiche e corredi sepolcrali del VII secolo a.C. e varie suppellettili di origine greca e italiota risalenti al VII secolo a.C. Insomma non pensate che Gerace meriti una visitina?

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