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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Sotto i Borbone in Calabria spopolava l’artigianato: il Corallo di Pizzo

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di Maria Lombardo Da anni studio con meticolosità ed interesse la storia del mio comprensorio per poi allargare il mio raggio d’azione a tutta la Calabria. Sono riuscita in anni di lavoro a scoperchiare quel vaso di Pandora sulla storiografia Borbonica Calabrese, ed attribuirgli una giusta collocazione sul piano storico. “L’industria” del corallo a Pizzo Calabro si praticava comunque dalla notte dei tempi. Chiaramente questo comparto è collegato alla pesca e lavorazione del corallo di Torre del Greco, non a caso anche le leggende del Napitino sono intrise di pescatori Torresi che scendevano a Pizzo per comprare il corallo rosso. E dopo feroci tempeste marine salvati miracolosamente fondarono sull’arenile una chiesetta. Le notizie storiche che racconto sono tratte dalla Istoria Apologetica dell’Antica Napizia, oggi detta il Pizzo del Canonico Ilario Tranquillo – NAPOLI 1725, che illustrò per i posteri studiosi l’attività economica che girava intorno a Pizzo. Chiaramente al Pizzo era

Bagni Guida il bagno termale dei Borbonici nelle Serre Calabresi

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di Maria Lombardo Non si può visitare la Valle dello Stilaro ricca di acque, vegetazione e testimonianze tangibili di archeologia industriale, se non si fa una”capatina” ai Bagni di Guida, durante il periodo Borbonico conosciuto come complesso Acque Sante. Effettivamente nel cuore del complesso siderurgico e metallurgico dello Stilaro l’acqua fungeva da “deus ex machina”di tutta l’area. Le acque dei Bagni venivano chiamate Acque Sante per le qualità terapeutiche e medicamentose, acque conosciute e utilizzate persino da Romani e Bizantini, poiché questa era zona eremitica. L’acqua di natura sulfurea, venne molto utilizzata! Si ha notizia che tale sorgente, fosse conosciuta in epoca Bizantina, ma si ha motivo di pensare che già sotto il dominio dei Romani le acque fossero utilizzate per un bagno pubblico.Questo complesso venne edificato nel 1850 dotato di albergo però solo nel ‘900 ed attualmente si sta cercando di dare nuova vita a questo posto con dei restauri accurati. Inoltre tan

Il castello di Bagnara Calabra

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Di Maria Lombardo Definito impropriamente Castello ( come per il Castello di Nicotera) è un palazzo ducale appartenuto ad una delle più importanti famiglie baronali di Calabria: i Ruffo. Fa bella vista di se su  un promontorio dove in epoca Normanna era ubicato un possente castello che fungeva da maniero. Il “castello” ha una planimetria quadrangolare, con un imponente base a scarpa e da un massiccio toro. Tuttavia sopra le vecchie mura normanne  vi è una zona del palazzo ad uso residenza. Sono presenti, su questa parte superiore, finestre bifore con terminazione ogivale, e diversi ornamenti in pietra calcarea e pietra lavica. Probabilmente l’antica fortezza era coeva all’Abbazia di Santa Maria e del XII apostoli del 1085. Purtroppo gli studi sulla rupe Marturano non sono stati in grado di decifrare se fu prima eretta l’Abbazia o il Castello. Si dice che fu Ermete ad edificarlo in quanto priore e Castellano. Era certammente un presidio  militare numeroso  e potente tanto da difende

Calabria che ammalia, la bellissima spiaggia di Caminia (CZ)

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  – di Maria Lombardo- Situata nella frazione di Stalettì di Catanzaro è una delle spiagge più trafficate e conosciute del versante ionico, il tratto della Costa dei Saraceni. Bellissima spiaggia sabbiosa color avorio con presenza di ciottoli è adagiata tra due scogliere che degradano dolcemente a mare. L’intera scogliere di Caminia è cosparsa di angoli appartati e suggestivi che possono essere raggiunti a nuoto o con una semplice canoa o pedalò. Un mare cristallino ed una natura “sauvage” ed incontaminata incornicia sia la scogliera Torrazzo dove è ubicata la Grotta di San Gregorio patrono di Stalettì. Inoltre in queste grotte a Caminia trovano riparo uccelli marini ed il falco pellegrino. La vegetazione è composta soprattutto da erbe, fichi d’India, garofani delle rupi, lentischi, olivastri ed euforbie. Secondo la tradizione locale infatti, il corpo del santo gettato in mare in una cassa di piombo, approdò miracolosamente sulla spiaggia spinto dagli angeli. Qui poi si inoltrò

Calabria storico-letteraria: Torre Crawford. San Nicola Arcella (CS)

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–  di Maria Lombardo- Inutile dire che per conoscere e raccontare la Calabria non basta solo lo studio che deve essere quotidiano ed attento, ma la Regione deve essere”praticata” ossia visitata ed ammirata. Per Viviamo la Calabria oggi vi parlo di un posto magnifico per bellezze naturali ma anche storico culturali, siamo alla torre vicereale di San Nicola Arcella, ribattezzata Crowford per i soggiorni letterari di Francis Marion Crawford. Poeta e scrittore americano che per 25 anni scelse la torre come il suo “ buen retiro estivo”nato a Bagni di Lucca nel 1854 si trasferì a Sorrento dal 1855 fino al 1909. Mente fervida e prolifica è stato riscoperto negli ultimi anni e rivalutato con numerosi convegni. Autore di avvincenti libri del terrore che scrisse dopo la sua brillante carriera universitaria in giro per il mondo. Il suo primo romanzo è ‘Mr. Isaacs’, un brillante ritratto della vita di un inglese in India mescolato con elementi di mistero e di orientalismo romantico. Il libro e

‘U PEZZU DURU, ANTICO GELATO CALABRESE di GIOIOSA IONICA.

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di Maria Lombardo Era il gelato delle feste e si aspettava proprio la calura della festa ferragostana per mangiarlo. Ma soprattutto e’ un gelato fatto solo in Calabria a Gioiosa Ionica! “O pezzu duru” è, infatti, un prodotto peculiare di Gioiosa Jonica, creato dai Maestri Gelatai locali con prodotti semplici e naturali, che una volta apparteneva solo ad alcune “tradizionali” discendenze pasticcere gioiosane ben “identificate. Un dolce che vale la pena mangiare e vantarsi di essere prodotto e creato solo in Calabria. Il prodotto di nicchia gioisano oggi è diventato vanto e ricchezza della cittadina ionica tanto è vero che viene fatta una sagra nel periodo estivo per promuoverlo. Raccomando ai lettori di non confonderlo col pezzu duru siciliano nel nome uguale ma consistenza e sapore diverso. Per poterlo produrre in casa sempre pensando ai tanti emigrati che mi seguono propongo di seguito ingredienti e preparazione :  per 4 pezzi duri gelato: • 300 g di gelato al cioccolato • 300 g

Le Gole del Raganello: il bellissimo Canyon tra San Lorenzo e Civita (CS)

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– di Maria Lombardo-  In Calabria è possibile svolgere in ogni stagione tutte le forme di turismo possibile, il turismo naturalistico ed escursionistico è uno di questi. Tra Civita e San Lorenzo è ubicato un canyon di 13 Km racchiuso nelle timpe dove si può praticare torrentismo. Uno scenario bellissimo! Le gole sono posizionate in una riserva naturale istituita nel 1987. Nel Parco del Pollino occupa 1.600 ettari di territorio. Questo spettacolare posto nel Pollino è raggiungibile da Castrovillari (uscita autostrada A3 Castrovillari – Frascineto) seguendo la statale 105 verso il Mar Ionio. Dopo circa 6 km una stradina asfaltata sulla sinistra conduce alla cittadina da dove iniziare l’avventura. Si attraversano i canyon che partono dalla sorgente Lamia e si giunge al Ponte del Diavolo un percorso mozzafiato e divertente. Possibile ammirare una natura che offre colori naturali e rocce scavate dalla forza corrosiva dell’acqua. Non mancano le “peripezie”, macigni di pietra scivolosi

Sapevate delle isolette Itacesi nel mare di Pizzo Calabro?

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 di Maria Lombardo Fino a non molti secoli fa facevano bella vista di fronte la città di Pizzo, erano posizionate nelle acque ed emergevano dal mare. Oggi queste isolette sono inabissate! Si riallaccia all’antichissima tradizione che vuole riaffermare uno stretto collegamento tra le vicende seguite alla distruzione di Troia e la fondazione delle città della Magna Grecia della sponda del Tirreno. Le isolette non sono ricordate per la loro posizione geografica ma per il legame col mito, si dice che Ulisse si fermò per un tempo su queste isole. In modo da far riposare la ciurma ed approvvigionarsi scelsero questo posto poiché i Napitini erano un popolo amico ed avrebbe fatto di tutto per aiutarli. Leggenda ma a noi piace rammentarla! Plinio racconta che Ulisse dopo aver distrutto Troia parte per Itaca, si riposò per qualche tempo presso alcune isolette che emergevano di fronte ad Hipponion. Per tale ragione, tali isolette sarebbero state chiamate Itacensi. Il Marafioti ripo

A cena in Calabria: friselle “cunzate”

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 di Maria Lombardo Tipico pane della gastronomia del Mezzogiorno in quanto presente in tutte le Regioni. In Calabria è un classico della cucina si prepara specialmente d’estate, fresco e veloce. Le freselle però per i lettori all’estero sono ottenute da pagnotte a forma di ciambella, tagliate a metà, cotte al forno poi tostate ed essiccate. Vi spiego come prepararle se volete divertirvi con la panificazione antica.  Ingredienti : 1 kg di farina 0 (potete usare farina di grano duro o farina integrale), 1 cubetto di lievito di birra (da 30 gr), sale quanto basta, acqua tiepida (quanto basta per impastare).  Tempo di preparazione : circa 90 minuti. Questa preparazione è lunga sappiatelo! In una scodella preparate la farina a fontana e sciogliete il lievito di birra in acqua salata. Iniziate un primo impasto aggiungendo acqua tiepida. Spostate l’impasto su un piano e iniziate a lavorare energicamente per 20 minuti. Mettetelo in una ciotola infarinata, copritelo con un pann

Alici gratinate al forno un gustoso secondo piatto, leggero e salutare per le sere d’estate

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di Maria Lombardo Le alici gratinate al forno sono un gustoso secondo piatto, leggero e salutare per le sere d’estate calabresi! La domenica per molti calabresi vuol dire passarla in spiaggia laddove è possibile quindi una colazione frugale in spiaggia va bene per il pranzo sulla spiaggia! Ormai anche i calabresi sscelgono di essere veloci ed anche in cucina. Magari la massaia moderna lascia preparato per il rientro a casa magari solo per infornare una buona pietanza. Ecco a voi le alici gratinate al forno piatto leggero e salutare vediamo cosa serve per prepararle indicherò gli  Ingredienti  per 4 persone 500 g di alici, 200 g di pangrattato, 2 spicchi di agli,o prezzemolo, olio di oliva, sale, pepe.  Procedimento –   ecco a voi come lavorarle per la cottura. Preparare le alici gratinate al forno è davvero molto semplice e veloce. La cosa che richiede più tempo è pulire le alici, cosa che,comunque, non è difficile se sapete come fare. Togliete la testa alle alici e poi aprite

Tornano dal passato gli “old drink”: La cedrata di cedro di Calabria

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di Maria Lombardo Sembra uno scherzo ma non è così sono tornate i vecchi old drink: cedrata, orzata, gassosa, gassosa al caffè ed il chinotto. Sono tornate in pompa magna facendo tremare le multinazionali del beverage. Il boom è tornato oggi per dissetarsi si preferiscono i nostri sapori! La cedrata è una bevanda analcolica molto dissetante la quale è venduta in bottigliette di vetro nei bar e nei supermercati ma può essere fatta in casa. E’ tutto una questione di gusti. Farla in casa non è difficile e si possono accontentare tutti i gusti per tutte le generazioni. Il primo passo da fare è bollire 3 decilitri di acqua subitamente sbucciare i tre cedri rigorosamente biologici, perché ad essere usata è solo la buccia. E anche se la lavi bene non potrai mai pulirle a fondo. Metti i cedri sotto l’acqua in modo da pulirli per 2 minuti circa. Estratta la buccia gialla e ritagliando eventuali pezzi bianchi, si “gettano” le scorze nell’acqua a bollore 10 minuti. Adesso prendi

Marmellata di more di gelso sapori antichi da rivalutare

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di Maria Lombardo Mia nonna Maria aveva sempre il suo asso nella manica dopo tutto la vita in campagna gli aveva insegnato che bastava poco per avere tante cose buone tutto l’anno. Non era arte di arrangiarsi, era la possibilità di avere tanta materia prima gestendo un grande fondo agricolo. Anche quando i miei avi decisero di “ritirarsi” e di non lavorare più il fondo dei Prenestini, continuò imperterrita a farci mangiare genuino ed i cibi della tradizione. Un tempo il gelso da more era diffusissimo tra Nicotera e Joppolo ed era questo il periodo in cui copiose erano “le cofane” di more in casa. Bianche o nere bastava scegliere! Il gelso nero era ed è più dolce e saporito. Il gelso bianco invece era usato per la bachicoltura.Pianta molto redditizia ogni giorno produce almeno un quintale di frutto, longeva e resistente a malattie ed inverni rigidi. Del gelso non si butta nulla! A scopo fitoterapico: frutti, foglie, corteccia e radici contengono numerosi principi attivi che la rendo

L’INCHIESTA MASSARI DEL 1863, INCHIESTA SUL BRIGANTAGGIO

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di Maria Lombardo  Sconvolti è dir è poco quando ci si accorge che  storici e ricercatori  non conoscano o non hanno mai studiato l’inchiesta Massari, uno storico serio e sereno mai avrebbe annuito sul dire che in Sicilia vi era brigantaggio. Succede anche questo nel neomeridionalismo! “ Carpe diem” dicevano i latini! Intanto partiamo dal dire che Massari come Pica erano meridionali, pugliesi per l’esattezza il primo si interessò di curare e redigere l’inchiesta che poi portò alla legge Pica nata per reprimere gli eventi malavitosi. Inutile spiegare o per meglio dire ai neomeridionalisti che Massari fu amico intimo di Cavour si fece notare in molte azioni di guerra e poi perché scrisse molte biografie sui protagonisti del Risorgimento ed un Diario. Nata nel 1862 dopo i tentativi falliti di La Marmora di stroncare il brigantaggio, vengono inviati 9 membri Aurelio Saffi, Stefano Romeo e Achille Argentino della sinistra; gli ex garibaldini Giuseppe Sirtori, che ne assum

Estate calabrese, lo sciroppo di limoni non deve mai mancare!

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–  di Maria Lombardo- D’estate non può mancare mai nei frigoriferi delle massaie calabresi lo sciroppo di limoni, assieme a “’mmendulata” ossia il latte di mandorla che è un’altra  delle bevande artigianali delle donne calabresi. Lo sciroppo di limoni calabresi è semplice da fare, gli agrumi devono essere biologici e succosi e d’estate questa bevanda disseta ed è gradevolissima. Una bevanda poi che conservata bene non si deteriora basta un dito di sciroppo nel bicchiere e poi si aggiunge acqua fredda delle foglie di menta o un fetta di limone per rafforzare il gusto, qualche cubetto di ghiaccio e possiamo dissetarci a nostro piacimento con una bevanda fresca dissetante e naturale. Ma ora vi spiego come prepararlo questi gli ingredienti pochi ed economici:  20 limoni belli grandi, succosi e biologici  1 litro d’acqua  900 gr di zucchero Iniziamo col lavare i limoni e subito asciugateli ben bene, 4 limoni tagliateli sottilmente solo la buccia gialla usate magari un pelapatate

Un digestivo tutto calabrese: crema al cedro!

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di Maria Lombardo D’estate in Calabria le diete sono davvero bandite, per vari motivi la copiosità che ci regalano gli orti e la grande diversificazione delle pietanze tradizionali. Come si può rinunciare ai pranzi luculliani. Non è possibile! Inoltre a fine pranzo o cena che sia gioca un ruolo fondamentale il digestivo che le massaie calabresi producono in casa. Oggi ecco a voi la Crema al cedro un liquore gradevole al palato, ottimo come digestivo da servire ghiacciato a fine pasto da utilizzare anche per guarnire torte e crostate. Con un po’ di pazienza si può fare anche in casa anche in altre varianti, limone, bergamotto, mandarino, melone ma anche liquirizia cioccolato. In Calabria si può fare di tutto in casa esperienza, tenacia e prodotti locali. Che tripudio! Ma ora vi presento gli ingredienti per preparare questa delizia :  Ingredienti-  10/12 cedri ,1 litro di alcool puro a 95° ,2 litri di latte intero fresco, 2 baccelli di vaniglia, 1 kg di zucchero. Procedimento

Meravigliose e buonissime: frittelle di fiori di zucchine

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di Maria Lombardo Quando arriva l’estate la tavola dei calabresi è carica di specialità tramandate dal sapere contadino.Piatto povero ma squisitissimo, ricercato da piccoli e grandi diventa un buon secondo magari abbinato ad un buon primo fatto con sugo e zucchine. Mi piacciono tanto, sia con la pasta che con il risotto, o sulla pizza eh si il fiore di zucca in estate si sposa con tutto. Le frittelle poi è uno dei motivi per cui si attende la bella stagione. E’ agli emigrati calabresi che rivolgo questi articoli di ricette genuine, affinchè possano ricordare la Calabria e farle conoscere a chi la Calabria l’ha sentita solo nominare. E’ un piatto velocissimo da preparare e bastano pochi ingredienti anche sono riuscita a contare almeno un centinaio di varianti. Vi propongo quella che si fa a Nicotera: Ingredienti:  300 grammi fiori zucca 200 grammi farina per frittelle 2 uova sale latte olio di semi Semplicissima la preparazione dopo aver lavato per bene i fiori che vengono racc

Torniamo nuovamente alla Chianalea (RC) per assaporare un piatto tipico, strozzapreti alla Calabrese

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di Maria Lombardo Non si può visitare Chianalea questo bellissimo quartiere di pescatori della Costa Viola e rinunciare ad un bel piatto fumante di strozzapreti alla Calabrese fatti col pescespada che solo qui si pesca. Il pinochietto della Costa Viola così è definito questo caratteristico pesce. A Chianalea come a Scilla questo è un piatto tradizionale che nella cottura della pasta a volte fatta a mano si unisce un sugo fatto con pomodorini pachino, olive nere e filetti di pesce spada. Un tripudio di sapori e odori inconfondibili! Ecco cosa serve per deliziare i turisti di Calabria e sopratutto i tanti emigrati che mi seguono- 320 g di pasta – 200 g di fette di pesce spada – 6 olive nere – 2 rametti di prezzemolo – 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva – 2 spicchi d’aglio – 5-6 pomodorini pachino – origano – sale – pepe. Per prima cosa i filetti del pescespada vanno lavati accuratamente per poi eliminare la pelle e tagliarli a tocchetti, le olive assolutamente snocciolate e ri

Lo Stomatico, dal Reggino una squisitezza tutta calabrese

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di Maria Lombardo Ennesimo dolce della tradizione contadina affinchè la cultura gastronomica calabrese non si perda, questa delizia è prodotta a Reggio e dintorni, ed era un dolce di fine pranzo! Vorrei precisare che questo dolce in realtà è un biscotto semplice e gustoso privo di grassi e solo a cottura ultimata tagliato in tocchetti per essere mangiato. Dall’aspetto scuro quasi “ un panpepato” veniva accompagnato con un buon liquorino della tradizione calabra, magari un liquore di bergamotto! Insomma era un digestivo. Vediamo insieme come si prepara questo delizioso biscotto calabrese. Ingredienti:  * 1 kg di farina * Zucchero (500 grammi) * 20 grammi di ammoniaca * Olio di oliva (1 bicchiere) * 1 cucchiaino raso di cannella * 1 cucchiaino di chiodi di garofano * Mandorle (100 grammi) * 1 uovo Interessante invece la sua preparazione la prima cosa è quello di far caramellare 250 grammi di zucchero in una pentola a fuoco non troppo vivo, mescolate continuamente per evitare che si

La via del Marrani: Storia del ghetto di Piscopio (VV)

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di Maria Lombardo E’ con il nome di una via che collega Piscopio a Vibo Valentia che intendo iniziare il mio lavoro. La strada che un tempo collegava (e collega ancora) Vibo Valentia (già Hipponion e poi Monteleone) con Piscopio, era denominata “via dei marrani”, come si rileva da alcune carte storiche risalenti al Seicento. Sono stata sempre al corrente che nella nostra Regione l’ebreo ha trovato accoglienza rifugio e che essi furono introdotti in alcune aree come Nicotera, Tropea , Reggio, Catanzaro e via discorrendo per incrementare l’economia di questi luoghi. Oggi però mi soffermerò sul ghetto di Piscopio piccolo centro del Vibonese. Per la Calabria, l’importanza della dimora ebraica non sfuggì soprattutto e certamente allo storico Vito Capialbi di Monteleone( appartenente a famiglia marranizzata), le sue ricerche purtroppo non furono pubblicate ed è anche probabile che gran parte del materiale raccolto sia andato perduto o distrutto; un materiale che sicuramente riguardava an