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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

“Sazzizza e supprezzati casalori” (salsicce e soppressate fatte in casa).

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  di Maria Lombardo  Chi non conosce le salsicce calabresi? Siamo giunti nel periodo giusto per parlarne gustose, piccanti o dolci, sono uno dei vanti della gastronomia locale. Tornano in mente i tempi passati quando tutti allevavano il maiale! Animale benedetto   non ha bisogno di cure particolari, è prolifico e si alimenta facilmente, visto che divora di tutto. In Calabria anche se i tempi sono mutati   non si rinuncia alle salsicce e alle soppressate che si realizzano acquistando la carne dal macellaio magari o comprandole casalore da chi ancora lo alleva. Il momento della preparazione dei salumi rappresenta da sempre una sorta di rito, una festosa ed allegra circostanza di aggregazione sociale, un’occasione di abbondanza per tutta la famiglia perché si predispongono provviste alimentari per l’intero nuovo anno. Il clima rigido di gennaio assicura, oltre che una più salubre lavorazione delle carni, una più semplice e veloce stagionatura. E se in passato la successiva conservazione d

Capodanno in Calabria. I riti di buon auspicio persi: mangiare uva sultanina

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  di Maria Lombardo  Nella scorsa stagione vi ho parlato di come pastori e contadini festeggiavano il Capodanno. Sicuramente molto lontano da quello consumistico odierno! Una bella usanza che oggi è scomparsa ma desidero farvela conoscere quella di mangiare l’uva sultanina.Mangiare l’uva a Capodanno era di usanza in passato, quando i tempi della vendemmia arrivavano a fine ottobre / novembre. Così a fine vendemmia, le donne lasciavano alcuni grappoli d’uva a essiccare all’aria, in modo tale da consumarla come dolce per la notte di Capodanno. Esiste un detto antico:”Chi mangia l’uva a capudannu, conta sordi ppi tuttu l’annu”. Il cesto della frutta della Vigilia doveva contenere la frutta secca, la melegrana e il mandarino; quest’ultimo oltre a essere un frutto di stagione, simboleggiava l’infinito per la sua forma sferica e quindi un ottimo portafortuna per Capodanno. Essendo una tradizione morta si è passato dal credere che le lenticchie portassero i soldi tradizione del Nord. Io dal m

Baglio il più antico quartiere di Nicotera (VV)

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  di Maria Lombardo  Da oggi faremo un viaggio negli antichi quartieri di Nicotera visto e considerato che a molti amministrazione compresa sfugge quel quid di avere a Nicotera un “monumento” del genere. Al baglio si può accedere da diverse aperture in tutto tre una di queste antiche aperture in barba ai dettami storici ed architettonici è diventata quest’estate una scalinata variopinta coperta da ombrelli colorati. Ma cos’è un baglio lo spieghiamo ai neofiti della storia amministrazione compresa si intende. Ci sono varie ipotesi la prima prende il suo nome in quanto, in origine, era sede del cosiddetto balivo, cioè di quel funzionario nominato e stipendiato direttamente dal re, con prerogative amministrative, giudiziarie finanziarie e anche militari, introdotto nell’Italia meridionale nell’undicesimo secolo, cioè al tempo dei normanni. Inoltre dal latino ballium cortile protetto da varie case impalazziate   dove risiedevano i nobili del paese, oggi è il più piccolo ma anche il più sug

I ciccitielli all’anice sono dolcetti tipici natalizi di Calabria.

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  di Maria Lombardo    Questo delizioso quanto antico dolce sta rischiando di essere dimenticato! Dolce inoltre preparato con ingredienti poveri e genuini che in ogni casa c’erano sempre. Le anziane ormai le sole a ricordare questo dolce sapevano fare con poco dei piatti luculliani davvero indimenticabili.I ciccitielli sono dei golosissimi dolcetti della tradizione al profumo di anice. Oppure   fritti, passati nel miele d’api e guarniti con zuccherini colorati..soprattutto, sono super golosi e creano dipendenza! Ingredienti: 1 kg di farina 10 uova 150 g di zucchero 150 g di burro 2 bicchierini di liquore a base di anice 300 g di miele mezzo bicchiere d'acqua una bustina di lievito olio per friggere q.b. un pizzico di sale Preparazione: In un capace recipiente versate sette uova intere e tre tuorli, lo zucchero, il burro, l’anice e un pizzico di sale. Mescolate bene il tutto e aggiungete il lievito e pian piano la farina versandola a pioggia, lavorando l’

Epifania: in Calabria si conserva una delle più antiche rappresentazioni dell’Epifania.

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                                                                       di Maria Lombardo    Ebbene si, se desiderate vedere una delle più antiche rappresentazioni dell’Epifania dovete venire in Calabria! Qui potete ammirare   la “manifestazione del Signore” al mondo, insomma un piccolo e raffinato gioiello una “brattea” (lamina d’oro lavorata a sbalzo) del VI-VII sec. d.C. rinvenuta in una sepoltura cristiana durante lavori agricoli nei poderi della famiglia De Mojà, a Siderno (Reggio Calabria), nel 1886. Studiadando l’antropizzazione del territorio si è potuto scoprire che nell’area della scoperta fosse presente una villa romana a lungo sopravvissuta intorno alla chiesetta di S. Maria di Schiriminghi, luogo di culto rimasto attivo per secoli. Si tratta di una straordinaria testimonianza iconografica di forma circolare, di circa 5 cm di diametro, acquisita nelle collezioni del Museo Nazionale di Reggio Calabria ed oggetto di approfonditi studi da parte di Giacomo Oliva, studioso dell

L’antica ricetta dei “cururicchi”, le ciambelle di patate del vibonese

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Crediti foto: www.pourfemme.it di Maria Lombardo   I “cururicchi” le ciambelle fritte di patate calabresi, si preparano solitamente nel periodo natalizio. A tavola si servono spesso come antipasto, anche al posto del pane, insieme a salumi e formaggi ma sono deliziosissime appena fritte e calde. La ricetta per prepararli è antichissima, tramandata oralmente da mamma a figlia. In genere non ci sono dosi quando si preparano specie se si possiede un camino e cotte alla brace hanno un sapore particolare. Molti lettori sono neofiti della cucina antica provate con queste dosi! Oltre 1 kg di farina, si aggiunge un cubetto intero e lasciate riposare il composto almeno un’ora sotto un canovaccio in un posto caldo, lontano da spifferi. Poi iniziate a “filare”, stendendo la pasta e realizzando le ciambelle. C’è poi chi mette un goccio d’olio al bordo della ciotola, una volta che il composto è lievitato, per   evitare che la pasta si appiccichi alle mani e sia poco lavorabile. I cururicchi posso

Un museo dedicato all’arte ceramica della Calabria che si trova a Seminara (RC)

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  di Maria Lombardo    Ho già parlato della ceramica di Seminara in questo blog se volete approfondire! Seminara comunque è un piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria in cui intere famiglie di artigiani producono una delle ceramiche più bizzarre, colorate e fantasiose del Sud Italia, celebre per aver sedotto anche il poliedrico genio di Picasso. Un museo inaugurato da poco ma il cui lavoro si svolgeva da un biennio, lo scopo del museo è   documentare le produzioni ceramiche regionali, molte delle quali oggi estinte, e si è avvalso, laddove ancora possibile, anche delle testimonianze degli artigiani ormai non più attivi. L’esposizione   comprende una collezione di oltre 500 opere afferenti a 22 centri di produzione, e prevede la presentazione al pubblico anche di una ricca documentazione fotografica e audiovisiva. Il percorso museale, che si articola in tre sale, ha come obiettivo quello di tracciare un quadro dei principali contesti produttivi della ceramica regionale, identifi

L’Unità d’Italia voluta dai calabresi: il politico e giornalista Rocco de Zerbi.

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 di Maria Lombardo    Rocco de Zerbi (Reggio Calabria, 11 giugno 1843-Roma, 20 febbraio 1893) era un politico e giornalista italiano.Crescendo in una famiglia di solide idee liberali e antiborboniche nonostante il nonno del nostro, Rocco, fosse stato un funzionario borbonico.Dopo aver volontariamente servito durante il suo servizio militare nelle campagne del Risorgimento del 1860 e 1866, nel 1868 fondò il giornale Il Piccolo a Napoli, con tendenza politica centrista, che dirige fino al 1888.De Zerbi firmava i suoi articoli con una “z” minuscola e riuscì ad avere un enorme successo fra i lettori in quanto parlava, anzi polemizza su ogni aspetto della vita politica, sociale, religiosa, mondana di Napoli non per dare informazioni imparziali o cronacristici ai suoi lettori ma motivi in più per contestare, criticare e giudicare il modus operandi della Napoli bene di fine Ottocento. Questo stile nuovo del De Zerbi fu molto apprezzato dalla borghesia moderata napoletana, che lo leggeva avi

Vigilia di Natale a Luzzi (CS) e dintorni: “vruocculi cu a muddrica” ( Broccoli con mollica)

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  di Maria Lombardo  E’una sorta di tortino molto in voga per il cenone della Vigilia dei Luzzesi! Il Natale nella nostra Regione è la ricorrenza più attesa e sentita dell’anno e va festeggiato rigorosamente in famiglia, anche perché molta gente è costretta a emigrare per lavorare, di conseguenza nelle feste tornano tutti a casa per trascorrerle insieuest’anno complice il Covid non si potrà onorare la festa. Vivere il 25 Dicembre in questa terra magnifica, significa immergersi in luoghi magici che ogni anno ripercorrono la storia del Natale attraverso usanze e manifestazioni caratteristiche.Ogni paese calabrese infatti, è caratterizzato dalle sue tradizioni, alcune molto antiche, andiamole a vedere nel dettaglio:La sera del 24 dicembre bisogna mangiare 13 portate, 13 perché vanno a simboleggiare probabilmente il numero degli Apostoli insieme a Gesù durante l’ultima cena, alcuni affermano invece, che possono essere anche 9 come i mesi dell’attesa o 7 come le virtù, ma rigorosamente a ba

Il Castello di Pizzo Calabro.

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  di Maria Lombardo    Conosciuto impropriamente come   Castello Murat è una dei castelli più famosi della Calabria. La costruzione attuale, di forma quadrangolare, da un lato a picco sul mare e dall'altro circondata da un profondo fossato, racchiude i vari edifici costruiti nel corso del tempo. La storia di questo “castello”inizia nel 1300 come torre di avvistamento a difesa del territorio bersagliato dai turcheschi. Insomma fu voluto dagli angioini! Ma le incursioni piratesche continuarono anche sotto gli Aragonesi e il Re di Napoli con   decreto del 12 novembre 1480 ordinò di fortificarlo ulteriormente, all'interno di un sistema di difesa che prevedeva il rafforzamento tramite castelli e torri dell’intero perimetro delle coste calabresi. Vennero quindi aggiunte della mura alla torre che già esisteva conferendo l'aspetto attuale al maniero, al quale si accedeva tramite un ponte levatoio costruito in mezzo a due torrioni. Ultimata la sua costruzione nel 1485, il nuovo Ca

MARMELLATA DI MANDARINI CINESI

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  di Maria Lombardo  A volte basta davvero poco per essere felici, come iniziare la giornata con una lenta colazione. Una fetta di pane fatto in casa con un velo di marmellata di kumquat preparata con i frutti del proprio albero e una tazza di caffè bollente. Vi presento quindi la marmellata di kumquat o mandarini cinesi come li chiama nonna un agrume davvero particolare poiché si mangia con tutta la buccia che è spessa e dolce, al contrario della polpa che è più acidula. Un contrasto meraviglioso che vi farà innamorare di questi piccoli frutti ovali! La marmellata è densa e gelatinosa ed è ottima per colazione e come antipasto da accompagnare con formaggi.Lavate i mandarini e disponeteli in una capiente ciotola con abbondante acqua fredda per 12 ore. Scolateli e tamponateli con carta da cucina. Eliminate le estremità, divideteli in due parti ed eliminate i semi.In una capiente pentola versate i mandarini e il succo di arancia e cuocete per 1 ora a fuoco dolce. Aggiungete lo zucchero e

La notte di Santa Lucia in Calabria.

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  di Maria Lombardo  Il detto calabrese: 'E Santa Lucia a Natali trìdici juorni ci ha, ma si buonu cuntu ti fa' mancu dùdici ci nn'ha. E’ grande anche in Calabria la devozione popolare per Santa Lucia, la Santa della Luce. Non a caso si festeggia il 13 dicembre, il giorno più corto dell’anno, e fa parte fa parte dei rituali dell’Avvento in attesa del Natale, il giorno della nascita di Gesù Luce del mondo. La festa probabilmente affonda le radici nei rituali pagani che osannavano la luce. In Calabria però questa festa si festeggia la sera precedente, una vera Vigilia, in cui viene accesa la fhocara, un grande falò, e si preparano le tradizionali ciambelle fritte, e   anche la cuccìa, un delizioso piatto a base di grano cotto e vino cotto o miele di fichi. Spesso la cena della Vigilia di Santa Lucia comprende 13 portate, considerando pertanto benaugurante il numero 13. Come viene ricordata S.Lucua nell’iconografia cristiana? E’ la Santa della luce e la protettrice della vis

Catanzaro ed il suo forte legame con l’Immacolata Concezione.

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  di Maria Lombardo  L’Immacolata Concezione è patrona di Catanzaro. Ogni anno presso il Santuario si riuniscono non solo i catanzaresi ma anche i paesi limitrofi per ascoltare la Novena.   L’8 dicembre, giorno della festa, ha inizio con la Messa dell’aurora che, per tradizione ormai consolidata, richiama migliaia di fedeli che sostano sul sagrato fin dalle tre del mattino. La partecipazione alla messa. Un appuntamento, quello dell’8 dicembre, vissuto e sentito da secoli: il giornalista inglese George Gissing arrivò in città, in occasione della festa dell’Immacolata i fedeli affollavano la chiesa, tanto che era difficile trovare un posto per sedersi. Proprio come accade oggi, dove nonostante la modernità dei tempi non si può rinunciare a rinnovare la propria promessa di fede a Maria, partecipando di buon’ora alla messa dell’Aurora in cui avviene l’accensione del cero votivo. Nel 1641, i catanzaresi invocarono la protezione della Madonna Vergine e Immacolata contro la peste e la città f

L’Area Archeologica di Capo Colonna è situata a dieci chilometri da Crotone.

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 di Maria Lombardo    L’area arcgeologica è situata sul promontorio di Capo Colonna, raggiungibile tramite una strada costiera dal capoluogo. Il Parco comprende trenta ettari di terreno adibito a scavi e venti di bosco e macchia mediterranea. Inoltre a Capo Colonna sorgeva una tra le aree sacre più importanti dell'intero bacino del Mediterraneo: il Tempio dedicato a Hera Lacinia, moglie e sorella di Zeus, protettrice dei pascoli, delle donne, della fertilità femminile, della famiglia e del matrimonio, dipendente dalla città di Kroton sede della lega Italiota prima che si trasferisse a Taranto. La posizione strategica del santuario univa   le rotte costiere daTaranto allo stretto di Messina, su un promontorio chiamato anticamente Lacinion, dal verbo greco lakizo (frastagliare) e che richiama l’aspetto della costa, che diede anche l’epiteto alla dea venerata.Il mito che non può mancare racconta altro infatti un personaggio locale di nome Lacinio aveva tentato di rubare le vacche ch

Panettone al Bergamotto di Reggio Calabria.

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  di Maria Lombardo  Prodotto unico nel suo genere! Lievitato creato usando i migliori bergamotti di Reggio Calabria ma esiste anche quello farcito con crema al Bergamotto. Una lievitazione di 48 ore per un nuovo dolce già in vendita nella scorsa stagione natalizia ecco gli ingredienti: Olio al Bergamotto, lievito madre,   Farina bianca 00 – panettone z (Glutine), burro (Latte), tuorli d’uovo (Uovo), arancio candito,   zucchero, acqua, scorza di Bergamotto, scorza di limone, sale, Bacche di Vaniglia. Può contenere tracce di frutta a guscio. Un prodotto che profuma di Calabria e che sposa i prodotti del nostro territorio con la tradizione del panettone artigianale… Sono molte le  pasticcerie in Calabria che lo producono tutte meritano ...Fidatevi.