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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Festa di San Nicodemo a Mammola: suggestiva festa settembrina!

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di Maria Lombardo  L'estate non è ancora finita, in Calabria il bel tempo starà con noi almeno fino ad ottobre inoltrato. Una bellissima notizia che consentirà ai turisti ritardatari ed hai residenti di poter visitare la Regione e godere di feste e riti. La festa di San Nicodemo nel bellissimo borgo di Mammola apre le feste settembrine inizia sabato 31 agosto e termina domenica 1 settembre . Dura un week end in cui si onora San Nicodemo Abate Basiliano, Patrono di Mammola, in ricordo della traslazione delle reliquie, avvenuta nell'anno 1501, dall'antico Santuario di San Nicodemo, che si trova sugli altipiani della Limina nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, alla Grancia di San Biagio e successivamente alla Cappella di San Nicodemo alla Chiesa Matrice. E' una festa molto “sentita” in Calabria ragion per cui sono molti i turisti ed i fedeli che omaggiano la statua del monaco basiliano. Diffusissimo ancora questo culto sia in Calabria che all'estero per opera

Nella categoria calabrese “pitta ananti furnu” ecco a voi “a cialetta di Cleto”.

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Crediti foto: www.e-borghi.com di Maria Lombardo Il pane di Cleto che ho assaggiato la prima volta al CletoFestival che parlerò prossimamente ed in separata sede, è un pane buono, semplice e naturale. Un pane che sprigiona tutto l’aroma del pane artigianale poiché eseguito con un disciplinare ferreo.  La ricetta si apprende guardando, è affidata alla manualità delle brave donne del luogo. Gli ingredienti per la preparazione del pane gustoso sono tutti di origine calabrese , si offre l’opportunità di degustare questo pane condito e profumato con  aglio  e  origano  selvatico. Un pane gustoso che meriterebbe di essere commercializzato! In passato quando si panificava le donne preparavano queste pitte per “vedere” come era venuto il pane anche perché si panificava “cu lavatu” il lievito madre. Insomma una piccola porzione di pasta conservata ben bene nella terracotta e facendo sulla sommità un taglio a croce. Per rinnovarlo e mantenerlo fresco si passava tra vicine al momento

Il garum dei Sibariti spopolava a Roma.

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di Maria Lombardo O ggi vi introduco nel mondo dei Sibaritidi attenzione non è la prima volta che ne discuto sia in questo blog che in altri ma è opportuno conoscere la Regione sotto molte sfaccettature. Ebbene si il lusso ostentato dai Sibaritidi era solo una forma pubblicitaria ante litteram una sorta di dolce vita holliwoodiana, ma nel cibo probabilmente la pubblicità diveniva realtà i Sibaritidi amavano mangiare bene! Si parla infatti del garum,  salsa di pesce molto apprezzata dai romani, prodotta negli stabilimenti per la lavorazione del tonno rinvenuti dalla ricerca archeologica soprattutto nel vibonese che ricorda molto il “vatarico”. Una specie di “bottarga” che ancora si produce sulla costa tirrenica calabrese.Ed ancora la continuità tra l’uso antico di conservare il pescato sotto sale e l’attuale produzione della “sardella”. Anche detta “rosamarina”, salsa costituita da un impasto di neonata di sarde, alici, oppure acciughe con sale, peperoncino macinato e semi d

LA SFILATA DELLE PULLICINELLE un folkloristico rito DI CELLARA IN CALABRia.

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di Maria Lombardo  Da quando mi occupo di turismo calabrese sono alla continua ricerca di feste, riti, tradizioni e gastronomia che riescano ad attirare più gente possibile nella Regione, sopratutto fuori dai confini locali. La sfilata delle Pullicenelle è un rito suggestivo ed anche divertente che si svolge a Cellara nel Cosentino. Una tradizione che si svolge il venerdì prima dell'ultima domenica di agosto. Questo antico borgo immerso nella Sila risale senza ombra di dubbio alla fuga dei calabresi dalle coste in altura per difendersi dai Saraceni. Il paesello votato al culto di San Sebastiano in occasione della festa patronale fa sfilare questi pupazzi di cartapesta che vengono bruciati dopo aver percorso il paese sono: le Pullicenelle. Ebbene si il rito non è antico e ne contadino ma risale al 1800 sicuramente seconda metà e serviva per onorare degnamente il Santo nella settimana di festeggiamenti. Questi giganteschi pupazzi variopinti rendono suggestiva la festa nei lo

Al Nord si chiama Carpaccio di melanzane in Calabria sono:” i milingiani grigliati”.

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di Maria Lombardo E ’ l ’ essenza del Mediterraneo un piatto diffusissimo ovunque   a base di melanzane grigliate e marinate in un'emulsione di olio e aromi. Le massaie calabresi alleatissime a tagliarle a fette dello stesso spessore non usano di certo la mandolina. Riescono così a ” tirar fuori ” una pietanza fresca e che si presta a molte varianti e adatto ad ogni esigenza.Gustate il carpaccio di melanzane come antipasto con crostini di pane o come contorno, da accompagnare alle grigliate di carne o pesce. Ecco gli ingredienti : Melanzane  700 g Olio extravergine d'oliva 150 g Succo di limone  30 ml Menta  8 foglie Basilico  6 foglie Aglio  1 spicchio Sale fino  q.b. Pepe nero  q.b. Aceto q.b. Per il procedimento iniziate levando le melanzane   e asciugatele bene con un canovaccio. Eliminate il peduncolo e poi procedete a tagliarle a fette   di 2-3mm.Una volta terminato, ponete sul fuoco una piastra e scaldatela, ponete sulla piastra le fet

Fichi d’India di Calabria: “Rosolio i fica mori”

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di Maria Lombardo L’estate calabrese arriva al suo culmine quando compaiono sulle tavole dei calabresi dei dolcissimi frutti molto colorati e presenti sulle nostre coste da millenni.  In Calabria , poi, questo frutto è diventato una vera e propria istituzione. Introdotto sul territorio, con ogni probabilità,  dai Saraceni  il fico d'India ha trovato nella vegetazione spontanea-selvatica e nel microclima locale l'ambiente ideale per crescere indisturbato e proliferare specialmente lungo le coste, diventando una presenza costante oltre che un prodotto estremamente apprezzato  non soltanto in campo alimentare  ma anche medico grazie alle sue notevoli  proprietà benefiche . Per le meravigliose qualià i fichi d'India di questa zona sono state riconosciute anche dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che li ha inseriti nell'elenco nazionale dei  Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT)  con la denominazione  “Fichi d'India di Calabria”

L’esposizione di Parigi del 1856 perché il Regno delle Due Sicilie non vinse ma il terzo posto come paese più industrializzato?

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di Maria Lombardo “Dispiace” davvero dover smentire 20 anni di lavoro di distorsione storica sulla storia del Regno delle Due Sicilie fatta dai gruppi neomeridionalisti, che non si dica che il mondo storico quello competente non sia intervenuto a sedare queste chiacchere da plebe intellettuale.  Partiamo dalla storia dell’Esposizione per fare chiarezza e per permettere ai tanti storici della domenica di capire di cosa parlo. L’Esposizione fu voluta da Napoleone III  per competere con l’Inghilterra sulla costruzione di un palazzo avvenieristico che ospitasse l’evento : il Palais de l'Industrie. Nel corso dell’evento Napoleone volle un sistema che selezionasse e promuovesse i vini Francesi, i migliori quelli di Bordeaux. Offerti alle migliaia di visitatori di tutto il mondo! In quell’evento vi fu una novità venne edificato il padiglione  dedicato alle Belle arti; con la partecipazione di circa 28 paesi, in questo padiglione udite udite figurava il Regno delle Due Sicilie co

Calabria Misteriosa: S’ Onofrio ( VV) il volto del Cristo sull’ulivo a Scarpaleggia.

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di Maria Lombardo E’ da un po’ di tempo che desideravo ricordare questa storia suggestiva e straordinaria.   E’ la primavera del 1987 esattamente il mese di   aprile i giornali del tempo annunciano alla Calabria un fatto dal sapore miracolistico   in una località del vibonese, presso Sant’Onofrio, su un ulivo centenario, si sarebbe formata l’immagine del Cristo. Il fatto avvenne niente di meno sotto il periodo di Pasqua era il 30 di Aprile mentre la folla si riversò sul posto la Chiesa, con la sua millenaria prudenza non si pronuncia, ne può, d’altronde, sciogliere gli enigmi che la fantasia popolare qualifica già come eventi reali e indubitabili. La zona diviene un via vai di pellegrini ed anche   bancarelle, sbucate improvvisamente, dove, si vende di tutto, supporti per colorare di scampagnata una visita in un posto particolare. Ma andiamo ora alla cronaca di quei giorni, il volto venne avvistato proprio il giorno di Pasquetta da due famiglie che stavano consumando il pic-ni

Bruno da Longobucco (CS). Il più grande chirurgo del Medioevo

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di Maria Lombardo E’ il personaggio più importante di Longobucco uno dei borghi legati alla via del sale del cosentino calabrese. Peccato però che questo giovane medico del 1200 non sia conosciuto fuori dal borgo cosentino! Sulla sua vita non è possibile avere notizie certe ma sulla sua provenienza non c’è ombra di dubbio egli stesso dice: “Brunus gente Calabrica patria Longoburgensis…” (io Bruno, di famiglia calabrese e nato a Longobucco). Inizia così una delle sue tante opere! Il suo personaggio emerse come uno dei più eminenti chirurghi del Medioevo, conoscitore delle dottrine mediche greche, latine e arabe, vero riformatore della chirurgia che con lui divenne “la chirurgia nobile compagna della medicina”. I medici del Mediooevo vedevano la chirurgia come una professione poco chiara, mentre Bruno fu precursore della trasformazione del chirurgo “sempre più medico e meno barbiere”, più colto e meno praticone in un Medioevo caratterizzato da un’ ampia frattura tra la “nobile a

Ricette tipiche calabresi: Alici arriganati!

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di Maria Lombardo  Venite in Calabria e venite soprattutto per mangiare i nostri piatti più caratteristici! Piatto molto leggero e salutare le alici arriganati. Le alici sono ricche di proteine e acidi grassi Omega-3, e preziosi minerali, come calcio, ferro, fosforo e selenio, oltre che vitamine del gruppo B.Inoltre sono molto economiche e si trovano sempre fresche, anche se , bisogna comunque fare attenzione e controllare che siano di un colore brillante e abbiano un profumo di mare. Guardate sempre l’occhio vivo prima di acquistarle! Per prepararle non servono dosi ma si può eseguire la ricetta a gusto ecco a voi cosa serve: - 800 gr. di fresche sarde - 100 gr. di pane grattugiato - 50 gr. di pecorino grattugiato - 2 cucchiai di (tritato) prezzemolo - olio d'oliva - sale - pepe - 1 cucchiaio d' origano - 1 spicchio d' aglio Preparazione è quella che richiede più cura le alici vanno, lavate, sfilettate, e fatte sgocciolare bene. Preparate quindi l'«arriganatu

Un altro mestiere, ormai completamente scomparso, è il compratore di capelli, u capilleri.

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di Maria Lombardo Io la ricordo questa “figura professionale” che fino agli anni '80 girava per le viuzze del mio borgo ma ricordo bene che ogni fine settimana bussava alla porta di casa mia e chiedeva di mia nonna. Mia nonna fino a tarda età tenne i capelli lunghi che sfoggiava in due trecce bianche e raccolte a “tuppo” che regolarmente fermava con “pettinisse e ferretti”. Ogni mattinna prima di rassettare la casa o prima di andare nell'orto si sedeva dinnanzi la finestra e su e giù col suo pettine giallo canarino comprato al mercato locale, pettinava i suoi lunghi capelli. Era un rito che faceva da sempre e nel mentre lo faceva qualche canzoncina la faceva. Tant'è vero che anche io che questo curioso venditore l'ho visto solo un paio di volte ho lasciato la mia prima treccia, in cambio mi dette una scopetta per bambine. Piccole massaie crescono e si era sbagliato! Il resto lo barattò con mia nonna in quisquilie che lei usava per il cucito. Non vi dico quante

“Praia du Focu” una caratteristica e meravigliosa spiaggetta della Costa degli Dei.

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di Maria Lombardo All’estrema punta di Capo Vaticano, tra le spiagge del Tono e di Santa Maria, a circa 500 metri dal faro, si trova la famosissima Praia de Focu ovvero la spiaggia del fuoco. Delimitata dalle scogliere è possibile raggiungerla solo via mare ma vi era un tempo in cui si poteva raggiungere anche via terra.  Spiaggia di sabbia chiara tra arenili e rupi a strapiombo ospita una fauna ittica ed una flora terrestre tra le più invidiabili.Qui non c’è mai brezza ne venti alcuni, in estate la spiaggia diventa caldissima, mentre in inverno la temperatura si mantiene così alta che è sempre possibile fare il bagno. Luoghi particolari che solo in Calabria si possono trovare!Il mare è splendido, turchese, cristallino, trasparente e con fondali digradanti, ideale per gli amanti del nuoto ma anche per gli appassionati d’immersioni, grazie a fondali ricchi di flora e fauna. Di fronte all’arenile si trova anche il suggestivo scoglio del Mantineo, il cui nome è legato ad un’antica