Fichi d’India di Calabria: “Rosolio i fica mori”
di Maria Lombardo
L’estate calabrese arriva al
suo culmine quando compaiono sulle tavole dei calabresi dei dolcissimi frutti
molto colorati e presenti sulle nostre coste da millenni. In
Calabria, poi, questo frutto è diventato una
vera e propria istituzione. Introdotto sul territorio, con ogni
probabilità, dai Saraceni il
fico d'India ha trovato nella vegetazione spontanea-selvatica e nel microclima
locale l'ambiente ideale per crescere indisturbato e proliferare specialmente
lungo le coste, diventando una presenza costante oltre che un prodotto
estremamente apprezzato non soltanto in campo alimentare ma anche medico grazie alle sue notevoli proprietà
benefiche. Per le meravigliose qualià i fichi
d'India di questa zona sono state riconosciute anche dal Ministero delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che li ha inseriti nell'elenco
nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) con la denominazione “Fichi d'India
di Calabria”. Protetti da una pianta che “incute
timore”
munita di rami
appiattiti, spinosi ed articolati caratterizzati dalla presenza di sporadici fiori con petali
numerosi. Il frutto, dolce
e dalla polpa gialla o rossastra, è protetto da setole
rigide e pungenti da rimuovere con attenzione prima del consumo. E' ricco
di minerali,
ferro, calcio e vitamine, è un ottimo integratore e ha proprietà digestive oltre a
favorire la crescita
di capelli e unghie e ad agire come efficace equilibratore psichico. Dei fichi d'India
in Calabria non si utilizzavano soltanto i frutti. In alcune zone della
regione, infatti, dalla
buccia, accuratamente spazzolata e lasciata asciugare al sole, si
otteneva una
conserva sotto salamoia da consumare durante i mesi invernali. Con i fiori, inoltre, si
produce un
decotto dalle efficaci proprietà diuretiche. In cucina poi ci sono disparati usi oggi infatti vi
presento il Rosolio di fico d’India un dolce e delizioso liquore. Questi gli ingredienti:
·
fichi
d’India puliti: 1 kg.
·
alcol puro: 1 kg.
·
acqua: 1 lt
·
zucchero: 750 gr.
Attenzione per
renderlo migliore usate i frutti nei diversi colori. Raccogliere e pulire
questi frutti richiede maestria non improvvisate e magari acquistateli già
puliti. Tagliateli a pezzi e poneteli in un barattolo versate l’alcool e
richiudete bene devono macerare almeno una settimana. Appena la macerazione
sarà conclusa filtrate l’alcool e togliete la frutta. A parte iniziate a preparare uno
sciroppo acqua e zucchero ed appena sciolto unitelo all’alcool e
lasciate raffreddare.
Aggiungete lo sciroppo di acqua e zucchero all’alcol, chiudete il recipiente e lasciate
riposare un’altra
settimana.Trascorso questo tempo non vi resta che filtrare un’ultima volta,
questa volta mettendo una pezzuola di cotone nel colino in maniera tale da
togliere ogni impurità al vostro liquore e renderlo limpido.A distanza di un mese il
vostro liquore ai fichi d’India sarà pronto da servire! Conservatelo in frigo.
Opuntia ficus indica venne portato dalle nuove terre dopo scoperte delle americhe da colombo nel 1492
RispondiElimina