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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

La torrefazione Guglielmo Caffè di Stalettì (CZ): una grossa realtà imprenditoriali del Mezzogiorno.

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  di Maria Lombardo La mia solidarietà va alla Guglielmo Caffè per il vile atto intimidatorio che ha subito. A loro va il mio pensiero e la storia di questa encomiabile realtà. La Guglielmo Caffè, nata nel 1945 dall'imprenditore Guglielmo Papaleo.   Una realtà inoltre che oltre ad essere ubicata sulla bellissima costa jonica di Copanello, è una grande famiglia e rappresenta uno straordinario esempio di efficienza e capacità produttiva. Le 60 persone che ivi lavorano producono il caffè sia per il settore domestico e quello del cosiddetto settore bar. Torniamo però al fondatore! Guglielmo Papaleo inizia come commesso garzone in una bottega di generi alimentari nel centro storico di Catanzaro. In quegli anni, dopo aver fatto la "gavetta", decide di aprire un piccolo negozio su Corso Mazzini, all'interno del quale colloca una piccola macchina da caffè. Inizia così a produrre e vendere caffè e si allarga notevolmente e riscuote un grosso successo fra i catanzaresi. Nel 195

Melanzane abbottonate: “milingiani mbuttunati” alla calabrese della Locride

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 di Maria Lombardo  “Milingiani mbuttunati” è un piatto tipico della tradizione calabrese, in particolare della locride. Per questo piatto servono un tipo di melanzane dette le ” violette” sono delle melanzane tipiche del territorio locrese, dalla forma lunga e sottile. Sono dette “mbuttunati” per via del taglio a forma di asola. Ingredienti : - 8 melanzane violette - 300 gr. pane grattugiato fresco - 150 gr. formaggio grana grattugiato - 2 spicchio aglio tritato - q.b. basilico tritato - q.b. sale - q.b. passata di pomodoro - q.b. olio di semi per friggere - 1 cipolla Procedimento : Incidere la melanzana (con la punta di un coltello) nel senso della lunghezza, facendo attenzione a non tagliare completamente la base. Basteranno 3/4 tagli in verticale. In ogni incisione , inserire un pizzico di sale. Lasciare le melanzane a riposare per circa 1 ora butterà la sua acqua. Nel frattempo preparare un bel soffritto di cipolla e aggiungere la passata di pomodoro che a cott

L’antico rito degli Spinati per la processione di San Pantaleone a Limbadi (VV): “ i sparacari”

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  di Maria Lombardo  Essendo per   metà Limbadese ho assistito tutta la mia vita alla solenne processione “du Santu riccu”. La prima domenica di agosto quando a Limbadi tornano gli emigrati si assiste a questa lunga processione carica di riti. Quest'anno però si è svolta ieri! Ma chi sono questi spinati? Sono   donne e uomini penitenti che, per ex-voto, che durante il percorso della processione   indossando una cappa di spine chiamata 𝑠𝑝𝑎𝑙𝑎𝑠 .Le spalas sono formate da rami pungenti di ginestra selvatica che vengono tagliati alla base della pianta e legati tra di loro con canne, salici e vermene in modo da formare una sorta di nassa conica con cerchi decrescenti. Talvolta la punta del cono, dove poggia la testa, viene protetta internamente da una piccola ciambella in tessuto. Altri   "vestono" solamente una corona, sempre di rami di ginestra selvatica con spine, a ricordo di quella "indossata" da Gesù Cristo sulla Croce. I penitenti, il giorno prima della f

L'infiorata di Bovalino (RC), processione in mare di S. Francesco di Paola

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  di Maria Lombardo  La seconda domenica di agosto a Bovalino si festeggia il Santo Patrono San Francesco di Paola. La processione cittadina comprende due significative fasi. Alle ore 17,30 la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Nicola da Bari, a seguire inizia la processione per le vie cittadine nella parte sud che fu quartiere di pescatori. Tutta l’area è addobbata da una straordinaria infiorata che inizia dalla chiesa. Ogni anno un tema sul Santo di Paola; Il corteo attraversa tutte le stradine adornate dalle fantasie floreali. Al seguito gli immancabili tamburinari e la banda musicale di Stilo. Alle ore 20 circa giunge al limite sud del lungomare ove una folla di fedeli attende la statua seguita in corteo da ancor più numerosa folla di credenti. Le necessarie operazioni d’imbarco della statua e delle autorità, e prende via la breve processione sul mare che in mezz’ora circa si conclude ai limiti nord del lungomare. Le operazioni di spiaggiamento della barca, la discesa del

Parco Archeologico Castiglione di Paludi (CS): Visitate la “Micene di Calabria”

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Crediti foto: www.beniculturalionline.it   di Maria Lombardo Nell’entroterra calabrese, nel Comune di Paludi, in provincia di Cosenza, troverete un sito molto suggestivo. Nascosto tra le brulle colline della Sila Greca è situato uno dei tesori più preziosi della Calabria: Il Parco Archeologico Castiglione di Paludi. Qualcuno lo chiama “La Micene della Calabria”. Sarebbe da collocare alla seconda metà del IV sec. a.C. che coincide perfettamente con l’etnogenesi dei Bretti. Uno scenario di straordinaria bellezza. Quanta storia vi è in questo luogo! A pensare che in Calabria esiste un sito del genere, dove il visitatore può vivere l’emozione di camminare accanto a questa imponente opera militare e percorrere sentieri e stradine, dove un tempo vivevano i temuti guerrieri-pastori con le loro famiglie, è un'esperienza che   lascia a bocca aperta. Questo luogo   ricorda l’antica città di Troia in Turchia e la città fortificata di Micene in Grecia e,   viene spontaneo pensare ad Heinrich S

I greci di Calabria secondo Cesare Lombroso venuto in Calabria a seguito dei piemontesi

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  di Maria Lombardo  Ebbene affezionati lettori oggi ho deciso di dipanarvi una questione davvero spinosa per i neomeridionalisti e le loro imprecazioni contro Lombroso senza mai aver letto il suo libro ne mai un suo scritto. E non si conosce bene su che basi parlano o vogliono fare storia. Oggi taccio anche io! Sarà solo Lombroso a parlare:” I Greci per singolare sbaglio confusi da molti cogli Albanesi, occupano quell’estremo punto della nostra terra, che è l’ultima Tule dell’Italia continentale. Sono sparsi in numero di 8.531 circa, nel 1600 erano 12.000 a Bova, a Roccaforte, Roghudi, Cardeto, Condofuri, Gallicianò, Korio, Amendolea ed in un sobborgo di San Lorenzo. Molti di essi, specialmente i ricchi, conservano l’antico tipo dell’Attica; fronte alta, spazio interoculare largo, naso aquilino, occhi grandi e lucidi, labbro superiore corto; bocca piccola cranio e mento arrotondati, tutte le linee del corpo dolci ed aggraziate. Il loro temperamento è linfatico e nervoso; fini, astut

Zucchine sott' olio senza cottura, sono una delle conserve che preferisco tra quelle che abitualmente preparo

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  di Maria Lombardo  Li contraddistingue la loro croccantezza e il sapore deciso dell’aceto, della menta e l’aglio danno un sapore di freschezza e di estate. Utili durante l’inverno quando non si hanno più le verdure fresche dell’estate, come contorno, sui crostini. Una ricetta dalla facile esecuzione, non necessita neanche di cottura, si conservano per parecchi mesi. Ingredienti: - 2 kg di zucchine; - 1 litro di d’aceto bianco; - 100 gr di sale; - 300 ml   di olio extravergine; - 4/5 spicchi d’aglio; - 2 peperoncini; - 1 peperone rosso dolce piccolo; - foglie di menta. Preparazione Lavare le zucchine asciugarle, dividerle in due e togliere la polpa, affettarle sottili con la mandolina se l’avete. Mettetele in una ciotola salarle e coprirle con un piatto. metterci sopra un peso, ho usato una pentola piena d’acqua, lasciarle per 24 ore. Toglierle dal sale strizzarle,  voi potete aiutarvi anche con uno scolapasta e pressandole con le mani e un canovaccio. Rimetterle

In Calabria, a FUSCALDO, cittadina del mar Tirreno, c'è un festival dedicato alle Alici! 29 - 30 - 31 luglio.

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  di Maria Lombardo  Torna il Festival delle Alici di Fuscaldo. Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, una tra le manifestazioni di nicchia dell’estate calabrese. Tante sono le novità ed il festival si rinnova ad ogni edizione. In questa edizione che si svolgerà tra qualche giorno ci sarà la rete dei grandi festival calabresi, che si traduce in una cooperazione ed in una presenza fattiva, all’interno di quello che sarà  villaggio fieristico, delle amiche e degli amici di Diamante (con il Peperoncino Festival), di Tropea (con il Festival della cipolla rossa di Tropea) e di Spezzano della Sila (con le patate della Sila ed i funghi).Con questi Comuni, vigerà il gemellaggio delle eccellenze gastronomiche e dei sapori. Oltre al rinnovo del gemellaggio con il Comune di Cetara! Ma facciamo un salto all’ultima edizione del 2019 oltre 50.000 persone, hanno visitato il nostro borgo marinaro… Un evento enogastronomico condito con musica e colori grazie a gruppi musicali, esibizioni

Il culto della Madonna della Neve a Zungri (VV)

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  di Maria Lombardo  Narra una leggenda che durante la notte del 4 agosto del 352 d.C., un bambino di nome Giovanni sognò la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo in cui, il mattino seguente, avrebbe trovato la neve fresca. Al mattino, il prodigio si avverò, e Papa Liberio, che aveva avuto la stessa visione, fece tracciare la pianta della Basilica di Santa Maria Maggiore “ad Nives”, nel punto esatto in cui cadde la neve d’agosto. Da allora, il culto della Madonna della Neve si è diffuso in tutta Italia, dando origine a circa 150 tra chiese e santuari ad esso dedicati. Tra le località che, nel mese d’agosto, ricordano l’evento miracoloso c’è anche Zungri, piccolo centro del Vibonese che, probabilmente, deve la sua origine all’antico Insediamento Rupestre degli “Sbariati”, legato alla presenza di una comunità monastica Basiliana artefice delle numerose strutture abitative scavate nella roccia. Nel salubre borgo di Monte Poro già dal 1500 si praticava il culto, l

Ricordando Eugenio Scalfari! Suo nonno Eugenio fondò l’Avvenire Vibonese: buon sangue non mente.

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  di Maria Lombardo  Che il compianto Eugenio sia originario di Vibo Valentia è assodato certo meriterebbe uno spazio maggiore per quell’uomo che diede molto al giornalismo italiano. Mi sono documentata leggendo un po' di scritti del maestro Eugenio. Ebbene non pensate che non parlasse mai di Vibo e dei suoi avi! Nel 1882 a Monteleone usciva uno dei periodici più antichi calabresi, l''Avvenire Vibonese', settimanale politico amministrativo letterario, fondato e diretto da Eugenio Scalfari, che dopo breve interruzione nel 1889, terminava la sua interessante avventura nel 1894. Fu un'esperienza esaltante per i comuni del territorio le cui notizie, le cronache e le fitte corrispondenze fecero subito capo alla testata vibonese le cui pagine non trascuravano di riportare dallo scenario nazionale notizie e eventi sull'arte, la letteratura, la musica, riconducibili a autori calabresi. L''Avvenire Vibonese' sicuramente diede impulso a far nascere nel territo

Il salame crudo di Albidona (CS)

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  di Maria Lombardo  Ad Albidona, nell’Alto Jonio Cosentino, viene prodotto uno dei salumi tipici riconosciuti a livello nazionale nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali calabresi: il salame crudo di Albidona. I salumi di Calabria hanno origini risalenti al periodo Magno-Greco. Le prime documentazioni certe risalgono al 1600, grazie all’opera di Padre Giovanni Fiore da Cropani. Presso testi di cucina calabrese e di storia delle tradizioni popolari esiste documentazione che comprova la tradizionalità del prodotto. Si tratta di un insaccato crudo a base di tagli di suino che vengono salati, aromatizzati con pepe rosso e nero ed   insaccati in budello di suino. E’ tradizionalmente prodotto nella stagione invernale, da dicembre a febbraio, periodo in cui avviene la macellazione dei maiali allevati in ambito familiare. I suini vengono sezionati e si selezionano le diverse parti destinate a vari utilizzi. Questo prodotto viene localmente denominato “sazizza”! Ha forma cilindric

Le Tarantelle del PORO: ne distinguiamo ben tre tipi

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 di Maria Lombardo Nel XIX secolo, la tarantella divenne uno degli emblemi della Calabria, accorpando sotto il suo nome i diversi gruppi stilistici autonomi che caratterizzavano le diverse aree del Meridione. La sua popolarità superò i confini del Regno fino ad arrivare all’estero. Molti compositori vi si ispirarono per la composizione di proprie ‘tarantelle’, trasposizioni colte dei classici motivi e ritmi della tradizione, la cui più famosa è probabilmente quella composta per pianoforte da Gioachino Rossini. “La danza” fu arrangiata per esecuzione orchestrale, e, insieme ad altri brani rossiniani, fu parte del corredo musicale del balletto “La boutique fantasque” di Léonide Massine, per i Ballets Russes di Serge Diaghilev. Non c’è assolutamente bisogno che vi spieghi cos’è la tarantella la conosciamo tutti è il nostro ballo tradizionale. Utilizzo le parole testuali del web per non incappare in errori grossolani: “1) TARANTELLA A MASTRO DA BALLO. E' un tipo di tarantella ancora

Scopriamo l’antica ricetta del baccalà fritto con peperoni e olive nere:” baccalà frijutu ccu pipi e alivi niguri”

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 Crediti foto: www.lameziaterme.it   di Maria Lombardo  Una ricetta che nel Lametino è un must, si prepara tutto l’anno ma alla Vigilia di Natale è d’obbligo. Ingredienti: - 1 chilo di baccalà già spugnato - Farina 00 - Due peperoni - Olive nere denocciolate - Peperoncino macinato - Sale - Olio evo - Pomodorini   Procedimento : Tagliate a pezzi il baccalà, infarinatelo bene e fatelo friggere in una padella con poco olio evo. A doratura completata, aggiungete i pomodorini, i peperoni e le olive nere e fate cuocere per circa 15 minuti con coperchio a fiamma lenta. Una volta terminata la cottura aggiungete del peperoncino macinato o fresco e servite il vostro baccalà tiepido.

Sapete che Agostino Petracca da Ricadi (VV) ritrasse una giovane Maria Sofia di Baviera

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 di Maria Lombardo Maria Sofia di Wittelsbach, l'ultima regina di Napoli, sorella dell'imperatrice d'Austria Elisabetta, la famosa "Sissi" venne ritratta dal pittore Agostino Petracca di Ricadi. Attenzione l'opera si trova nelle mani dei discendenti del pittore. Il ritratto fu eseguito tra il 1859 ed il '60 a Napoli prima dei tumultuosi giorni che videro la fine della monarchia borbonica e l'esilio dei sovrani a Roma nella residenza di Palazzo Farnese. E’ di importanza storica lo ammetto pacatamente ma non per gli sproloqui neoborbonici di cui sono distante anni luce ma alla rarità dei ritratti della sovrana proprio a causa del regno troppo breve, durato appena qualche mese dal maggio 1859 al settembre 1861 e che coincise con i tumultuosi eventi dell'unificazione italiana, nel quale non si poterono realizzare molti ritratti e pochissimi sono quelli ufficiali. Un insolito primo piano ravvicinato con cui la sovrana è ritratta ed alla qualità dell

Cava romana di Parghelia (VV): merita una sosta

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Crediti foto: amedit.me   di Maria Lombardo Tra le numerose cave storiche di epoca Romana, è degna di nota una cava di granito, finora poco conosciuta e studiata, ubicata nelle vicinanze di Parghelia (VV), lungo la costa tirrenica della Calabria. La cava si trova nel promontorio di Capo Vaticano, non lontana da un altro sito estrattivo dell’antichità, e cioè quello della città di Nicotera, in cui si estraeva una varietà di granito nota con il termine “sale e pepe” ; sull’esistenza del sito aveva già speculato l’archeologo Paolo Orsi nel 1926, tuttavia questo venne scoperto soltanto nella seconda metà degli anni ’80 e studiato più recentemente. Probabilmente entrambi i siti – Parghelia e Nicotera – vennero abbandonati in seguito a un terremoto che nel 369 d.C. distrusse la città di Nicotera, come riporta Orosio nel suo Historiarum adversus paganos. Attenzione se volete approfondire sulla cava di Nicotera e sulla città in epoca romana troverete nel blog un pezzo specifico. Torniamo però

Spiaggia di San Paolo a Capo Rizzuto (Kr): Bagni nell’argilla nello Ionio. A costo zero !

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  di Maria Lombardo  Siamo nell’area marina protetta di Capo Rizzuto, in Calabria, caratterizzata da spiagge di sabbia rossa finissima e fondali bassi. Una di queste, la spiaggia di San Paolo, sono presenti calanchi di argilla che creano pozze a poca distanza dalla riva dove è possibile immergersi: a questo punto non dovrete fare altro che raccogliere con le mani l’argilla già sciolta e morbida dal fondale, spalmarla su tutto il corpo e poi lasciarla seccare al sole, ottenendo quindi dei perfetti fanghi naturali che saranno un toccasana per la vostra pelle. Il tutto, a costo zero e in uno dei luoghi più affascinanti della nostra penisola! Ma vediamo   la spiaggia nello specifico. La spiaggia di San Paolo, rossa e sabbiosa, baciata da un mare limpido e da fondali bassi e facilmente accessibili. Lingua di sabbia rossa lunga 2 km, sormontata da possenti calanchi di argilla alti fino a 30 metri sul livello del mare. La spiaggia è delimitata geograficamente a nord e a sud da due alte scogli