L’antico rito degli Spinati per la processione di San Pantaleone a Limbadi (VV): “ i sparacari”


 

di Maria Lombardo 


Essendo per  metà Limbadese ho assistito tutta la mia vita alla solenne processione “du Santu riccu”. La prima domenica di agosto quando a Limbadi tornano gli emigrati si assiste a questa lunga processione carica di riti. Quest'anno però si è svolta ieri! Ma chi sono questi spinati? Sono  donne e uomini penitenti che, per ex-voto, che durante il percorso della processione  indossando una cappa di spine chiamata 𝑠𝑝𝑎𝑙𝑎𝑠.Le spalas sono formate da rami pungenti di ginestra selvatica che vengono tagliati alla base della pianta e legati tra di loro con canne, salici e vermene in modo da formare una sorta di nassa conica con cerchi decrescenti. Talvolta la punta del cono, dove poggia la testa, viene protetta internamente da una piccola ciambella in tessuto. Altri  "vestono" solamente una corona, sempre di rami di ginestra selvatica con spine, a ricordo di quella "indossata" da Gesù Cristo sulla Croce. I penitenti, il giorno prima della festa, raccolgono i rami di ginestra dalle campagne e costruiscono loro stessi la propria spalas. Questa cappa di spine viene poi indossata dai penitenti, con l'aiuto dei familiari, e ricade dal capo dello «spinato» fino al suo bacino. In conseguenza della loro architettura, le spine tendono a lacere la pelle facendone uscire il sangue. Solitamente tutti gli Spinati stringono al petto, sotto le spalas, un'immagine del santo tenendo le braccia incrociate. Ed inoltre i penitenti devono procedere scalzi. Questo tipo di ex-voto avviene con la promessa verso il santo di indossare in processione la corona o la spalas per una volta o per tutta la vita. Gli Spinati, hanno il compito di entrare in chiesa, rendere omaggio al santo inginocchiandosi davanti alla statua, per poi procedere durante il corteo disposti in due file indiane ai lati della strada. Al più anziano spinato spetta il primo posto nella fila. Al termine della processione, i penitenti tolgono le rispettive cappe per accatastarle alla chiesa di San Pantaleone.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

La Riganella è un dolce del rituale pasquale, tipico delle comunità d'origine albanese

” U SACCHIETTU” di Longobucco (CS)anticipiamo il Capodanno Calabrese!