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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Padre Luigi d'Albidona ( CS) un francescano liberale.

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di Maria Lombardo Non molto tempo fa, ho concentrato le mie ricerche sui moti liberali nelle Calabrie. Attenzione i moti di Albidona in Calabria Citra sono gli ultimi che ho trattato in questo blog. Questa volta mi concentrerò sulla figura   di padre Luigi d’ Albidona un francescano al servizio dei poveri e degli oppressi: i contadini. Tra i protagonisti dei moti rivoluzionari nel contesto regionale ci fu un frate cappuccino, il noto Padre Luigi d'Albidona, al secolo Luigi Cataldi, nato ad Albidona nel 1818. Dopo aver studiato fuori il suo borgo e aver girato per il Regno delle Due Sicilie, il religioso viene mandato a Torano Castello proprio qui inizia ad avvicinarsi al democratico Benedetto Musolino, il quale sfida gli stessi elementi liberali conservatori, riuscendo a instaurare un forte legame tra i democratici repubblicani e le masse contadine. Ricordiamo che negli anni precedenti il 1848 e successivi, vi è un confronto duro nell’ambito del movimento risorgimentale.

Calabria i fichi neri:” i fica milingiani”

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di Maria Lombardo Il  fico nero  è in realtà una grossa infiorescenza carnosa, ricca di zuccheri, di colore variabile dal verde al nero-violaceo, a seconda della maturazione, all’interno della quale sono racchiusi i fiori piccolissimi. Una piccola apertura apicale, detta ostiolo, consente l’entrata degli imenotteri pronubi. I veri frutti sono gli acheni, che si sviluppano all’interno dell’infiorescenza. Ogni gemma fa una foglia e un frutto, solitamente singolo, o al massimo doppio più frequentemente nei casi della seconda fioritura. Vediamo adesso le caratteristiche organolettiche: partiamo dalla polpa tenera e sapida, dall’intenso colore rosso cardinale che contrasta con il bianco, profumata al momento della maturazione. La buccia verde all’apparire, diventa marrone-violacea tendendo sempre più al blu e quindi al nero, man mano che aumenta la maturazione, mentre tende a divenire sempre più morbida e sottile, tanto da rovinarsi con estrema facilità. Particolari e tipic

Oggi parliamo del Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini nel Reggino calabrese.

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di Maria Lombardo Se amate la natura ed il mare non potete in questa stagione estiva visitare   il Parco Marino Regionale Costa dei Gelsomini  è comprende il litorale della Locride tra  Capo Bruzzano e Punta di Spropoli, includendo  Brancaleone ,  Palizzi , Ferruzzano,  Bruzzano Zefirio  e  Bianco . E’ un parco giovane istituito ufficialmente solo nel 2008!   Riconosciuto anche come  sito di Importanza Comunitaria  in quanto area di nidificazione della specie protetta delle  tartarughe marine Caretta Caretta , è stato istituito per conservare specie animali e vegetali, di comunità biologiche e specie faunistiche. La tutela della biodiversità e la tutela dei valori paesaggistici del territorio sono quindi l’obbiettivo del parco, che persegue anche come finalità la  fruizione turistica ,  culturale ,  didattica  e  ricreativa  in forme compatibili con la difesa della natura e del paesaggio. Questo Parco Marino come tutti quelli sparsi nella Regione puntano al rilancio del turi

Pesche sotto spirito alla maniera calabrese

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di Maria Lombardo Un 'antica e inconsueta ricetta della nonna che vi consentirà di gustare le pesche anche in inverno: ricetta, ingredienti, dosi, calorie e preparazione. Le pesche sono frutti dietetici ideali per perdere peso, infatti le calorie fornite da un solo frutto è di circa  40 Calorie . Sono ideali per calmare gli stati ansiosi, combattere l’invecchiamento cellulare, la stitichezza e la ritenzione idrica. Le pesche sono frutti di origine cinese introdotte nelle aeree del Mediterraneo e in Italia da Alessandro Magno. In Cina, dove vengono coltivate da secoli, le pesche oltre ad essere considerate simbolo di immortalità e di amicizia,  sono ritenuti anche i frutti del benessere e tra le tante proprietà ad essere attribuite spicca quella afrodisiaca. Ingredienti: 5 kg di pesche gialle 1 kg di zucchero 350 gr di alcool alimentare-scorza di limone. Preparazione: Spellate le pesche, eliminate il nocciolo, dividetele a metà o in quattro parti e mettetele a macerar

I "moti comunisti" del 1848: Albidona nel Cosentino calabro si ribella.

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di Maria Lombardo Nel 1848 Italia ed Europa pullulavano di moti rivoluzionari, non fu esente la Calabria che da tempo preparava il terreno per la rivolta. Ad Albidona in Calabria Citra interessata dall'ondata di rivolta, che causò il ferimento (e la morte) di alcune persone e l'arresto di molte altre. Inoltre tutto il comprensorio venne incamerato nella rivolta! Ad   Amendolara per esempio era stato istituito un circolo religioso affiliato alla " Giovane Italia ",guidati dal sacerdote don Vincenzo Mussuto; a  Plataci  si trovava il prete Angelo Basile, principale promotore dei movimenti. Il circolo di Albidona animato da sentimento  "liberale", chiamato dai  Re di Napoli e dalla corte "Setta dei rivoltosi", allo scopo di tutelare le famiglie povere e restituire loro le terre confiscate dalle famiglie nobili. Nel  1848  i rivoltosi iniziarono la sommossa, ma il movimento fu soffocato ed essi furono arrestati, processati e condannati dalla p

In Calabria e in Sicilia nell’Agrigentino le angurie crescono di colore giallo.

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di Maria Lombardo “ U miluni d’acqua” rinfresca e delizia le estati roventi dell’estremo Sud! Un simbolo dell’estate insomma amato da tutti, oltre ad un sapore delizioso, l’anguria presenta  proprietà nutritive  e  benefiche interessanti. . In estate, mangiare anguria ogni giorno permette di proteggere la pelle dai rischi legati ad una eccessiva esposizione ai raggi UV, secondo le più recenti ricerche scientifiche. organismo Sapete poi che anche i  semi di cocomero possono essere consumati e sono ricchi di proprietà ? Questi piccoli semini sono ricchi di fibre, hanno quindi un’azione lassativa, ma sono anche una preziosa fonte di vitamine e sali minerali. Ma ora andiamo a parlare del cocomero giallo! E’ la variante dorata del frutto più amato dell’estate. Stesso sapore, aspetto decisamente differente. Questa particolare varietà di anguria   è identico al più famoso cugino rosso. Eppure tagliando a metà l’anguria, potreste trovarla decisamente più… gialla! Niente paura, si

Sapevate che la statua della Persefone del Museum di Berlino è stata trovata a Locri (RC)

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di Maria Lombardo Ebbene sì la statua più importante della Magna Grecia che rappresenta Persefone si trova presso lo Staatliche Museum di Berlino. Per coloro che già ci sono stati figura come proveniente da Taranto invece è un grandissimo scippo alla Locride. E’ stata rinvenuta nel 1905 nell’agro locrese! Portata a Taranto è stata rivenduta, chi è Persefone, in greco Περσεφόνη detta anche Kore? É una figura mitologica della Magna Grecia.  Sono numerose, in tutta la Locride le testimonianze di oggettistica e templi dedicati alla divinità. Persefone veniva venerata da Locresi, proprio perché incarnava il simbolo gioioso della giovinezza e della vita e quello funesto del tramonto dell’esistenza e del terrore che la morte produce nell’animo degli uomini. Le offerte votive avevano lo scopo di propiziare i favori della divinità affinché tenesse lontana la morte dagli uomini e dalla natura e facesse fluire il ritmo della vita. Divinità polide, si manifestava sotto diversi aspetti, ta

Calabria:Il primo anno del profumo “LA GINESTRA”-ESSENZE MEDITERRANEE

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di Maria Lombardo IL 16 luglio per l’Associazione ASFALANTEA di Zungri ameno e bucolico borgo di Monte Poro, è una data fondamentale. Si festeggiano i primi 12 mesi di un profumo deliziosissimo proprio prodotto dalla Ginestra autoctona.   Asfalantea inoltre sta lavorando anche su altri progetti legati alla lussureggiante vegetazione nei pressi delle Grotte. Insomma come spiega Franca Crudo presidentessa di Asfalantea il progetto    è nato da un fine comune: valorizzazione del   territorio del Monte Poro e della vallata di Malopera . Un progetto di produzione e distribuzione di un’essenza mediterranea. Dalla tutela ambientale alla valorizzazione della cultura contadina e   innovazione artigianale.   Il Viaggio   continua… Il prodotto è interamente Calabrese ed ha fatto registrare una crescita notevole   grazie a fiere importanti e personaggi di spicco nel mondo culturale calabrese che l’hanno tenuto a battesimo. Il delicato prodotto del Vibonese è stato ospite alla Fiera di

Melanzane fritte alla calabrese

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di Maria Lombardo L’estate è il periodo d’oro di zucchine e melanzane, possiamo mangiarle in molte varianti e tutte deliziose. Che ne dite di un contorno dal sapore antico come le melanzane fritte? Ma  come friggere le melanzane  nel migliore dei modi senza farle inzuppare d’olio?Per  friggere le melanzane ad opera d’arte bisogna seguire qualche piccola regola, dalla scelta della melanzana al suo taglio, dalla scelta dell’olio per friggere  alla sua quantità e temperatura. Piccole semplici regole che vi faranno assaporare le melanzane fritte nel migliore dei modi!  3 belle melanzane Farina Sale Olio per friggere Seguite bene questo procedimento   e tuffatevi nella cultura contadina calabrese. Mettere a bollire in una pentola tanta acqua che basti a contenere le tre melanzane fatte a pezzi. Tagliare le melanzane, dopo averle lavate, a pezzetti irregolari grandi come una grossa noce. Gettarli nell’acqua salata bollente e lasciarli bollire per circa 3 o 4

Arte intaglio Calabria Grecanica: il legno si trasforma in capolavoro.

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di Maria Lombardo Ebbene si questa è arte davvero ancestrale che si tramanda da secoli, immutata sempre con gli stessi attrezzi e pazienza. Durante le soste tra le montagne, dove accompagnavano il gregge al pascolo, i pastori si dedicavano alla costruzione dei vari manufatti, dando vita in tal modo a questa caratteristica forma di artigianato. I prodotti sono molteplici, tutti legati alle attività agro-pastorali: COLLARI degli ovini, ta cuddhària BASTONI , distinti tra quelli dritti, “i raddhìa”, e quelli ricurvi, “le capìnte” TIMBRI per dolci, “i plumìa” STAMPI per formaggi, “le musulupàre”, così denominate dal musulùpu, uno squisito formaggio tipico a base di latte di pecora e capra Il NAPPO, il caratteristico recipiente adoperato come unità di misura per la farina; PIPE in radica FLAUTI, i sulàvria, costruiti con le canne, che anticamente venivano suonati tra i boschi per tenere lontani i lupi e gli immancabili “spiriti”, La CERAMEDDHA La ZAMPOGNA, divenuta com

Il Culto della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo in Calabria.

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di Maria Lombardo La festa liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù, anche nella sua variante del Carmine attraverso l'equivalente spagnolo Carmen) fu istituita per commemorare l'apparizione mariana che sarebbe avvenuta il 16 luglio 1251 San Simone Stock, durante la quale la Madonna avrebbe consegnato a Stock uno scapolare e gli avrebbe rivelato notevoli privilegi connessi alla sua devozione.Simone Stock era all'epoca priore generale dell'ordine carmelitano, sorto sul monte Carmelo nel XII secolo: la bellezza di questo monte viene celebrata nella Bibbia in diversi passi; su di esso il profeta Elia sfidò e sconfisse i sacerdoti di Baal, e fu qui che, secondo la tradizione, la sacra Famiglia sostò tornando dall'Egitto. In Calabria questa festa è molto sentita e praticata in molte zone della Regione. Anoia (Reggio Calabria): il 16 luglio si aprono i festeggiamenti rel

TARALLI MORBIDI CALABRESI: BISCOTTI DA LATTE DELLA TRADIZIONE

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di Maria Lombardo Attenzione cari lettori non è Pasqua ma questi biscotti in Calabria si fanno tutto l’anno.   Senza giri di parole vi propongo la ricetta per farli in casa qualora siete lontani dalla regione 1kg di farina 0 1 kg di farina 00 6 uova 300 g di zucchero 125 g di olio extravergine di oliva 400 g di pasta madre o 5 g di lievito secco naturale o lievito di birra secco 1 cucchiaio di semi di anice 1 cucchiaino di sale 250-300 ml di acqua 1 uovo sbattuto per spennellare PREPARAZIONE Sciogliete il lievito con un pochino di acqua, setacciare le farine, aggiungere le uova, lo zucchero e il sale, impastare molto bene tutti gli ingredienti. Aggiungete l’acqua a filo, in base alla vostra farina potrebbe variare la quantità quindi vi consiglio gli ultimi 50 ml di aggiungerli pian piano, l’impasto deve essere morbido e sodo e non duro, deve essere omogeneo ed elastico. Aggiungere i semi di anice e incorporateli per bene nell’impasto. Lasciatelo riposare, in u

Il ballo del “cavalluccio” pirotecnico:Calabria folkloristica.

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di Maria Lombardo Per assistere a questa bellissima tradizione si deve attendere le feste patronali di paese.   Purtroppo non è praticata molto, perché ballare “u ciucciu” è arte e mancano ballerini capaci e temerari! Il cavalluccio, fatto di canne rivestite con carta velina colorata, è montato dalla “regina” (un fantoccio con la corona in testa). Il fuochista-ballerino colloca a mo’ di rete elettrica, sullo scheletro del cavalluccio, i cilindretti di carta colorata che contengono la polvere pirica. Lo spettacolo ha inizio quando si sentono le prime note della polka siciliana o della tarantella. Il pubblico si dispone a cerchio. Uno spettatore accende il sigaro del cavalluccio che si trova sulle spalle del fuochista. Il destriero inizia a sputare fuoco sulla gente e i petardi scoppiano uno dopo l’altro mentre il ballerino continua la sua danza. In poche righe ed usando le parole del web ho cercato di rendere l’idea.   C’è però una parte di Calabria che lo chiama “Ballu du Cam

Zucchine ripiene alla Calabrese

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di Maria Lombardo E’ un piatto della domenica ed anche un classico per fare bella figura coi commensali. Esistono numerose versioni sappiatelo ma tutte sono da assaggiare. Come tradizione vuole delle zucchine non si butta via proprio nulla e questa ricetta lo dimostra: la polpa, una volta estratta, viene usata per insaporire il ripieno di carne o amalgamata con pane raffermo ammollato e caciocavallo, la zucchina stessa fa da piccolo recipiente contenitivo che custodisce la saporita farcitura. Per finire, la calotta usata per richiudere le zucchine in modo simpatico conferendogli una forma che ricorda un po’ quelle delle zuccheriere barocche. Questo è valido solo se usate la zucchina rotonda. Simpatiche ma soprattutto buone!   Le  zucchine ripiene alla calabrese  sono considerate inoltre un  secondo piatto  completo e sostanzioso. In questa variante le  zucchine  sono state scavate e private della polpa per poi essere riempite con un composto fatto con carne macinata, grana gr

Santuario della Madonna delle Grazie Spezzano Albanese ( CS): Il culto della Vergine in Calabria.

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di Maria Lombardo Madonna delle Grazie o Beata Vergine delle Grazie è un titolo tradizionale col quale la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù. La figura di questa Vergine ha conquistato da sempre la devozione popolare calabrese. Patrona e protettrice di molte città, paesi e località italiane ed esistono numerosi santuari che le sono dedicati, con statue in moltissime chiese.Tra i luoghi di culto   in   Calabria della Madonna delle Grazie ricordiamo: Roccella Jonica, provincia di Reggio Calabria: prima domenica di luglio; San Giovanni di Gerace, provincia di Reggio Calabria: festeggiamenti terza domenica di settembre; Tresilico, frazione del comune di Oppido Mamertina, provincia di Reggio Calabria: 2 luglio; Sibari, in provincia di Cosenza: prima domenica di luglio; Simbario, paese montano nel'entroterra della provincia di Vibo Valentia: terza domenica di luglio festa votiva; Curinga, comune in provincia di Catanzaro: pellegrinaggio al Santuario della Mad