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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

“A cucuzza longa” apprezzata in Calabria ed in tutto il Sud.

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di Maria Lombardo Ortaggio poco conosciuto poiché si prediligono le classiche zucchine ma è un ricordo d’infanzia per molti.   Un tipo di zucchina che ha dei nomi sui genereis zucchina lunga, zucca a serpente o zucca clava, appartiene come le comuni zucchine alla famiglia delle cucurbitacee, ma si differenzia dalle “cugine” per colore e dimensione: lunga da circa 50 cm a oltre un metro, presenta una buccia liscia e consistente di colore verde pallido e una polpa bianca e compatta con presenza di semi al suo interno. Comunque chiamala come vuoi   sempre cucuzza è… dicevano gli antichi! Come le classiche zucchine più piccole non ha proprietà nutritive elevate e poi quelle poche cotte lesse si disperdono.   La ricetta in cui questo ortaggio facilmente digeribile viene esaltato è la minestra, consumata tiepida o addirittura a temperatura ambiente e accompagnata dal pane “a latere” e da un buon bicchiere di vino. Questa è la R icetta minestra di cocuzza . Ingredienti: zucchina lunga

A Lamezia Terme per la festa di San Pietro l’antica tradizione della fiera dell’aglio e della cipolla.

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di Maria Lombardo Il   29 giugno, si festeggiano i Santi Pietro e Paolo anche in Calabria, poiché sono i capisaldi della fede cristiana e fondatori della Chiesa Cattolica. Inoltre i primi a diffondere il Vangelo e patroni della Città di Roma e di molti centri sparsi per la penisola, ragion per cui a loro   sono legate innumerevoli leggende. San Pietro e Paolo sono i protettori di molte categorie dai   fornai ai macellai Pietro è anche patrono della longevità del popolo ed è invocato per intercedere in caso di rabbia, problemi ai piedi e febbre. Paolo invece prevede che si invochi contro le tempeste di mare, i morsi di serpenti e contro la cecità. Si dice che i due Santi rimasero un po’ di tempo a   Galatina per portare il Verbo e qui videro che la gente si ammalava a causa del morso di un ragno. Quindi il rito della tarantella fu voluto da loro! Poi vi è ancora un rito legato alla terra la fiera della Cipolla che si svolge da Nord a Sud, in Calabria si svolge a Lamezia Terme

A Bisignano ( CS) Palio del Principe: Vi porto in una festa fantastica!

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di Maria Lombardo Siamo a Bisignano bellissimo borgo del Cosentino al tempo del Regno di Napoli una città molto potente grazie ai Sanseverino. Qui da 29 anni si svolge il “ Palio   del Principe” una giostra cavalleresca. Il palio vede gareggiare i cavalieri di otto rioni.   Si apre con il  Corteo Storico in costumi cinquecenteschi  previsto per ieri 19  Giugno la parata  è partita dalla  chiesa di San Francesco di Paola.  Questo però è solo il preludio della stupenda kermesse rievoca infatti la presa di possesso della città di Bisignano da parte di Giuseppe Leopoldo Sanseverino. Il corteo ha percorso le vie principali della città ed è terminato al Viale Roma con il tradizionale  spettacolo degli Sbandieratori del Palio  e con la  rievocazione della donazione della Chinea Bianca ; sin dal 500, infatti, il principe di Bisignano, ogni anno, donava alla Santa Sede un cavallo bianco proveniente dagli allevamenti della città destinato al tiraggio del cocchio Papale. Tutte le sere

Come si mangia il pane biscotto calabrese? Eccovi una deliziosa ricetta… La panzanella

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di Maria Lombardo Tradizionalmente il  pane biscotto in Calabria  viene anche ammorbidito in acqua prima di essere consumato, soprattutto dagli anziani o da chi soffre di problemi di denti. Certo è che il massimo della fragranza e del sapore si ha gustandolo così com’è, come si faceva una volta, semplicemente con olio, origano e sale, o come compagno ideale di cibi dal sapore forte come nduja, tonno, formaggi e salumi.Un consiglio per una  ricetta pane biscotto calabrese  particolare e molto gustosa può essere di sbricolare il pane biscotto, tuffarlo nell’acqua giusto un secondo, metterlo in una ciotola insieme a pomodori, cipolla di Tropea, olive, tonno o scaglie di formaggio e tutto quello che la fantasia suggerisce, condire generosamente con sale e olio extravergine di oliva calabrese, origano o altri aromi a piacere, e mescolare vigorosamente: il risultato sarà un’insalatona Calabrese DOC! Il piatto può essere fatto anche con le freselle magari intere, però senza ammollarl

Il Cammino di San Francesco di Paola: Calabria che cammina.

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di Maria Lombardo 112 km percorribili in 6 giorni in cui si possono ricalcare le orme di San Francesco nei luoghi di vita e di predicazione. Il Cammino di San Francesco è ubicato in provincia di Cosenza in boschi meravigliosi ed incontaminati. Alberi monumentali tra nebbie persistenti che favoriscono un microclima fresco! Le vedute durante il cammino lasciano incantati e proprio per questi sentieri che passò il Santo Calabrese, itinerario ricostruito da ricerche storiche e cartografiche. San Francesco di Paola, infatti, nel Quattrocento impegnava a piedi i ripidi sentieri della Catena Costiera in un senso e nell’altro, attraversando alti valichi e compiendo tragitti di decine e spesso centinaia di chilometri, ogni qualvolta doveva spostarsi per raggiungere malati o incontrare governanti e uomini appartenenti alla gerarchia ecclesiastica, o costruire nuovi monasteri. La meta è il Santuario di Paola che si trova centrale lungo il cammino, insomma questo può essere percorso a

Tradizioni Calabresi: quando le giovinette preparavano l’acqua di San Giovanni.

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di Maria Lombardo Mia nonna sapeva farla ma non solo lei questi molto tempo addietro erano riti di uso comune. Andavano a sopperire la mancanza dei prodotti di bellezza che usiamo oggi. L ’ acqua di San Giovanni si faceva con delle piante che venivano raccolte nella notte tra il 23 ed il 24 giugno. Poi si prendeva un bacile di acqua e si lasciava sull ’ uscio di casa colmo di acqua e delle erbe, aveva il potere di aumentare la bellezza, preservare dalle malattie ma nello stesso tempo difendere dal malocchio, l’invidia e le fatture, soprattutto quelle pronunciate contro i bambini. Queste le piante usate: il vischio che si raccoglieva nelle notti di mezza estate, prediligendo quello quercino. Ovviamente conoscevano le piante da raccogliere ma non i loro significati ed usi ho voluto allargare la ricerca per farvi capire. Continuavano con: ◾ Cicoria: il fiore azzurro-violetto di questa pianta volge a settentrione ed è associato al pianeta Saturno. Veniva reciso alla mezzanotte

L'infiorata di Potenzoni (VV) ogni anno per la festa del Corpus Domini.

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di Maria Lombardo Questo bellissimo rito si svolge a Potenzoni un borgo di 250 persone ed una sola chiesa del Vibonese. Una Kèrmesse che viene svolta da quasi 20 anni e di bellissimi tappeti stradali se ne sono visti.   Questa manifestazione è stata voluta da Padre Lorenzo nel 1992 l’unica vincita la soddisfazione di aver fatto il lavoro più bello.Tra questo pugno di case posizionate nella campagna del Poro ed il mare di Briatico ogni anno nella domenica nel Corpus Domini (quaranta giorni dopo la Pasqua, quindi tra la fine di maggio e metà giugno) celebra i riti religiosi tappezzando letteralmente di composizioni floreali le stradine strette e antiche del suo centro storico. Si possono ammirare effigi, tabernacoli, angeli e santi, croci e colombe di risurrezione, madonne e Gesù, sono tutti riprodotti utilizzando i fiori, nei loro mille colori, sapientemente incasellati e riposti, con grandissima precisione, così che devi avvicinarti per riuscire a capire che cosa di sorpren

Acqua degli Dei: l’essenza della Calabria.

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di Maria Lombardo Essenza dedicata alla Costa degli Dei, non ci sono dubbi! “ Un lembo di terra dal fascino magnetico in cui la natura primeggia e toglie il fiato.Il sole avvolge tutto mentre nell’aria, trasportato dal vento, si espande l’inconfondibile e selvatico profumo della macchia mediterranea. Qui, lungo le piccole e misurate baie si sente il profumo delle alghe marine, del lentisco, dei fiori e degli agrumi maturi che si unisce al ritmo dell’onda sulla battigia che misura una silente calma. Le colline che circondano la costa  sono coperte dal verde perenne degli arbusti odorosissimi che crescono spontanei e degli ulivi educati dall’uomo che evocano paesaggi ellenici. La Costa degli Dei è un angolo di paradiso. Un dinamico incontro di strapiombi, di mare, di cieli, generatore di uno dei più fantasiosi scenari del mondo”. La sfida di questa meravigliosa essenza è quella di racchiudere i profumi della Costa e di far ricordare al viaggiatore questi luoghi incantevoli. Luog

Deliesi , dolci di Delianuova ( RC)

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di Maria Lombardo Un dolce il Deliese che porta il nome dei cittadini di Delianuova un dolce così unico e sui generis da essere considerato il più dolce ” tra i …cittadini di questo paese. Paese alle pendici dell' Aspromonte , ad un'altitudine che varia tra i 600 e gli 800  m s.l.m.  L'ambiente circostante è caratterizzato da estesi uliveti (fino a 600m di quota) che sono l'elemento trainante dell'economia del paese. Un dolce il Deliese delicato e scenografico ma conosciuto poco al grande pubblico è il momento di portarlo alla ribalta! Due soffici savoiardi che fanno da cornice ad uno strato di crema delicatissima   uno spruzzo di zucchero ed il nome inciso col cioccolato, semplice ma unico. Attenzione la ricetta è segreta e sono riuscita ad ottenere solo qualche nota sulla storia del prodotto. Venuto fuori dal genio del signor Pasquale Battista circa trenta anni fa, oggi lo si può gustare nel laboratorio dei fratelli Carbone, in Via Roma . L’antica rice

Il primo chewing gum al bergamotto di Reggio Calabria

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di Maria Lombardo In questo blog come da copione intendo parlare di tutto quello che è Calabria, anche legate alle novità che valorizzano questa terra. Ebbene si ho assaggiato il chewing gum al bergamotto, e che sapore e freschezza! Iniziamo col dire che è davvero un prodotto originale ed inoltre “unicum”, non a caso a produrlo è l’azienda calabrese “Cascina 1899”. Azienda giovane questa di Agostino Salvatore che dal 2005 produce e commercializza i prodotti del territorio sotto una nuova veste. Il cavallo di battaglia dell’azienda è appunto il bergamotto frutto rinomato della Costa Jonica Reggina. Ma torniamo a parlare del chewing gum che è prodotto con vera essenza di bergamotto questa è la particolarità è senza zucchero ne glutine quindi compatibile con tutti. Il sapore deciso, tipico dell’agrume calabrese, per una sensazione di freschezza che dura per ore! Garantisce perciò alito fresco ed effetto rinfrescante. La vendita di questo innovativo prodotto si estende su tutto i

“U tozzulu” il pane biscottato calabrese

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di Maria Lombardo Questo tipo di pane nel vibonese lo chiamiamo “tozzulu” ossia pane duro, insomma un pane cotto due volte. Una specialità calabrese che si produce con la pasta del pane. Questo pane durissimo viene lasciato in forno oltre la cottura del pane tradizionale. Almeno un paio di giorni! Inutile dire che va consumato fragrante ma per ammorbidirlo i calabresi lo ammollano nell’acqua. La sua preparazione richiede diversi giorni di lavoro e tante fasi che si susseguono: l’impasto, la lievitazione, la doppia cottura. Un tempo il pane fresco era un lusso ed il pane biscotto era stilizzatissimo. Ora vi propongo la ricetta per farlo in casa: Ingredienti 1 kg. di farina di grano duro 75 g. di lievito naturale sale acqua q.b Preparazione: Iniziate ad amalgamare un po’ di farina circa 250 grammi ed il lievito sciolto in acqua tiepida, iniziate ad impastare un panetto che deve risultare morbido. Ora mettetelo a riposo in forno spento fin quando il suo volume n

Albidona ( CS) festa sant’Antonio e rito della “’ntinna”.

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di Maria Lombardo E’ difficile riassumere le bellezze di Albidonia sul Pollino. Un'antica leggenda vuole le origini del suo nome ispirate alla presenza in quel posto di un vulcano spento, chiamato Levidonia. Lungo le caratteristiche scalinate del centro storico è possibile godere di punti panoramici notevoli. Questa volta ci soffermeremo sulla festa di Sant’Antonio che nel borgo è molto suggestiva! La mattina si svolge la processione per le vie del paese, il simulacro del Santo la mattina presto viene collocata nella Chiesa di San Michele e venerata. Finita la processione viene portata sul sagrato della della Chiesa a lui dedicata, la  processione è molto semplice ed il paese non ha altarini ne arazzi. Non mancano le donazioni fatte dalle donne anziane che attendono fiduciose il loro Santo. Giunti in chiesa si svolge la vendita dei prodotti locali, si acquistano lautamente prodotti ed oggetti ed il ricavato verrà usato per la festa. Nel  pomeriggio si alza  la tradizional

Le origini della tradizione del lancio di confetti sul busto di San Bruno: rito Lunedi di Pentecoste a Serra San Bruno (VV).

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di Maria Lombardo Nella scorsa stagione vi ho spiegato cos’è questo antichissimo rito del Lunedì di Pentecoste, un rito particolare che si è rinnovato nei secoli è rimasta intatta la processione del busto argenteo di San Bruno.  Catapultiamoci nel 1516, Don Pietro Riccardis decide di salvaguardare il cranio di Brunone portandolo nella Certosa di San Martino a Napoli con la promessa che avrebbe fatto ritorno a Serra in breve tempo. Benedetto Tromby descrive quel momento:”ricevuto qual prezioso tesoro con tutta venerazione ed ossequio, collocato l’avea dentro un mezzo busto d’argento, lavorato maravigliosamente al naturale” (Tromby 1779, IX: 352).  I Napoletani una volta accolta la preziosa reliquia dei Calabresi non mantennero la promessa così che nel giorno di Pentecoste i serresi non poterono venerare il loro Santo. Scoppiano così tumulti e malcontento! I monaci napoletani volevano appropriarsi del cranio di Brunone  e ingaggiarono presso un argentiere un mezzo busto con reli