A Lamezia Terme per la festa di San Pietro l’antica tradizione della fiera dell’aglio e della cipolla.
di Maria Lombardo
Il 29 giugno, si festeggiano i Santi Pietro e
Paolo anche in Calabria, poiché sono i capisaldi della fede cristiana e
fondatori della Chiesa Cattolica. Inoltre i primi a diffondere il Vangelo e
patroni della Città di Roma e di molti centri sparsi per la penisola, ragion
per cui a loro sono legate innumerevoli
leggende.
San Pietro e Paolo sono i
protettori di molte categorie dai fornai
ai macellai Pietro è anche patrono della longevità del popolo ed è invocato per
intercedere in caso di rabbia, problemi ai piedi e febbre. Paolo invece prevede
che si invochi contro le tempeste di mare, i morsi di serpenti e contro la
cecità. Si dice che i due Santi rimasero un po’ di tempo a Galatina per portare il Verbo e qui videro
che la gente si ammalava a causa del morso di un ragno. Quindi il rito della
tarantella fu voluto da loro! Poi vi è ancora un rito legato alla terra la
fiera della Cipolla che si svolge da Nord a Sud, in Calabria si svolge a
Lamezia Terme.
Forse il legame tra l’ortaggio
e la festa dei Santi Pietro e Paolo è una leggenda che si tramanda da
generazioni in cui si narra della madre di San Pietro, molto avara, che nella
sua vita aveva fatto un solo atto di generosità: il dono di una cipolla a una
vecchia donna affamata. Alla sua morte chiese al figlio di ricordarsi di quel
gesto e Gesù acconsentì di salvarla permettendo
alla madre di aggrapparsi a una treccia di cipolla. Mentre la donna cercava di
risalire dagli inferi, a questa treccia si aggrapparono anche altre anime, e
lei cominciò a tirare calci e a scacciare le povere anime dannate. La treccia
con il peso e il movimento dei calci non resse e la madre di San Pietro, per la
sua cattiveria, ritornò nelle fiamme dell’inferno. Ora vi inoltro nella fiera
lametina e non dimenticate di visitarla potete trovare l’aglio rosa ne
discuterò prossimamente è una manifestazione antichissima, istituzionalizzata
forse anche prima dell’Ottocento. Probabilmente la fiera iniziò sotto il
periodo bizantino con l’avvio del culto di questi santi.Essendo NeoCastrum una
città importante aveva il bisogno di avere un commercio e quindi cipolla e aglio, già la terra qui era ed
è amena poi la pietas popolare fece il resto fino ai giorni nostri. Ad
esempio alla fiera di San Pietro era ed è tradizione acquistare non solo le
lunghe trecce di cipolla rossa, ma anche quelle dell’aglio perchè si credeva
che in quanto intrecciato appositamente il giorno di San Giovanni, avesse il
potere di scacciare il malocchio e tenere lontani gli spiriti maligni dalla
casa.
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