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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

PIETRAPENNATA (RC) – luoghi remoti e quasi dimenticati: il Monastero di Santa Maria della Lica.

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di Maria Lombardo Il Monastero di Santa Maria della Lica, testimonia mondi lontani dove la raffinatezza era d’obbligo; infatti il suo campanile di origine bizantina, è abbellito da preziose maioliche. Il suo nome deriva da quello della contrada in cui sorge e, per l’esistenza nella zona di un tempio dedicato ad Apollo Licio. Fino ai primi del 1800 ad Alica si teneva una fiera di bestiame e si svolgeva una festa in onore della Madonna il giorno 8 maggio di ogni anno. La bellissima statua della Beata Vergine con Bambino in braccio, scolpita nel XV secolo ed attribuibile alla scuola del Gagini, si trova dal 1887 nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo in Pietrapennata. Ma andiamo a vedere il monumento nel dettaglio! Sono dei ruderi di una chiesa e di un monastero che si stagliano in una vallata soave e amena   è un complesso architettonico assai rimaneggiato, con brani murari di diversi periodi storici: dal più antico, risalente, presumibilmente, al XII secolo, in età nor

Flavio Magno Aurelio Cassiodoro da Squillace alla corte Ostrogota!

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di Maria Lombardo Cassiodoro Nacque a Squillace il 490 circa e morì a Monastero di Vivario nel 583 circa, è stato un politico, letterato e storico romano, che visse sotto il regno romano-barbarico degli Ostrogoti e successivamente sotto il dominio bizantino. Nacque in una delle più stimate famiglie del Bruzio, fu avviato dal padre alla carriera pubblica Ebbe numerosi incarichi politici presso il re ostrogoto Teodorico il Grande: fu nominato questore del Sacro Palazzo nel 507, dopo aver favorevolmente impressionato il re Teodorico con la presentazione di un suo panegirico, nel 514 console, mentre dal 515 al 523 fu il corrector (governatore) di Lucania e Bruzio con sede a Scolacium (Catanzaro); dal 523 magister officiorum (segretario) del re. Alla morte del sovrano (526), divenne ministro di Amalasunta, la figlia di Teodorico, succedutagli sul trono come reggente per il figlio Atalarico. Cassiodoro venne nominato Prefetto del pretorio per l'Italia nell'anno 533 e si im

Dalla Calabria confettura di fichi d’India.

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di Maria Lombardo Come si sa il fico d’India è il dolcissimo frutto che impreziosisce l’estate non solo calabrese ma di tutto il Sud. Dopo averlo mangiato fresco ed appena colto con attenzione e fatica il frutto può essere lavorato per conservare il sapore dell’estate di Calabria. Ecco cosa serve: 1 kg di fichi d’India maturi Mezza mela Succo di limone 600 gr di zucchero 3 chiodi di garofano Il fico d’India   è un frutto molto difficile da sbucciare per evitare i rimedi contadini antichi munitevi di guanti di gomma.Il modo più semplice per togliere la loro spessa buccia è privarli delle due estremità e fare delle incisioni con un coltello ben appuntito per tutta la lunghezza del fico d'India poi, aiutandovi con la lama del coltello, tirate la buccia verso di voi. In una pentola mettere i frutti fatti a fette con un po’ d’acqua ed appena spappolati con l’ebollizione prendere un setaccio e dividere polpa dai semi.   La polpa si porta sul fuoco di nuovo e si ir

FESTA DI POLSI (RC) DANZA TRAGICA: IL BALLO RITUALE DELLA 'NDRANGHETA.

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di Maria Lombardo «La festa di Polsi... — scrive Francesco Perri — somiglia più che altro a un immenso baccanale religioso, a una festa dionisiaca, dove si va come a una scampagnata, tra i monti, e si mangia, si prega anche un poco, e con fervore, ma soprattutto si danza. Il ballo e la caratteristica più spiccata della solennità. In ogni angolo ove esistono quattro metri quadrati di terra pianeggiante, sotto ogni noce, una zampogna, o una fisa rmonica fanno circolo. Intorno si dispongono dei pellegrini, uomini e donne, scelgono un maestro di ballo, uno cioè che guidi la danza, — la quale ha le sue leggi cavalieresche che possono condurre al sangue in un attimo — e si mettono a danzare con un ritmo orgiastico, sventolando le mani, le braccia, i cappelli, i fazzoletti istoriati con versi amorosi, gittando dei gridi gutturali acutissimi, come squittire di bestie selvatiche...». Per poter assistere a questa festa mista tra sacro e profano ci si deve recare a Polsi sull’Aspromonte

Un rito ultrasecolare dedicato alla festa della Madonna della Montagna a Taurianova (RC): “ U ‘mbitu”

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di Maria Lombardo Un rito che si svolge ogni 29   agosto, quindi turisti che siete ancora nella Regione potete assistere. “ U ‘mbitu” è un falò dell’invito   che ha lo scopo di introdurre i solenni festeggiamenti della Patrona della Città che si svolgeranno il 9 di settembre. Il falò composto da “luppinazzi” steli secchi dei lupini che è privilegio del sindaco, recitano così i versi di un’antica poesia”“ Ndavi l’onori ca davanti a chiazza, na vota l’annu aduma i luppinazza ”. Il popolo della cittadina e dell’intera piana partecipa con devozione, molti emigrati poi non rinunciano a questa tradizione.Il termine dialettale “ u mbitu ” infatti, significa invito. Invito, cioè, alla novena ed ai festeggiamenti successivi che i cittadini di Taurianova facevano a tutti gli abitanti delle campagne e dei paesi del circondario. Anticamente, infatti, in mancanza di altri mezzi di comunicazione, il fumo del falò e il chiarore che produceva erano un chiaro segnale per tutti che il giorno

“Sciuriddi chini” alla calabrese

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di Maria Lombardo In Calabria i “sciuriddi i zucchini” sono una vera istituzione! Con questi fiori dal colore giallo come il sole e dal sapore delicato si possono realizzare una grande varietà di ricette: dalle frittelle di fiori di zucca   alle crespelle, dai risotti alle tortiere. Ma nella Regione   i fiori di zucca si possono coniugare con un gustoso ripieno composto da Nduja e provola o caciocavallo silano  manderà in tilt le papille gustative dei commensali. Una particolarità fondamentale di questa ricetta riguarda proprio il ripieno del fiore di zucca protagonista:  il fiore racchiuderà al suo interno prodotti localmente calabresi a denominazione DOP , motivo in più per venire ad assaggiarli proprio in Calabria, terra dal ricco patrimonio enogastronomico. Questa ricetta in sé non è nulla di complicato ma per l’eccezionale riuscita bisogna seguire dei passaggi tanto importanti quanto segreti, tramandati di generazione in generazione,  che renderanno il piatto a dir p

Tropea (VV) e la sua liberazione del 1615: rievocazione storica.

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di Maria  Lombardo Il 23 agosto si svolgerà l’evento rievocante la liberazione della perla tirrenica giunta ormai alla quinta edizione. Ogni anno l’evento è cresciuto grazie alla solerzia di Dario Godano presidente dell’Associazione Libertas che dice : «Si partirà con la novità di quest’anno: gli archibugieri di Cava de’ Tirreni che muoveranno dal Largo Galluppi per le vie del centro. A seguire il corteo dei giuristi Lauro, D’Aquino e Pelliccia e la proclamazione dell’annullamento dell’atto di vendita al principe Ruffo di Scilla. Verranno poi incoronati i giuristi e lette delle poesie celebranti la città prima di passare alla consegna delle targhe Antichità, Bellezza e Nobiltà. In chiusura ci sarà lo spettacolo degli archibugieri che spareranno da Largo Cannone. Il tutto alla presenza di decine di figuranti che assisteranno all’evento dai numerosi balconi dei palazzi secolari». L’evento, che sarà  seguito dalle telecamere di LaC Tv , si svolgerà  grazie al contributo  del C

Il centro storico di Tropea (VV): Viaggio nelle edicole votive.

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di Maria Lombardo La bellezza di una cittadina ultramillenaria si può ammirare nel suo centro storico che con le sue caratteristiche è unico. Inoltre nel Vibonese sono molte le cittadine che possiedono centri storici davvero unici e suggestivi.   Tra palazzi nobiliari e vicoletti è impossibile non imbattersi in quelle che il dialetto locale definisce cresiolee, piccole chiese, vale a dire le edicole votive. Ebbene si mi soffermerò a parlarvi delle edicole votive che solo   all’interno delle mura cittadine ce ne sarebbero una quarantina, ma, considerando l’interno dei numerosi palazzi patrizi che lo popolano, il numero potrebbe raddoppiare. Ogni famiglia nobiliare aveva il suo santo patrono! L’uso di utilizzare questi piccoli altarini risale addirittura all’epoca romana e avrebbe attraversato i secoli, con una breve parentesi nell’VIII secolo d.C., ai tempi dell’Iconoclastia, quando per disposizione imperiale era vietato il culto delle immagini sacre. Sfidando i secoli

La Brigata Catanzaro si ribella a D’Annunzio che li paga col sangue.

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di Maria Lombardo Durante la Prima Guerra Mondiale anche i calabresi vennero inviati a combattere in paesi lontani dalla loro amata Regione, ma furono destinati a vivere certe azioni che rimaranno alla storia. Inutile dire che alto fu il tributo in vite umane dei giovani calabresi ! Le perdite della Brigata Catanzaro tra il 1915 ed il 1916 furono di 1.062 morti, i feriti furono 10.203 ed i dispersi 2.078, riferisce nel suo approfondito lavoro di ricerca Giulia Sattolo, originaria proprio di Santa Maria la Longa e assegnista si ricerca presso il dipartimento di Lingue Letterature, Comunicazione, Formazione e Società (DILL) dell’Università degli Studi di Udine.  Non a caso, il re Vittorio Emanuele III concederà, motu proprio, la medaglia d’oro al 141° Reggimento fanteria “Catanzaro”. La Brigata Catanzaro fu coinvolta in azioni militari molto pericolose. Ma andiamo ai fatti, per 29 mesi si cercò di conquistare l’Hermada, un cocuzzolo trasformato dagli austrici in una fortezza ines

Calabria: spopola a Scilla ( RC) il panino al pescespada. Io l'ho assaggiato....

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di Maria Lombardo Non ci sono parole per descrivere la bellezza di Scilla cittadina in provincia di Reggio Calabria. Qualcuno la chiama "Una Piccola Venezia", semplicistica definizione di quando una città vive un rapporto privilegiato con il mare, talmente particolare che inficia la struttura stessa dei palazzi e delle strade strettissime. In questo borgo non si gira in auto qui tutto è immutato ed meraviglioso immergersi in tanta bellezza paesaggistica. Il simbolo del borgo è il pescespada di cui nel blog ne ho parlato ampiamente, dalla   pesca alle varianti in cucina.   Poi c’è il panino al pescespada!Da qualche anno il simbolo di Scilla è proprio un panino con pesce grigliato che si vende ormai in molti posti della città: nei bar dei lidi sulla spiaggia, ai ristoranti e i pub. Una sorta di street food che mette tutti in sintonia turisti e non, il pesce spada viene semplicemente grigliato, a volte marinato, quindi servito fra due fette di pane, che cambiano a

In Calabria la frittata di pasta diventa “a pizz e maccarrun” must dell’estate.

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di Maria Lombardo Questo   è un piatto di recupero che si fa con la pasta avanzata del giorno prima. La si può fare con tutti i tipi di pasta avanzata dai rigatoni agli spaghetti,   sostanziosa e guduriosa, con aggiunta di scamorza e uova, con la frittata di spaghetti darete vita ad un tortino croccante fuori e filante all'interno. Questa sfiziosa variante della classica  frittata  è buona calda ma ottima anche fredda, tant'è che è la pietanza perfetta se avete in programma qualche scampagnata o pic-nic e perché no anche al mare. Ecco gli ingredienti: 5oog di vermicelli 6 uova Sale e pepe 50g di Formaggio pecorino  100g di Salame a pezzetti 150g di provola affumicata Olio di arachidi per friggere  Per la preparazione basta questo! Cuocere la pasta molto al dente in una ciotola sbattere le uova con il sale e pepe. Aggiungere il pecorino e il salame con la provola scolare la pasta e amalgamarla alle uova In una capace padella mettere l olio e calarci la pa

Il rito del “Ddirrocu” a San Pietro in Guarano (CS).

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di Maria Lombardo   Ci siamo quasi il 16 agosto come ogni anno si consumerà a San Pietro in Guarano nel   cosentino un rito davvero antico. Un bel borgo a 15 km da Cosenza!   San Rocco viene festeggiato il 16 agosto di ogni anno con una solenne processione e questa venerazione della gente trae origine dalla grande epidemia di colera che colpì la Calabria nella prima metà dell’Ottocento. Ma cos’è “u Ddirrocu”? secondo quanto scritto da Francesco Conforti studioso di questo rito – “si riallaccia per molti versi, al simbolismo dell’esorcismo, alla manifestazione pubblica di una “purificazione” riguardante il “male” inteso come “spirito maligno” e, anche, come “malattie devastatrici e mortali” quali peste, colera e meningiti”. Un rito minuzioso che si svolge dopo novena e processione,   il   comitato civico   tramite la questua raccoglie a questo scopo cibo – soprattutto forme di formaggio e derivati di suino che servono sia per il banchetto collettivo che per un asta per racc

1848: NELLE DUE SICILIE SCOPPIANO I” MOTI COMUNISTI” OVUNQUE.

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di Maria Lombardo Nel mondo neomeridionalista non si parla del 1848 nel Regno delle Due Sicilie, eppure in barba ai racconti di una terra baciata da Dio. Bontà loro! Nel Mezzogiorno d’Italia la rivolta parte dalla Sicilia. La rivoluzione siciliana del 1848 contro il regime borbonico iniziò il 12 gennaio 1848. Il moto siciliano fu, quindi, il primo a scoppiare in un anno colmo di rivoluzioni e rivolte popolari, avviando quell’ondata di moti rivoluzionari che sconvolse l’Europa e che viene definita “primavera dei popoli.” Prima e dopo questa data i contadini si resero conto che i tempi stavano mutando e cominciano ad occupare   le terre. Nei rapporti della polizia gli autori delle occupazioni sono definiti “ comunisti” in quanto il loro obiettivo è quello di dividersi le terre demaniali usurpate da nobili, ecclesiastici e grande borghesia. Nel distretto di Bovino, in Capitanata, infatti, furono i liberali ad organizzare i contadini nell’occupazione delle terre a Orsara e a Grec

A Nicotera radicato il concetto di apostolato per l'infazia: le colonie erano molto attive.

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di Maria Lombardo Nicotera fu sempre considerata una cittadina di elevata importanza storico e culturale, un lembo di terra che “partoriva” menti illuminate e votate al bene dei più svantaggiati. Quello che nasceva a Nicotera era destinato a fare eco in tutta la Calabria. Nulla di cui stupirsi! Il concetto di “apostolato” verso l'infanzia era già radicato durante il periodo fascista, già a Nicotera erano attive enti di assistenza come l' UNRRA, e la SEPRAL che distribuivano pasti caldi, vestiario, coperte ed assistenza medica. Grazie a queste associazioni fin dal '34 si è potuto alleviare i dolori dei più svantaggiati anche con l'istituzione delle colonie. Questa primissima colonia voluta dal Canc. Gaglianò si prefiggeva lo scopo di promuovere la cura della tubercolosi a 50 bambini, portandoli a mare. La colonia estiva Filippo Rombolà ebbe ottimo successo anche perchè coadiuvata dalle maestre dell'Ente Pio Scardamaglia Longo e diretta da Angelina Aqu

15 agosto, Festa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria! Il culto dell'Assunta in Calabria

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di Maria Lombardo L'Assunzione di Maria in Cielo è un dogma cattolico nel quale viene affermato che Maria, terminato il corso della vita terrena, fu trasferita in Paradiso, sia con l'anima che con il corpo, cioè fu assunta, accolta in cielo. Le prime indicazioni sull'Assunzione di Maria risalgono al periodo compreso tra la fine del secolo IV e la fine del V. ll dogma cattolico è stato proclamato da papa Pio XII il 1º novembre 1950, anno santo, attraverso la costituzione apostolica Munificentissimus Deus (incipit latino, traducibile: "Dio generosissimo"). Si tratta dell'ultimo dogma, finora, proclamato da un Papa, dopo i due proclamati da Pio IX nel secolo XIX. L'Assunzione di Maria è un'anticipazione della resurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale. La Chiesa anglicana nel 2005 ha dichiarato, tramite un documento della Commissione internazionale cattolica anglicana,

Una competizione tutta calabrese:la Coppa Sila

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di Maria Lombardo Ebbene si, cari lettori la Coppa Sila fu inaugurata nel 1924.   Si ricorda ancora la prima edizione   su 144 chilometri su strade non asfaltate. Era comunque una gara di regolarità, i piloti dovevano tenere una velocità media di 45 km orari. Roba tutt’altro che facile dati i mezzi e le vie. La Belle èpoque   aveva investito lievemente la nostra regione! L’ideatore della  Coppa Sila  fu un medico, il professor  Giuseppe Catalani . La sua idea piacque a tal punto che, a partire dalla seconda edizione, il percorso fu ampliato e fu aggiunto un altro premio: la  Targa Catalani , dedicata ai vincitori di un tratto difficile del percorso, compreso tra Cosenza e Montescuro. Nel 1959 la competizione divenne la  Coppa Sila  tout court. L’evento non passò inosservato al fascismo che   a partire dal 1929, il premio fu denominato  Coppa Michele Bianchi , in omaggio al ministro calabrese, già quadrumviro della  Marcia su Roma . Ma dopo la guerra la gara tornò ad essere Cop

Le giornate Murattiane a Pizzo Calabro (VV)

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di Maria Lombardo Ecco tutte le date per la stagione 2019: 13 Agosto ore 20:30 "Opera Prima" - Il sogno di un RE - 📍 Piazzetta Padiglione Pizzo 26 Agosto ore 19:00 "Corteo Storico 📍 Lungo le vie principali del centro storico A distanza di quasi 204 anni, la cittadina di Pizzo   ricorda il suo passato e la sua storia. Le Giornate Murattiane, nell’ambito di una manifestazione promossa dall’associazione culturale Murat Onlus e sostenuta dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianluca Callipo. Un evento particolarmente sentito, dedicato allo sbarco, l’arresto, la condanna e la fucilazione del Re Gioacchino Murat, avvenuta il 13 ottobre 1815. Ricordiamo che Gioacchino Murat tenne il Regno di Napoli per 6 anni durante il decennio francese, finchè i Borbone non riuscirono a recuperarlo alla loro dinastia l’8 giugno 1815. Murat fuggì da Napoli appena i Borbone “rincasarono” e subito si mise in moto per riconquistare il trono.Dopo aver toccato Corsica

LIQUORE AL BASILICO DALLA CALABRIA ECCO A VOI IL BASILITO.

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di Maria Lombardo  Forse non tutti sanno che oltre ad utilizzarlo come aroma nelle pietanze, potete realizzare un favoloso liquore perfetto per digerire e concludere in bellezza i vostri pranzi: liquore al basilico. Scegliete foglie carnose, brillanti, non trattate e lasciatele macerare nello sciroppo zuccherino con pazienza, quanto basta per rilasciare una gradevole tinta verde smeraldo e un profumo vigoroso. Una volta che lo avrete provato, il liquore al basilico diventerà una bevanda da tenere sempre in dispensa o in frigo se desidererete offrirlo fresco ad amici e parenti per un dolce fine pasto! Ingredienti: 50 foglie di basilico 1/2 chilo di zucchero 1 litro di grappa o alcool Preparazione: versare la grappa o l’alcool in un contenitore di vetro, unire le foglie di basilico ben lavate e lo zucchero. Chiudere il recipiente e lasciare a macerare le foglie per un mese. Poi filtrare e imbottigliare. Proprietà: è energetico, ma nello stesso tempo concilia il sonn