Le giornate Murattiane a Pizzo Calabro (VV)




di Maria Lombardo



Ecco tutte le date per la stagione 2019:
13 Agosto ore 20:30 "Opera Prima" - Il sogno di un RE -
📍Piazzetta Padiglione Pizzo
26 Agosto ore 19:00 "Corteo Storico
📍Lungo le vie principali del centro storico
A distanza di quasi 204 anni, la cittadina di Pizzo  ricorda il suo passato e la sua storia. Le Giornate Murattiane, nell’ambito di una manifestazione promossa dall’associazione culturale Murat Onlus e sostenuta dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianluca Callipo. Un evento particolarmente sentito, dedicato allo sbarco, l’arresto, la condanna e la fucilazione del Re Gioacchino Murat, avvenuta il 13 ottobre 1815. Ricordiamo che Gioacchino Murat tenne il Regno di Napoli per 6 anni durante il decennio francese, finchè i Borbone non riuscirono a recuperarlo alla loro dinastia l’8 giugno 1815. Murat fuggì da Napoli appena i Borbone “rincasarono” e subito si mise in moto per riconquistare il trono.Dopo aver toccato Corsica e Salernitano, sperava di assoldare nuove masse per marciare alla volta di Napoli. Una terribile tempesta stravolge i piani del Re che viene spinto a sud! Alcune navi  approdarono a San Lucido, sulla costa tirrenica cosentina, mentre quella che trasportava Murat, invece, venne sospinta nelle vicinanza di Pizzo, dove il Re approdò con una trentina di seguaci e da dove voleva proseguire per Monteleone, attuale Vibo Valentia. Proprio qui, Murat riteneva di poter contare su una buona schiera di seguaci. Toccò terra alle 10 del mattino e in quell’8 ottobre fu il primo a scendere a terra. Poco lontano il doganiere Antonio Barba osserva la scena. Murat si avvicina, si fa riconoscere e gli chiede di accompagnarlo alla Gendarmeria Borbonica. Giunti allo  “Spunduni” dove attende un cavallo chiesto all’ex sergente Tavella che aveva riconosciuto. Ma attende invano. Il generale Franceschetti lo avverte del pericolo e gli consiglia di ritornare alle navi. Ma Murat rifiuta, è deciso a proseguire ed ordina ai suoi la marcia a piedi verso Monteleone. “A Monteleone” gli fa eco la truppa. Vicino Palazzo Musolino ecco la pattuglia borbonica, inizia lo scontro a fuoco, i murattiani tentano di tornare alla marina  ed i borboniani lo inseguono fino a catturarlo.Dal castello la restante truppa borbonica con a capo il capitano Trentacapilli arriva per dar man forte al Mattei e per catturare i “ribelli”. Vicino allo “Spunduni” i soldati del Trentacapilli iniziano a sparare e muore il murattiano Campana. I Napitini con fare minaccioso si scagliano contro il francese.Murat ed i suoi vengono fatti prigionieri dal Mattei che li conduce in Piazza della Repubblica dove li aspetta il Trentacapilli che dichiara in arresto Murat e lo fece rinchiudere nelle prigioni del Castello di Pizzo con tutti i suoi seguaci. Il sovrano Ferdinando IV, da Napoli, nominò una Commissione Militare competente a giudicare Murat, composta da 7 giudici e presieduta dal fedelissimo Generale Nunziante, Capo Militare delle Calabrie, il quale lesse la sentenza di condanna. Il francese ascoltò la condanna senza scomporsi,  affrontò il plotone di esecuzione con onore, cadendo sotto i colpi dei 12 soldati il 13 di Ottobre del 1815. Tanto che di lui il Conte Agar di Mosbourg ebbe a dire: “Fu un uomo che seppe vincere, seppe regnare e seppe morire”.Insomma potete assistere a queste vere scene storiche, portate in scena dai Pizzitani inoltre l’evento ogni anno richiama  gente arrivata da ogni parte della Calabria.La spiaggia, le strade del borgo e lo splendido Castello divengono set della Rievocazione, evento capace di attirare un pubblico attento, partecipe e appassionato. Non mancate!!!!!!!!!!!!!

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