Flavio Magno Aurelio Cassiodoro da Squillace alla corte Ostrogota!
di Maria Lombardo
Cassiodoro
Nacque a Squillace il 490 circa e morì a Monastero di Vivario nel 583 circa, è
stato un politico, letterato e storico romano, che visse sotto il regno
romano-barbarico degli Ostrogoti e successivamente sotto il dominio bizantino.
Nacque in una delle più stimate famiglie del Bruzio, fu avviato
dal padre alla carriera pubblica Ebbe numerosi incarichi politici presso il re
ostrogoto Teodorico il Grande: fu nominato questore del Sacro Palazzo nel 507,
dopo aver favorevolmente impressionato il re Teodorico con la presentazione di
un suo panegirico, nel 514 console, mentre dal 515 al 523 fu il corrector
(governatore) di Lucania e Bruzio con sede a Scolacium (Catanzaro); dal 523
magister officiorum (segretario) del re.
Alla morte del sovrano (526), divenne ministro di Amalasunta, la
figlia di Teodorico, succedutagli sul trono come reggente per il figlio
Atalarico. Cassiodoro venne nominato Prefetto del pretorio per l'Italia
nell'anno 533 e si impegnò per fondere l'elemento romano con quello gotico e
per attuare una politica di mediazione tra le varie popolazioni barbariche
assoggettate all'impero romano. Cassiodoro resse nuovamente la prefettura tra
il 535 ed il 537, durante i primi tre anni della guerra gotica scatenata
dall'imperatore Giustiniano per la riconquista dell'Italia.
Come molti altri membri dell'aristocrazia romana, nel 538, di
fronte all'avanzata bizantina, conclusasi l'anno successivo con la conquista di
Ravenna, Cassiodoro lasciò l'Italia per Costantinopoli, dove però l'imperatore
non gli offrì nessun incarico. Egli rientrò nel Bruzio solo alla fine della
guerra, quando il generale Belisario catturò e fece prigioniero il sovrano
ostrogoto Vitige, nel 540. Cassiodoro si ritirò dunque dalla scena politica e
fondò il monastero di Vivario presso Squillace, in Calabria, dove trascorse il
resto dei suoi anni, dedicandosi allo studio e alla scrittura di opere
didattiche per il clero. Qui istituì uno scriptorium per la raccolta e la
riproduzione di manoscritti, che fu il modello a cui successivamente si
ispirarono i monasteri medievali, come quelli Benedettini.
Uno scritto di chiari intendimenti politici fu la Chronica, una
specie di storia universale abbozzata nel 519 su richiesta della corte,
considerata significativa per le fonti autorevoli utilizzate (ad es.Livio). Una
delle sue opere più importanti fu la Historia Gothorum, un elogio della
politica di Teodorico pervenuto solo nella versione ridotta dello storico medievale
Giordane, e una raccolta di lettere e documenti specchio del periodo storico e
sociale (Variae, 537), in tredici volumi, scritti mentre era al servizio dei
sovrani goti, divenuta poi riferimento per lo stile cancelleresco e curiale; il
tredicesimo volume, intitolato De anima fece intravedere i primi segnali di una
crisi interiore dell'autore.
Una più ampia influenza nel Medioevo ebbero le sue Institutiones
divinarum et saecularium litterarum (Istituzioni delle lettere sacre e
profane), erudita introduzione allo studio delle Sacre Scritture e delle arti
liberali. Questa enciclopedia venne progettata dopo che la richiesta di
Cassiodoro per la fondazione di una Università di srudi cristiani ricevette una
risposta negativa dal papa Agapito. Il lavoro si suddivise in varie sezioni: la
prima presentò i vari libri della Bibbia, la storia della Chiesa e degli studi
teologici; la seconda si occupò di quelle arti incluse successivamente nel
trivio e quadrivio, con un occhio rivolto alla cultura pagana e alle norme atte
per trascrivere correttamente gli antichi.
All'età di 92 anni, Cassiodoro redasse il trattato De
orthographia, destinato a fissare norme e regole per la trascrizione di scritti
antichi e moderni.
Tra le sue opere didattiche per il clero, si annoverarono i
Commenta psalterii, comprendenti anche una mistica dei numeri, le Epistolas et
Acta apostolorum et Apocalypsin.
fonte dal web
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