Il centro storico di Tropea (VV): Viaggio nelle edicole votive.
di Maria Lombardo
La bellezza di una cittadina ultramillenaria si può
ammirare nel suo centro storico che con le sue caratteristiche è unico. Inoltre
nel Vibonese sono molte le cittadine che possiedono centri storici davvero
unici e suggestivi.
Tra palazzi nobiliari e
vicoletti è impossibile non imbattersi in quelle che il dialetto locale
definisce cresiolee, piccole chiese, vale a dire le edicole votive. Ebbene si
mi soffermerò a parlarvi delle edicole votive che solo
all’interno delle mura
cittadine ce ne sarebbero una quarantina, ma, considerando l’interno dei
numerosi palazzi patrizi che lo popolano, il numero potrebbe raddoppiare. Ogni
famiglia nobiliare aveva il suo santo patrono!
L’uso di utilizzare questi piccoli altarini risale addirittura
all’epoca romana e avrebbe attraversato i secoli, con una breve parentesi
nell’VIII secolo d.C., ai tempi dell’Iconoclastia, quando per disposizione
imperiale era vietato il culto delle immagini sacre. Sfidando i secoli ed anche
la globalizzazione molte figure sono
giunte ai giorni nostri portando con sé il ricordo di epoche passate in cui
niente era casuale. Collocarle poi nelle vie cittadine era anche un modo per illuminare e proprio lì la
gente si riuniva in preghiera magari nei mesi estivi per sfuggire a caldo e
abitazioni malsane. Chiaro che mi riferisco al popolino che viveva nei catoi
anche in 10 persone!Un ulteriore vantaggio era la velocità di trasmissione
dell’edicola, in quanto per espletare le funzioni di fede non era necessario
recarsi in chiesa al cospetto di Dio, ma bastava raggiungere l’immagine nel
vicolo. E ancora: le edicole erano viste di buon occhio dalle amministrazioni
comunali e dai privati cittadini in quanto, essendo sempre illuminate da ceri
votivi, arrivavano a rischiarare i vicoli bui, un tempo ricettacoli di
malviventi pronti a tutto pur di ottenere un tozzo di pane. Soffermandoci
sull’aspetto artistico, notiamo un ripetersi di immagini raffiguranti la
Madonna di Romania, patrona della città, a cui spesso si accompagna San
Giuseppe o San Francesco di Paola, ma non mancano neppure quelle dedicate alla
Pietà o alla Madonna del Carmelo. Visitate questo posto spettacolare!
Sostengo Tropea Capitale della Cultura 2021 con questo ed altri articoli.
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