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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

La carne “Ncatarata” o salata di Calabria: conserve invernali

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 di Maria Lombardo Facciamo un tuffo nel passato quando “si stava meglio quando si stava peggio”. La carne, il pesce o anche i vegetali, che si dovevano conservare per lunghi periodi, venivano accuratamente conservati sotto sale. La carne Ncantarata deve il suo nome al vasetto di terracotta che la conteneva il cantaro, dal greco “KàvTapoS”. Nel caso della carne di maiale, solitamente venivano salati le costine e le cotiche. Vi insegno come le preparavano le mie ave.  Procedura: si procede a strati, si fa prima uno strato di carne e poi uno strato di sale, premendola bene, poi si aggiunge del peperoncino e dei semi di finocchio selvatico, si continua in questa sequenza, per poi procedere con la chiusura del vasetto su cui si adagerà un peso sopra, perché così la carne, perdendo i liquidi a causa della presenza del sale, si abbasserà di livello rimanendo ben pressata. Dopo qualche giorno si prepara la salamoia che andrà a coprire completamente l’ultimo strato di carne, per evitare che ve

La maison Fendi punta sul filato di ginestra calabrese e sull’esperienza di Pasquale Filippelli

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 di Maria Lombardo L’ultimo, in ordine di tempo, è giunto dalla prestigiosa casa di moda Fendi, per la progettazione e realizzazione di un tessuto particolare e unico, destinato alla produzione di 15 borse “baguette”. Filippelli che produrrà il tessuto è titolare di uno “Studio tecnico tessile”, unico in Calabria. Una realtà che si occupa di ricerche, analisi, perizie, consulenze e progettazioni tessili. Dopo le soddisfazioni professionali raggiunte attraverso l’insegnamento, adesso iniziano ad arrivare appagamenti, anche, attraverso la libera professione. Per la produzione del tessuto   sono stati utilizzati filati e coloranti naturali   autoctoni con impatto ambientale zero, sia in fase di produzione e sia al momento dello smaltimento del prodotto. Per la tessitura è stato utilizzato esclusivamente un filato ricavato dalla pianta di ginestra con metodi e tecniche di lavorazione tradizionali,   che il professore Filippelli conosce bene e pratica da tanti anni, apprese nella tradizione

Chiudiamo in bellezza le feste natalizie calabresi: eccovi il PanTerrone l’aperitivo natalizio

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 di Maria Lombardo E’ stato presentato e lanciato, martedì 13, giorno di Santa Lucia, il PanTerrone alla ‘Nduja ed al Limone Igp di Rocca Imperiale, progetto congiunto che unisce insieme tutta la Calabria dall’alto Jonio cosentino a Spilinga, frutto della sinergia creativa e imprenditoriale tra MI’NDUJO e CASA MASTROIANNI, prestigiose e pluripremiate esperienze Made in Calabria conosciute oltre i confini regionali. Extravergine d’oliva, cubetti di limone di Rocca Imperiale IGP canditi, pomodorini confit, timo, maggiorana e ovviamente la ‘nduja. Sono questi gli ingredienti principali del nuovo esperimento creativo, gustoso ed identitario lanciato e degustato nello show food di Corso Mazzini, a Cosenza. Al brindisi augurale col Rosso Silano, l’aperitivo alcolico nato dall’infuso di Amaro Silano, il più antico amaro calabrese, erano presenti, tra gli altri, per Casa Mastroianni, il gelatiere e titolare Francesco Mastroianni, cinque volte Campione italiano di Gelateria ed Ambasciatore del

Le croci di canna. L'Epifania a Cirella di Platì (RC)

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  di Maria Lombardo  Cirella, un piccolo borgo di pianura con poco più di 170 famiglie. Andrea   Bressi si reca a documentare questo rito che non conoscevo ma lo apprendo grazie a lui. E’ il taglio delle canne giorno della vigilia dell’Epifania. Con canne ben scelte e appena raccolte vengono preparate delle croci. In gennaio, infatti, i contadini erano soliti potare i canneti, rispettando “la luna”. Le canne venivano fatte essiccare in luoghi asciutti e poi utilizzate negli orti come sostegno delle piante dei fagiolini e e dei pomodori. Molte persone si premurano di preparare anche delle canne che portano a mazzetti in chiesa, donandole a chi non ha avuto tempo per prepararle. Nella stessa giornata le canne vengono appese o piantate come buon augurio negli orti e nei campi, nelle stalle degli animali, dietro le porte delle case. In passato molti preparavano una piccola croce in canna da mettere dietro la porta come protezione dal demonio. Qualcuno spiega questo rito, «come benedizione

Un piatto per la vigilia di Capodanno di Catanzaro e provincia: soffritto di maiale nella pitta

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 di Maria Lombardo E oggi vi presento un piatto semplicissimo ma di una bontà unica: il soffritto di maiale, una sorta di spezzatino di maiale piccante, tipicamente servito nella pitta, una ciambella di pane tipica della zona, molto ma molto gustosa. Un autentico piatto della memoria e una vera delizia, provare per credere! Non scambiatelo col morzello ma è solo un suo "vicino parente": si tratta sempre di cotture lente, ma mentre il soffritto viene fatto unicamente con carne di maiale, il morzeddhu viene invece realizzato con sola carne di vitello e diverse interiora.  Ingredienti per la pitta: 300 g di farina 0 150 g di farina di semola di grano duro un pizzico di zucchero 4 g di lievito di birra fresco 270-280 g di acqua tiepida 8 g di sale 2 cucchiai di olio evo calabrese 1 uovo piccolo sbattuto Sciogliete il lievito con poca acqua, poi setacciate le farine, versatele in una terrina molto ampia e unitevi il lievito sciolto. Al centro del mucchio, praticate un buco e v

Cioccolato fondente, clementine candite e liquirizia pura. Vi presento dalla Calabria il panettone Amarelli

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 di Maria Lombardo Lievitazione naturale a 36 ore e solo ingredienti di prima qualità per il Panettone tradizionale, in edizione limitata, dell’esperienza imprenditoriale e familiare Amarelli che sceglie per le feste natalizie l’arte di MT Massimiliano Tagliaferro, Dolciere in Corigliano Calabro. Contenuto in una raffinata confezione regalo, con le immagini vintage tipiche del brand conosciuto in tutto il mondo come i bambini che giocano sulla neve o gli gnomi con le bacchette di liquirizia, il Panettone Amarelli si può acquistare nel Factory Store oppure sull'e-shop Amarelli. Il dolce delle feste è stato realizzato nel laboratorio artigianale di via Giovambattista Palatino, calligrafo rossanese del XVI secolo al quale si deve il carattere di scrittura utilizzato in tutto il mondo, tra i probabili Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria, Anna e Massimiliano Tagliaferro, eredi di una tradizione pasticciera che pesca ricette e metodi di lavorazione nella memoria del terr

La maison Gucci investe nella Calabria: obiettivo usare la seta Calabrese di Nido di Seta

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 di Maria Lombardo “Gucci investirà in Nido di Seta con l’obiettivo di diventare primi fornitori di materia prima per la sua produzione e diventando progetto pilota per la nascita di nuovi “Nidi di Seta” su tutto il territorio italiano”. Questa la bella notizia lanciata dalla cooperativa calabrese con sede a San Floro (CZ). Il caso di “Nido di Seta” che, dopo anni di duro lavoro, ha finalmente visto riconoscere da uno dei più grandi marchi di lusso made in Italy le proprie fatiche. Il “rinascimento culturale” targato Gucci prende avvio dall’azienda agricola “Il Nido di Seta”, nel piccolo borgo collinare di San Floro, vicino a Catanzaro, dove tre giovani amici, Miriam Pugliese, Giovanna Bagnato e Domenico Vivino, hanno scelto di credere nella loro terra e nella sua tradizioni. I tre ragazzi hanno deciso di costruire il loro futuro in questo piccolo borgo, dove erano rimasti solo 600 abitanti, e ripristinare la tradizionale piantagione e coltivazione del gelso per l’allevamento del baco

Il terremoto dello Stretto di Messina: solidarietà internazionale

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 di Maria Lombardo    Più di cento anni sono trascorsi dalla distruzione portata dal terremoto che ha colpito maggiormente le città di Messina e di Reggio Calabria. Gli addetti all’osservatorio “Ximeniano” annotarono: Stamani alle 5 e 21 negli strumenti dell'Osservatorio è incominciata una impressionante, straordinaria registrazione: “Le ampiezze dei tracciati sono state così grandi che non sono entrate nei cilindri: misurano oltre 40 centimetri. Da qualche parte sta succedendo qualcosa di grave”. All’alba del lunedì 28 dicembre 1908, nella piena oscurità e con gli abitanti immersi nel sonno, seguito da un maremoto, in 37 "interminabili" secondi danneggiò gravemente le città e mise a soqquadro le coste calabro-sicule, con numerose scosse devastante.    La notizia del terremoto e del maremoto che colpì lo Stretto fu registrata anche dall'osservatorio di Domodossola e dal Coast and Geodetic Survey di Washington, fece il giro d'Italia e del mondo.    Messina contava

Come i contadini calabresi dal 25 dicembre al 5 gennaio osservavano il tempo: “i Katamisicchji”

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 di Maria Lombardo Nelle scorse stagioni vi ho parlato dei Katamisi se volete approfondire troverete l’articolo nel blog. Osservavano il tempo atmosferico, prendevano appunti iniziando dal 13 fino al 24 dicembre   (i KATAMISI) e poi proseguivano dal 25 dicembre fino al 5 gennaio (i KATAMISICCHJ) e nella notte del 5 Gennaio, detta ‘La Notte del Battesimo dei tempi’ le previsioni   per tutto l’anno erano complete. I venti e la direzione delle nubi di quella notte erano fondamentali:   vento che soffiava da Levante   era il più desiderato perché preannunciava prosperità e copiosi raccolti, infatti si dice “Levanti linchi i vacanti” (Levante   riempie fino a far   traboccare ciò che era vuoto…)Un cattivo anno invece si preannunciava se le nubi seguivano la direzione di Libeccio “Lapici mai benefici” (Libeccio   non porta mai bene), infatti   le libecciate di fine estate sono quelle che   spesso distruggono i raccolti e le piante. Nessun rilievo era possibile ricavare se le nubi seguivano l

La ghiotta di Natale è un secondo piatto tipico della cucina calabrese

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  di Maria Lombardo   Si prepara tradizionalmente per feste di Natale e di fine anno. Gli ingredienti della ghiotta sono baccalà, cavolfiore, salsa di pomodoro capperi, pinoli ed olive. Il baccalà si fa cuocere in umido con patate e cavolfiori precedentemente lessati ed insaporiti con un guazzetto a base di salsa di pomodoro, pinoli, capperi ed olive. Ingredienti per 4 persone 600 grammi di baccalà 400 grami di patate pelate 400 grammi di ciuffi di cavolfiori 1 grossa cipolla di Tropea olio di oliva extravergine 50 grammi di pinoli 50 grammi di uvetta 100 grammi di di olive verdi denocciolate 1 cucchiaio di capperi dissalati pelati di pomodori Procedimento Sbollenta separatamente per 5-6 minuti i ciuffi di cavolfiore e le patate tagliate a spicchietti non troppo grandi. In un tegame rosola la cipolla affettata sottilmente fino a quando sarà diventata trasparente. Aggiungi le olive, i pinoli, i capperi, mescola e lascia insaporire qualche minuto. Versa la salsa di pomodoro, r

Il museo di Capo colonna a Crotone

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 di Maria Lombardo Una nuova sede museale, costruita tra il 2001 e il 2002, accoglie i reperti più recenti trovati a Capo Colonna. Il percorso espositivo si snoda attraverso tre sezioni, caratterizzate da colori differenti: verde, viola e azzurro, che corrispondono simbolicamente alla terra, al sacro e al mare. La prima sezione (verde) è dedicata alla scoperta della colonia romana che si sviluppò nell'area del santuario dal 194 a.C al I secolo d.C. L'insediamento si trasferì poi sulla rupe dell'antica acropoli di Kroton , nucleo del centro storico della medievale e viceregnale Cotrone, oggi Crotone. Le vetrine espongono i materiali provenienti dalle abitazioni, sia da quelle patrizie ricche e sontuose che da quelle plebee più modeste, offrendo attraverso le diverse classi ceramiche ed i vari oggetti, uno spaccato di vita quotidiana. Tra le ultime scoperte è da segnalare il tesoretto di monete d'oro bizantine da Punta Scifo, che ricorda le vicende della guerra greco-got

Santa Lucia e i falò a Crotone: “vampa di Santa Lucia”

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 di Maria Lombardo La festività di Santa Lucia, il 13 dicembre, è considerata di primaria importanza nel periodo dell'Avvento, il tempo liturgico che precede il Natale. Benché molti conoscano la tradizione cristiana della Santa, spesso viene ignorato il substrato pre-cristiano da cui questa festività deriva. In Calabria alcune reminescenze per la festa di Santa Lucia sembrano ricordare i riti del Nord Europa probabilmente il culto di Lussi. Questa eredità culturale del Nord Europa probabilmente è arrivata in Italia tramite i longobardi che si spinsero con le loro conquiste fino in Calabria. Ma non tutti sanno che sin dai tempi antichi, nella sola cittadina di Crotone il 13 dicembre vi è una particolare tradizione: la “Vampa di Santa Lucia”. Vengono costruiti in ogni quartiere della città delle "piramidi" di legno alte anche 15-20 metri alla cui erezione partecipano tutti, bambini e adulti. Tradizione vuole che al vertice di tali torri si collochi una bambola o una croce.