Santa Lucia e i falò a Crotone: “vampa di Santa Lucia”


 di Maria Lombardo


La festività di Santa Lucia, il 13 dicembre, è considerata di primaria importanza nel periodo dell'Avvento, il tempo liturgico che precede il Natale. Benché molti conoscano la tradizione cristiana della Santa, spesso viene ignorato il substrato pre-cristiano da cui questa festività deriva. In Calabria alcune reminescenze per la festa di Santa Lucia sembrano ricordare i riti del Nord Europa probabilmente il culto di Lussi. Questa eredità culturale del Nord Europa probabilmente è arrivata in Italia tramite i longobardi che si spinsero con le loro conquiste fino in Calabria. Ma non tutti sanno che sin dai tempi antichi, nella sola cittadina di Crotone il 13 dicembre vi è una particolare tradizione: la “Vampa di Santa Lucia”. Vengono costruiti in ogni quartiere della città delle "piramidi" di legno alte anche 15-20 metri alla cui erezione partecipano tutti, bambini e adulti. Tradizione vuole che al vertice di tali torri si collochi una bambola o una croce. Subito dopo il tramonto, intorno le ore 19.00 si assiste alla “vrusciatura”  di tali torri con grande spettacolo e meraviglia di piccoli e grandi. Una commissione è generalmente presente per premiare la torre più alta e ben fatta. Nel 2002 si è raggiunto un record: 21 torri accese contemporaneamente. Questo antico rito festeggia l’evocazione della luce ed è una reminiscenza dei culti dedicati alla dea etrusca Lucina e quindi Giunone Lacinia romana e la greca Hera Lacinia. Nella mitologia Lucina era la dea del parto e il suo nome è stato generalmente tradotto con il significato di "colei che porta i bambini alla luce".

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