L’Area Archeologica di Capo Colonna è situata a dieci chilometri da Crotone.
di Maria Lombardo
L’area arcgeologica è situata sul promontorio di Capo Colonna, raggiungibile
tramite una strada costiera dal capoluogo. Il Parco comprende trenta ettari di
terreno adibito a scavi e venti di bosco e macchia mediterranea. Inoltre a Capo
Colonna sorgeva una tra le aree sacre più importanti dell'intero bacino del
Mediterraneo: il Tempio dedicato a Hera Lacinia, moglie e sorella di Zeus, protettrice
dei pascoli, delle donne, della fertilità femminile, della famiglia e del
matrimonio, dipendente dalla città di Kroton sede della lega Italiota prima che
si trasferisse a Taranto. La posizione strategica del santuario univa le rotte costiere daTaranto allo stretto di
Messina, su un promontorio chiamato anticamente Lacinion, dal verbo greco lakizo
(frastagliare) e che richiama l’aspetto della costa, che diede anche l’epiteto alla
dea venerata.Il mito che non può mancare racconta altro infatti un personaggio locale
di nome Lacinio aveva tentato di rubare le vacche che Erakles aveva sottratto
al gigante Gerione e portato sui pascoli del promontorio. Erakles, offeso da
tale gesto, ucciderà Lacinio e, per errore, anche il suo ospite Crotone. Per rimediare
a ciò, Erakles dedicherà, sul promontorio, un santuario alla madre degli dei e
predirà la fondazione di una polis col nome dell’ospite ingiustamente ucciso
(Diod., IV, 24,7; Ovid., Met.XV, 12 ss.). Oggi il topos ricorda l’ultima colonna in piedi del tempio,
mentre il nome usato fino all’epoca moderna, “Capo Nao”, altro non è che una
contrazione del greco naos, che significa appunto tempio. Tra il 1887 ed ’88 vennero
rinvenuti la Via Sacra e gli edifici del santuario. Da allora, le ricerche e
gli scavi non si sono mai interrotti.
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