L’antica ricetta dei “cururicchi”, le ciambelle di patate del vibonese

Crediti foto: www.pourfemme.it


di Maria Lombardo


 I “cururicchi” le ciambelle fritte di patate calabresi, si preparano solitamente nel periodo natalizio. A tavola si servono spesso come antipasto, anche al posto del pane, insieme a salumi e formaggi ma sono deliziosissime appena fritte e calde. La ricetta per prepararli è antichissima, tramandata oralmente da mamma a figlia. In genere non ci sono dosi quando si preparano specie se si possiede un camino e cotte alla brace hanno un sapore particolare. Molti lettori sono neofiti della cucina antica provate con queste dosi!

Oltre 1 kg di farina, si aggiunge un cubetto intero e lasciate riposare il composto almeno un’ora sotto un canovaccio in un posto caldo, lontano da spifferi. Poi iniziate a “filare”, stendendo la pasta e realizzando le ciambelle. C’è poi chi mette un goccio d’olio al bordo della ciotola, una volta che il composto è lievitato, per evitare che la pasta si appiccichi alle mani e sia poco lavorabile. I cururicchi possono essere preparati anche intrecciati, a forma di un 8. Molto spesso vengono tuffati, ancora bollenti, nello zucchero semolato, diventando così ciambelle dolci. Un tempo si usava olio extravergine d’oliva, ma è preferibile optare per l’olio di semi di arachide. Attenzione però alla temperatura, che non deve mai superare i 180°.


Ingredienti per 25 persone:

- 1 kg di farina 00;
- 300 gr di patate con la buccia;
- 1 cubetto di lievito di birra;
- 20 gr di sale fino;
- acqua tiepida q.b. (circa 500 ml);
- 1 bottiglia di olio di semi di arachide per friggere.


Preparazione

Lessare le patate con la buccia fino a che non sono morbide. Sbucciarle e schiacciarle ancora calde e poi lasciarle raffreddare. Prendere un bicchiere e sciogliere bene il lievito in un po’ d’acqua presa dal totale. Mettere le patate schiacciate su una spianatoia di legno e iniziare ad aggiungere la farina, poco a poco (ma non tutta), il lievito sciolto nell’acqua e un po’ di altra acqua tiepida. Iniziare ad impastare un po’ e vedere se il composto assorbe bene tutta la farina: alla fine si deve ottenere un impasto liscio, omogeneo, ma non troppo appiccicoso. A questo punto aggiungere il sale (che deve essere aggiunto sempre lontano dal lievito) e impastare energicamente con le mani per almeno 5 minuti. Riporre l’impasto in una ciotola grande, praticando dei taglietti sulla superficie, a forma di “x” per favorire la lievitazione e coprire la ciotola con un canovaccio. Lasciare riposare il composto per almeno un’ora in un luogo caldo. Controllare se la lievitazione è a buon punto con un dito: se affonda bene nell’impasto, si può iniziare a lavorarlo. Staccare un po’ di pasta alla volta e creare un cordoncino per realizzare le ciambelle. I cururicchi vanno lasciati lievitare ancora almeno 15 minuti sotto il canovaccio, mentre l’olio si scalda. Immergere le ciambelle, poche alla volta, nell’olio caldo e girarle da entrambi i lati. Sono pronti quando diventano leggermente dorati, ma non eccessivamente. Tamponate le ciambelle con la carta assorbente o carta fritti.

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