La leggenda di Fata Morgana nello stretto di Messina


di Maia Lombardo
Attenta allo studio delle “cose calabre” ho trovato opportuno parlare anche del mito della Fata Morgana poiché ho assistito in prima persona a questo fenomeno che si verifica nello Stretto di Messina. Narra la leggenda che nelle giornate di cielo sereno, la Fata Morgana si affaccia dalle acque dello Stretto di Messina e fa rimbalzare tre sassi sulla distesa azzurra, facendo apparire figure di palazzi e foreste. Effettivamente sembra di toccare con un dito la sponda sicula durante tale fenomeno! La leggenda ci tramanda che, dopo aver condotto suo fratello Artù ai piedi dell’Etna, Morgana si trasferì in Sicilia tra l’Etna e lo stretto di Messina, dove i marinai non si avvicinavano a causa delle forti tempeste, e si costruì un palazzo di cristallo. Un giorno di settembre Ruggero il Normanno camminava solingo su una spiaggia di Calabria, osservando le sponde sicule con l’intento di far sua l’isola. La Sicilia allora occupata dai Saraceni che ne avevano fatto una terra ricca e prosperosa. Una donna meravigliosamente bella apparve d’un tratto, era la fata Morgana, che con un cenno offrì a Ruggero la splendida Sicilia, improvvisamente li a due passi da lui. Guardando nell’acqua egli vedeva nitidi, come se potesse toccarli con le mani, i monti dell’isola, le spiagge, le campagne e il porto di Messina. La splendida donna gli disse:”Vedo che guardi quella meravigliosa isola e ne ammiri le distese di aranci e ulivi, i dolci declivi ed il suo magico vulcano. Io posso donartela se la vuoi.” Il Re entusiasta balzò giù da cavallo e si buttò in acqua, sicuro di poter raggiungere a nuoto l’isola, ma l’incanto si ruppe e il sovrano annegò. Quella visione era un miraggio, frutto di un incantesimo di Morgana. La fata Morgana non è altro che un fenomeno ottico che si ammira spesso nello stretto di Messina e nell’isola di Favignana a causa di particolari condizioni atmosferiche. Guardando da Messina verso la Calabria, si vede come sospesa nell’aria l’immagine di Messina e, viceversa, guardando da Reggio Calabria verso Capo Peloro, si vede nello stretto Reggio.In realtà si tratta di un fenomeno di rifrazione della luce dovuto all’aria rarefatta (fenomeno che avviene soprattutto al mattino presto) per cui le goccioline d’acqua fanno da lente di ingrandimento. Si chiama fenomeno Fata Morgana. Gli strati più densi dell’aria si trovano in prossimità della superficie fredda dell’acqua e riflettono i raggi provenienti dagli strati superiori, meno densi, dell’atmosfera. Come conseguenza di ciò, l’oggetto appare distorto, talvolta ingrandito e sospeso nell’ aria ed il risultato è questo particolare fenomeno che accomuna lo Stretto di Messina ai Grandi Laghi degli Stati Uniti. Il fenomeno a Reggio è particolarmente visibile ad agosto e settembre.

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