La storia della bella Lusitania e del Castello Sabatini di Cirò Marina (KR)

Crediti foto: www.ilcirotano.it


di Maria Lombardo

Quello che mi colpisce maggiormente del Crotonese al di fuori del paesaggio e della natura, le numerose leggende che circolano tra le mura dei suoi monumenti. Mi soffermerò oggi sul Castello di Sabatini a Cirò una bella residenza gentilizia arricchita e difesa da quattro imponenti torrioni angolari. Il bellissimo palazzo è posizionato su una altura che domina Cirò Marina. Edificato probabilmente nel V secolo sarebbe stato in uso ai feudatari che governarono sul territorio cirotano e che vivevano abitualmente nel castello di Cirò. Praticamente è il classico esempio di “casa estiva”! Conosciuta anche col nome di “Villa Alice” o “Palazzo Alice” sarebbe stato sostituito nel tempo dal nome della famiglia che lo acquistò nel 1845 e che ancora lo abita. Non mancano però le leggende vivide e tramandate oggi giorno, si narra che l’Imperatore Costantino, approdato sulla costa calabrese e affascinato dalla bellezza del luogo, avrebbe deciso di costruire qui la sua dimora. A lavori iniziati una lunga carrellata di intoppi fermava i lavori ragion per cui per molti anni non si riuscì ad ultimarlo. L’Imperatore non si capacitava delle vicessitudini finchè un giorno non si sfogò con un viandante. Costantino voleva sacrificare una fanciulla per esorcizzare la sfortuna.Un’altra versione della leggenda narra che ad essere murata viva fu una nobildonna di nome Lusitania. Fu il marito stesso, accecato dalla gelosia, a prendere la terribile decisione di murarla viva. La credenza era tanto radicata che nel 1545 Don Abenante, fece abbattere un muro nel punto in cui la nobildonna sarebbe stata tenuta segregata per sempre. Negli anni ’70, durante i lavori di restauro del castello, fu ritrovata una nicchia con ossa, un orecchino e un ritaglio di stoffa. La triste storia della bella Lusitania viene tramandata ancora oggi e molti giurano di aver visto il suo fantasma aggirarsi per le stanze del Castello. Lusitania pagò per la sua bellezza e forse non è proprio una leggenda:”Pare che, il nobile marito, giungesse a questa drastica decisione divorato da un’insana gelosia, la sua follia (secondo quanto si racconta) sarebbe stata tale che egli riteneva ogni uomo un potenziale amante della moglie. Questo insopportabile pensiero lo assillava giorno e notte, qualsiasi sguardo, qualsiasi parola della donna, era una freccia al suo cuore ferito. Cosa fare di meglio se non allontanare quella che lui riteneva una “traditrice” dagli occhi indiscreti di tutti, ma anche dai suoi, per ritrovare la pace e il sonno perduti? Solo murando viva la donna che lo aveva distrutto, avrebbe avuto la mente sgombra da cattivi pensieri; la decisione era ormai presa, bisognava solamente agire e così fece, murò la nobildonna lasciandola viva per non ritrovarsi sulla coscienza anche l’insopportabile peso di averla uccisa con le sue mani. Ancora oggi nel castello adibito a ristorante e chiamato per ricordare il fatto “Lusitania”, è possibile vedere il muro dove pare sia stata sepolta viva la donna e dove pare che il suo fantasma si aggiri indisturbato nelle sale, mettendo paura agli ospiti.”

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