Patata viola calabrese


 di Maria Lombardo

Antica varietà coltivata prevalentemente sull’altopiano della Sila e ritrovata proprio in questa zona attorno a San Giovanni in Fiore (Cs) è stata recuperata e risanata dalla Facoltà di agraria di Firenze in collaborazione con l’Arssa Calabria (Agenzia regionale per il servizio e lo sviluppo agricolo).
La viola si distingue nettamente dalle altre varietà italiane per tuberi di dimensione ridotta, forma allungata, buccia sottile di colore viola, polpa compatta di colore bianco, occhi profondi. L’epoca di maturazione è medio tardiva. La pianta ha portamento eretto, altezza variabile ra I 50 e I 55 cm, foglie di dimensioni medio grandi, fiore con corolla pentagonale di colore che varia dal violetto intenso al lillà e al bianco. Varietà molto rustica si adatta molto bene alla coltivazione in pieno campo nelle zone montane e presenta una elevata resistenza alla peronospora
La polpa presenta una media granulosità e una resistensa al disfacimento elevata per cui risulta particolarmente indicata per la bollitura e per la produzione di gnocchi. Risulta ottima anche per la cottura al forno e alla brace. La ricetta di questa settimana è dedicata ad un prodotto che ha origine dall’altra parte del mondo precisamente in America. Viene adesso da un po’ di tempo anche coltivato da noi in Italia e soprattutto nel meridione in Calabria.La sua principale differenza dalle patate a pasta bianca e gialla è data dal colore, se si taglia la patata a metà, al suo interno è viola con dei pigmenti bianchi molto particolare. Anche il sapore non è da meno: è abbastanza gustosa e corposa in bocca. Questa patata è anche ottima per prepararla fritta o per fare gli gnocchi che verranno viola; belli da vedere ma anche da gustare.


Commenti

Post popolari in questo blog

Polpettone di Melanzane, tanto buono e super facile da preparare

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

Sapete che l'ex villaggio Valtur di Nicotera (VV) è stato creato dal noto Porcinai il maggiore paesaggista italiano?