Antico gioco carnevalesco Calabrese: “’A partita du Ruaju”, spolveriamo le tradizioni
Un gioco che riempiva i pomeriggi del Carnevale in molte zone di Calabria fin dal secondo dopoguerra, purtroppo questa bella tradizione oggi è rimasta solo in pochi centri come Dasà, Arena, San Demetrio Corone nel Catanzarese che viene chiamato “Gioco della Rola” o ruzzola.Un legno a forma di formaggio doveva essere lanciato lontano, sino ad arrivare ad un punto preciso; chi con meno colpi raggiungeva il traguardo prefissato vinceva un formaggio vero che poi, chiaramente, veniva mangiato da tutti. Vi sono paesi che invece usavano direttamente una forma di pecorino stagionato che si frantumava ai lanci e subito dopo si sostituiva “ cu u ruajiu”. Gioco per divertirsi non c’è uno specifico vincitore ma la tradizione carnevalesca del consumo è anche questa. Inoltre è un gioco che si svolge in strada una sfida a 4 contro 4 che si fa con allegria e spirito di condivisione. Questo gioco carnevalesco che deve essere un ponte tra passato e futuro ma un ponte fatto di precisione dove vengono scelte le persone più valide nel non ripetere il tiro. Il ruajiu deve raggiungere un foglio di carta bianca la cosidetta “ a’ parata”. Purtroppo è una bella tradizione che sta scomparendo specie a Dasà nel Vibnese si è deciso di rispolverarla indicendo una sorta di torneo tra dasaesi e abitanti dei paesi vicini, tutti possono partecipare per trascorrere una lunga giornata all’insegna della convivialità ,dell’amicizia e delle tradizioni. E’ questa la Calabria che ci piace e che vogliamo far conoscere al mondo. In passato probabilmente questa gara era carica di competizione e non di aggregazione carica anche di aspettativa per ottenere quella agoniata forma di pecorino. Ora la musica è cambiata si gioca per il gusto di divertimento e per non far dimenticare le tradizioni che sono veicolo di turismo. Che la Calabria preservi sempre le sue tradizioni, sono tutte meravigliose.
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