Lenticchia di Mormanno (CS)
Di Maria Lombardo
Mormanno ubicato nel Pollino Calabrese è un piccolo centro agricolo che da secoli produce una piccolissima varietà di lenticchia dai diversi colori. Una rarità che va dal rosa, verde, e beige. Essa è una varietà “microsperma” di origine asiatica. Una varietà che si credeva perduta però l’Arssa è riuscita a recuperare i semi ed a promuovere la sua coltivazione. Le lenticchie un tempo sfruttavano i terreni più marginali, meno fertili, poco profondi, che non erano destinati ad altre colture economicamente più interessanti quali grano, orzo, avena, mais e patate. Si seminavano a spaglio senza nessuna cura particolare, se non quella di liberare di tanto in tanto le piantine dalle erbacce, oggi si procede invece con la semina a file per una maggiore organizzazione in fase di raccolta ma, come un tempo, non si praticano trattamenti, concimazioni o diserbi chimici. Il tutto poiché questo prodotto straordinario va curato! Oggi si semina ad aprile ma un tempo anche in autunno era fattibile. Ad agosto si raccoglieva perchè il seme era essiccato. Poi si separavano le piante di lenticchia dalle male erbe, nelle aie ammucchiate e poi battute energicamente facevano la pesatua infine le donne le setacciavano. Il lavoro di pulitura non finisce qui, si ripassa ancora una volta a mano per eliminare impurità residue. Ogni famiglia mormannese in passato produceva circa 20 chili di lenticchie: una parte era destinata a semente per l’anno successivo ed una parte era consumata in famiglia. Praticamente nel mormannese tipica era la zuppa di lenticchie fumanti! Alla lenticchia di Mormanno hanno dedicato vari studi per evitarne la contraffazione. Le lenticchie in genere hanno un alto valore nutritivo, infatti sono molto ricche di proteine (circa il 24%), vitamine (A, B1, B2, C, PP), sali minerali (calcio, ferro, sodio, potassio e fosforo), e contengono il 2% di olii vegetali. Sono inoltre facilmente digeribili, e utili per chi ha problemi di anemia o di esaurimento fisico. A causa, tuttavia dell’elevato valore nutritivo, è consigliabile un utilizzo moderato. Bisogna fare un delicato inciso poiché grazie a slow food che ha ripreso questa coltura i murmannoli hanno ritrovato un pezzo di identità perduta. A ricordarsi di questo prodotto erano solo gli over 65 orgogliosi che la Mormanno sia citata in letteratura insieme a quelle di Altamura, di Villalba e alle D.O.P. di Castelluccio d’Umbria. Tra i personaggi che hanno raccontato la Mormanno vi è stato Pippinu di puttaneddra classe 1924 dice:” La tecnica di coltivazione, immutata da secoli, prevedeva: l’aratura all’inizio della primavera, la semina tra marzo e maggio, lo sfalcio e la raccolta ad agosto”. Lo stesso Peppino si pone una bella domanda tra i prodotti tradizionali di Mormanno: gli squisiti bocconotti e gli apprezzati salumi con la lacrima; perché non anche con le lenticchie? La qualità Mormanno era molto redditizzia come si sta dimostrando anche attualmente! I murmaroli la preparano come ottima pietanza anche se gustate da sole o se usate per arricchire minestre e zuppe; le lenticchie saporite agli aromi vengono cucinate con un soffritto di cipolla, aromatizzate con alloro, ginepro e chiodi di garofano e insaporite con vino rosso e pancetta affumicata.
Ritorniamo ai nostri prodotti la Calabria può stupire!
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Quante sorprese ce in questa terra. Penso in nessuna parte al mondo ce cosi tanti varieta di segreti di storia, natura, geografia cultura gastronomia ecc anche piu della vicina sicilia e regioni del nord
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