Persèfone Hipponiate “Dall’inverno alla primavera” miti calabresi

di Maria Lombardo
Chiedo venia ai lettori se anticipo di qualche giorno l’articolo per festeggiare la primavera, capirete in seguito il perchè. Questo mito legato alla polis di Hipponion oggi Vibo Valentia è perfetto per spiegare il passaggio dall’inverno alla primavera: il mito di Persefone Hipponiate. Entriamo ora nel mito di Persefone figlia di Zeus e di Demetra la Dea delle messi. Ragion per cui Persefone era considerata protettrice dell’agricoltura. La giovane Persefone un giorno si attardò con le ninfe a raccogliere fiori nella Valle del Mesima. Nel mentre stava svagandosi viene rapita del Dio degli inferi, Ade che la trasse sul suo carro in direzione dell’Averno. La madre Demetra cercò a lungo di ritrovare la figlia, finchè sfinita, affranta, aveva deciso di abbandonare l’Olimpo, dove soggiornavano gli Dei ed ella si chiuse nel suo dolore. La terra rimase priva della sua protezione, la flora e la fauna ne risentirono tremendamente e Zeus decise di intervenire in prima persona e ordina che la giovane tornasse alla madre. Zeus però appura che la bella giovane è stata tratta con l’inganno nel tenebroso Averno e per inganno mangiò un chicco di melograno simbolo del matrimonio. Zeus deve decidere in questo caso come muoversi , chiese che la bella Persefone passasse otto mesi sulla terra e 4 mesi nell’Ade. La giovane Dea, era quindi riapparsa sulla terra, vittoriosa sulla morte. Con ella era ritornata la primavera e la gioia di vivere. La terra si era ricoperta di verdi prati e di profumati fiori. Nel Novembre inoltrato, scomparsa la Dea il suolo rimaneva inerte e la forza produttrice della terra pareva sommersa. Si erano così stabilite le stagioni e il loro avvicendarsi dava, a quelle antiche popolazioni, ragione di volgere inarrestabile del tempo e degli eventi umani e naturali; la vita e la morte, l’esistenza breve dell’uomo sulla terra e l’immortalità dell’anima nell’oltre tomba.

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