La Cascata del Marmarico: il paradiso nelle Serre Reggine.

di Maria Lombardo
Se dovessimo pensare alla Calabria è darle un sinonimo sicuramente la si definirebbe come quella regione ricca di acque e vegetazione. Incastonata nell’Appennino meridionale si trova tra il comune di Bivongi ed il Parco delle Serre: la cascata del Marmarico. Esilarante visione della cascata più alta della nostra Regione. La sua fiumara riesce ad attraversare il vallone Folea dove si formano dei laghetti. Inutile puntualizzarlo grazie alla bellezza del posto dal 6 settembre 2011 è tra le “meraviglie italiane”un progetto ambizioso e che ha fatto rivivere il trekking in questi posti. Marmarico termine Bivongese che è sinonimo di lento o stantio l’acqua appunto cadendo sembra sempre ferma. Una stupenda caratteristica! Come caratteristici sono i percorsi per raggiungerla si passa dall’ex complesso termale Bagni Guida e la vecchia centrale idroelettrica. Un vecchio ponte a Favicedu permette di arrivare all’Angra di forno dove si allevano le trote ed infine in 10 minuti in una rientranza del terreno sulla destra, sono visibili le gallerie di una miniera abbandonata di molibdenite. Natura ed Archeologia Industriale che connubio! Dopo altro cammino in alto si trova la foresta del brigante. Lecci corbezzoli calmano la fatica della salita per u timpuni du zimmararu che permette di intravedere la base della cascata. Le cascate del Marmarico sono uno spettacolo unico: nascoste e custodite gelosamente da Madre Natura fra le montagne scoscese ed incontaminate della vallata Stilaro. Acque invitanti dove un tuffo è d’obbligo anche se l’acqua è gelata d’estate.

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