Visitiamo il Museo Folkloristico di Rende (CS)
di Maria Lombardo
La Primavera si avvicina a grandi passi e con le belle giornate e le domeniche soleggiate si può visitare i tanti Musei calabresi, partiamo da un Museo “sui generis” : ecco a voi cari lettori la sezioneo del Folklore di Rende presso il Museo civico. In Calabria poi il folklore è di casa e va valorizzato non solo con musei. Rende città di oltre 35.000 abitanti con un centro storico posizionato su una delle colline della valle del Crati. Qui chiese e monumenti vari pullulano. Città antichissima fondata dagli Enotri che colonizzarono la Magna Grecia, infine i Romani la consideravano una città strategica come smentirli vista posizione! Su Rende passava la Via Popilia che portava fino a Reghion. Queste poche note bastano per capire la nascita di questo Museo Civico dedicato a “R. Lombardi Satriani” nasce invece nel 1980, l’anno della sua fondazione, quando fu scelto come sede l’antico e splendido Palazzo Zagarese, palazzo edificato, pare, nel 1695. Per vedere questa collezione ospitata al primo piano del palazzo dove si accede da una scalinata nel chiostro. Viene raccontata la vita contadina e le tante tradizioni popolari: Le principali sezioni del museo: le minoranze etniche con gli Italo-Albanesi e gli Zingari; l’architettura popolare con la casa e gli interni della casa contadina; gli interni con i sistemi d’illuminazione, le fonti di calore e l’approvvigionamento idrico; gli interni con la cucina e l’alimentazione; l‘abbigliamento con i costumi popolari; le attività domestiche con la filatura, la tessitura, la ricamo e le attività produttive come l’agricoltura e la pastorizia; l‘artigianato come l’oreficeria; la vita religiosa, la vita sociale e gli li strumenti di musica popolare; l‘emigrazione con i Calabresi in Canada.
Attenzione non è una banale collezione poiché si respira in toto la manualità artigianale dei Calabresi. Tutto esposto in modo che il visitatore carpisca a fondo il messaggio anche con schede e supporti didattici. Si può vedere la vita di un tempo dal focolare domestico alla stanza da letto, dalle botteghe artigiane ai laboratori tessili, dagli utensili di uso quotidiano alle suppellettili magico religiose. E ancora, dalla musica popolare ai giochi. Considerando che sono tornate alla ribalta le tradizioni popolari e sicuramente può e deve essere una tappa per l’economia locale. Interessantissima è anche la Pinacoteca divisa in antica e contemporanea con opere del Preti che vanno ammirate. Visitatelo!
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