La notte di San Silvestro come la festeggiavano nel mondo agro-pastorale calabrese.
di Maria Lombardo La Vigilia di Capodanno di un tempo non era proprio come la festeggiamo oggi. La tradizione non prevedeva sontuosi banchetti come facciamo ora, il menù prevedeva un solo piatto di lenticchie con o senza carne. Si favorivano inoltre le occasioni d’incontro intorno alle “fhocare”. Inutile dire che quest’occasione ha origini antichissime gli uomini preistorici per esempio il momento del cambio dell’anno, era un avvenimento importante, segnalato da monumenti quali i megaliti. Nel mondo agro-pastorale calabrese usanza giunta fino a noi si sceglieva la carne di maiale è sicuramente tra le più nutrienti, proprio per questo, mangiare lo zampone e il cotechino a capodanno promette un anno ricco e fortunato. La tradizione vuole, poi, che si consumino cereali simbolo di ricchezza, abbondanza e prosperità. Già i Romani pensavano che la lenticchia, simboleggiava l’abbondanza, il denaro. Ogni lenticchia è una moneta, quindi più ne mangeremo e più soldi avremo. ...