Custureri gli antichi mestieri calabresi :il sarto
di Maria Lombardo
Dai
primi e rudimentali vestiti si è assistito ad una continua
evoluzione, più marcata nelle classi nobili ed aristocratiche; non
per nulla nelle classi meno abbienti il sarto cercava di vestire
adeguatamente e non sfarzosamente la gente, prelevando modelli di
taglia standard.
Nasceva,
quindi, questo artigiano quando l’abito assumeva la sua vera forma
in sintonia con la propria personalità. Dalle varie stoffe,
provenienti dalle industrie del nord, se ne ricavava ogni tipo di
indumento. I sarti cucivano: camicie, pantaloni,(
caratteristici i “Pantaloni
alla Zuava” e
per i bambini i famosi “
Pantaloni a Zumpa fossu”)
racconta mio padre.
Gli abiti da sposa erano quelli più impegnativi.Recarsi dal sarto
era una necessità in quanto la produzione di massa aveva
standardizzato le taglie di ogni genere di vestito, non tenendo conto
delle enormi differenze di misura tra la moltitudine di persone magre
nei confronti delle poche obese.
Per
sminuire il modo di vestire non adeguato alla persona i “
custureri” amavano dire:
“… è
mò, i cauzi ti vannu larghi…,
ca
quando crisci poi ti vannu boni”.
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