SIDERNO SUPERIORE (RC), UN BORGO DA VISITARE

di Maria Lombardo
Oggi per Viviamo la Calabria voglio portarvi seppur virtualmente nel borgo di Siderno Superiore. Un cartello saluta i visitatori:“Benvenuti nel borgo medievale di Motta Sideroni”. Siderno infatti è un bellissimo borgo che ha conservato il suo assetto medioevale ed il suo centro storico, che dire un vero gioiello. Divenne Universitas solo nel 1532 grazie ad un privilegio di Carlo V, si chiamava Motta Sideroni. Fu feudo dei Carafa e degli Aragona e liberata dalla “ legge Giuseppina” del 1806 che aboliva il feudalesimo. Venne dotata di palazzi esclusivi Palazzo Falletti, Englen che vide ospite Ferdinando e Maria Teresa d’Austria nel 1846 quando visitarono le miniere di Agnana ed inoltre molte chiese tra cui quella di San Carlo Borromeo che ho deciso di presentare ai lettori. Le mura medioevali si persero nei sismi più terribili tra il 1783 ed il 1908. La zona marinara invece nacque nel ‘700 col suo approdo detto “scarricaturi”che funzionò fino al ‘900. Torniamo ora alla Chiesa di San Carlo Borromeo è un tempio di rito greco-bizantino probabilmente del XVII secolo, ma autorevoli fonti storiche la vogliono già edificata nel Seicento dedicata a Santo Stefano. Una chiesa che ha un piccolo primato è l’unica del Reggino intitolata a San Carlo, dedicata a questo grande riformatore che insieme a Filippo Neri e Sant’Ignazio di Loyola furono alla guida del movimento della Controriforma. La chiesa è sempre stata retta dalla “Confraternita di San Carlo Borromeo e delle anime del Purgatorio”, la confraternita si occupò dei restauri dopo i sismi e le alluvioni che colpirono la
Calabria e Siderno. I vari rimaneggiamenti però ne modificarono lo stile iniziale ed oggi sia sul piano architettonico che decorativo appare in stile settecento ed ottocento. La facciata, di semplice impostazione, è composta da due ordini culminanti con un timpano triangolare. A impreziosirla, una cornice marcapiano, opera notevole di scultori di Serra San Bruno. La firma di maestranze serresi ricorre anche per quanto riguarda il prezioso ciclo decorativo in stucchi che troviamo all’interno e che costituisce la vera ricchezza della Chiesa di San Carlo Borromeo. L’interessante decorazione necessita, però, di approfonditi restauri che si aggiungono a quelli architettonici. La Chiesa oggi urge di nuovi restauri ed è importante portare il monumento agli antichi splendori. Visitate Siderno e la Locride.

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