Nella Calabria Jonica si pratica un rito dedicato al Capodanno: la visita del Bambinello Casa per Casa.





di Maria Lombardo



 Una tradizione legata ai paesi dell’area Jonica ne sono venuta  a conoscenza leggendo la bacheca dell’amico Alessandro Catalano di Satriano. Rito del primo dell’anno prettamente benaugurale vista infatti accettata da tutti, credenti e non, proprio per questo scopo di buona nuova. Il Bambinello  con cuffietta o meno a seconda del paese arriva preceduto da rappresentanti festanti  con zampogne e “fuoco sacro”. Ed ecco che mentre il corteo avanza le porte delle case si aprono! I bambini accendono le barrette scintillanti, alcuni adulti sparano festanti colpi di pistola o di fucile, i ragazzi le bombe-carta. Il cuore di ognuno palpita molteplici emozioni. Ogni famiglia al completo aspetta ed accoglie il bambinello, recato dal parroco del paese, da altra persona consacrata o da un componente assai vicino alla chiesa. Spesso accade che figli sposati si spostino alla casa paterna, con la propria famiglia, per accogliere tutti insieme il Divino Redentore. Il rito prevede la consegna del Bambinello nelle mani del capofamiglia il quale gira tutte le stanze per la benedizione della casa e poggia delicatamente la statuina su ogni letto. Al parroco si offrono dolci e liquori e magari a seconda di devozioni o ex voto si cambia l’abito del Bambinello,ogni famiglia fa una donazione in denaro o prodotti della terra che vengono dati ai poveri o venduti ponendo il ricavato nel libretto postale o bancario della parrocchia per le future necessità o come cassa per le festività del patrono. Un tempo il giro del Bambinello si effettuava il 31 dicembre per gli uffici pubblici, per i negozi e per la case di campagna, mentre il primo gennaio per le case del paese. Il corteo, cui allora partecipavano soltanto uomini, era così composto: un anziano avanzava con una lampada ad olio per indicare l’itinerario prestabilito e consolidato, simboleggiando l’arrivo della Luce. Lo seguivano da vicino zampogna e ciaramella. Seguiva il parroco con in braccio il Bambinello, accompagnato da coloro che raccoglievano ogni tipo di offerte (compreso quello con la valigetta dei vestitini e degli ori devozionali o ex-voto del Bambinello). Di solito il corteo era animato dai bambini del quartiere. Molto probabilmente è (più o meno) ancora così, se non in alcune zone dell’area jonica il giro si estende fino al 6 gennaio anche questo meraviglioso rito si è rinnovato.In alcuni paesi tale tradizione non viene più rinnovata a causa del massiccio spopolamento o per altri motivi a volte per il cambio generazionale dei parroci e dei fedeli o per dissidi interni alle parrocchie o semplicemente perché tale rito non viene sentito più come prima. Beati quei paesi e quelle comunità che ancora hanno quella che reputo in assoluto una delle più belle, intense e significative tradizioni del mondo!




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