Taddhiarini e ciciri - (tagliolini e ceci) per la festa di San Giuseppe nel Reggino.



di Maria Lombardo 


 

I pasti più tipici della tradizione di San Giuseppe sono “i taddhiarini e ciciri” (tagliatelle e ceci) fumanti, profumate e speziate e “i crispeddhi cu lici” (crispelle salate con alici) con i dolci di San Giuseppe. Alle prime ore del mattino del giorno della festa di San Giuseppe si accendeva un gran fuoco, per cucinare in tegami di terracotta i ceci, nel frattempo si preparavano a mano le tagliatelle, che in seguito erano versate nel tegame solo alcuni minuti prima dell’inizio del banchetto. Terminata la cottura, le tagliatelle e ceci erano servite dopo aver condito il piatto con olio extravergine d’oliva e per chi lo desiderava con una spolverata di peperoncino piccante.

Quest’usanza del “Banchetto di San Giuseppe” si diffuse nel reggino , con maggiore pratica per molti, durante i periodi più bui della nostra società in concomitanza con le tragedie avvenute dopo il catastrofico sisma del 28 dicembre 1908 oppure durante gli anni dei due conflitti mondiali.

Per preparare il piatto fate così a casa mia si “stranghjia cu u sugu” ma nella foto è bianca voi fate come più vi aggrada:

Ingredienti per 4 persone

200 grammi di ceci

300 grammi di farina

Passata di pomodoro

Uno spicchio di aglio

4 cucchiai di olio extravergine di oliva

Peperoncino rosso secco in scaglie

2 foglie di alloro

Sale

Fate la classica fontana di farina sulla spianatoia, e insaporite con una presa di sale, versando dell’acqua tiepida, in modo da avere un composto consistente.

Ora impastate con cura i taddhiarini, fino a che il composto sarà diventato liscio e senza grumi.

Ottenete dall’impasto una sfoglia sottile e ricavatene delle strisce di un centimetro di larghezza.

Fate bollire i ceci a fiamma bassa in abbondante acqua salata per un’ora circa. I ceci dovranno essere precedentemente tenuti a bagno in abbondante acqua tiepida e ricoperti completamente di acqua (dalla sera prima dell’utilizzo o comunque da 12 ore prima di usarli per la preparazione delle lagane).

Una volta che le tagliatelle saranno pronte scolatele.

In una padella capiente mettete dell’olio extravergine di oliva e fatevi imbiondire lo spicchio di aglio pelato e schiacciato.

Aggiungete poi la passata di pomodoro, le foglie di alloro, il giusto di sale e peperoncino secco calabrese.

Lasciate che il sugo al pomodoro si addensi per 10 o 15 minuti circa, mescolando di tanto in tanto con un mestolo di legno.

Cuocete al dente le tagliatelle e scolatele bene per poi tuffarle direttamente in padella insieme al sugo al pomodoro, al quale avrete aggiunto anche i ceci già cotti.

Mescolate in ultimo, portandole in tavola ancora calde e fumanti.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

La Riganella è un dolce del rituale pasquale, tipico delle comunità d'origine albanese

” U SACCHIETTU” di Longobucco (CS)anticipiamo il Capodanno Calabrese!