Esiste un profondo legame fra i Calabresi e gli Armeni: Niceforo Foca
di Maria Lombardo
Fu il grande condottiero Armeno Niceforo Foca, che negli anni 885-886 riuscì a sconfiggere i Saraceni da Santa Severina (KR) , Tropea (VV), Amantea (CS) e a riconquistare la parte della regione occupata dai Longobardi, Cosenza e la valle del Crati, in particolare. Fallì il successivo tentativo di attacco alla regione da parte musulmana nel 888-889, che tuttavia aveva seminato tanto panico nella popolazione reggina (Giorgio Ravegnani, I Bizantini in Italia, IL Mulino, Bologna, 2004, pp. 157-160).Secondo la cronistoria il generale è stratego Armeno, giunse in Calabria con a seguito 35.000 uomini, essi furono dislocati sul territorio ed in particolare sulla rotta verso Reggio Calabria sul lato ionico. Costituì dei presidi militari che servirono per l'acquartieramento di altre truppe o per rifocillare le truppe in arrivo dall'oriente durante la traversata verso Reggio. Fra questi, Rocca Armenia a Bruzzano Zeffirio (RC), che si pone su una delle più importanti vie di comunicazione viaria, parliamo della grande Copìa-Thurii (dromo greco-romano che collegava Taranto e Reggio Calabria (sul versante ionico Calabrese) utilizzata ancora sino a tutto il medioevo come via di comunicazione e scambi commerciali.Il Generale Armeno stabilì sulle alture tutte le popolazioni greche di Calabria, nacquero così i Kastron, città fortificate e più sicure dai continui attacchi Saraceni e Turchi che dalla Sicilia tentavano in tutti i modi di occupare, distruggere e raziare la Calabria.<<ASCENDANT AD MONTES>> (Si stabiliscono sui monti) questo suggerì Niceforo Foca prima di partire per altre destinazioni e portare avanti la sua missione contro i musulmani con grandi successi anche in oriente...
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