Gli Americani si apprestano a mandare il legno per la ricostruzione di Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908.
di Maria Lombardo
Si avvicina una nuova data di commemorazione per il
terremoto dello Stretto che rase al suolo il 28 dicembre 1908 tutta l’area
dello Stretto. Nella toponomastica della città di Reggio ci accorgiamo dell’esistenza di due
strade, che peraltro si incrociano, intitolate Via Pensilvania e Via
Georgia.La Via Pensilvania è quella che comincia sul Viale
della Libertà e viene avanti verso Nord fino ad incrociarsi con il Viale
Giovanni Amendola. La Via Georgia, invece, comincia proprio dal
Viale Giovanni Amendola e viene giù verso la Via Giuseppe De Nava. Tutti i
paesi stranieri si sono resi protagonisti di azioni a sostegno della
popolazione reggina sopravvissuta, anche con aiuti materiali per contribuire
all’emergenza della ricostruzione di alloggi.Tra questi paesi, in particolare
va segnalato l’impegno degli Stati Uniti d’America a favore
della nostra città. Il Comitato Federale Americano per gli
aiuti alle popolazioni terremotate dopo il tragico sisma del 28 dicembre 1908
venne presieduto dall’Ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, S.E. Mr. Lloyd C.
Griscom, che si avvalse per l’organizzazione operativa dell’Addetto Navale
presso l’Ambasciata, Luogotenente Reginald Rowan Belknap, quale Ufficiale di
collegamento con le Autorità italiane.Venne effettuato un massiccio invio di
legname con cui vennero costruite numerose baracche, soprattutto nella zona
nord della nostra città, che prese il nome, pertanto, di “Baraccamento
Americano”.

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