Il formaggio illegale calabrese:” u forrmaggiu du quagghiu”
di Maria Lombardo
Si è sempre prodotto e consumato questo formaggio in
Calabria. Tra i pastori era un must!C’è chi storce il naso, chi invece lo trova
una prelibatezza. Una cosa è certa: il furmaggiu du quagghiu, sempre più raro
da trovare. Purtroppo è vietato dalla UE poiché giudicato pericoloso per la
salute e quindi il commercio è stato bandito.La tradizione italiana relativa
agli insetti nel formaggio ha radici antiche e legate al mondo della pastorizia
e non ha nulla di esotico, quindi. Questo prodotto caseario “illegale”, prova
dell’entomofaga Italia, è quello che può essere definito un formaggio ricercato
degno dei menu gourmet. Probabilmente è nato per errore, in una società, quella
contadina dove non si buttava via nulla. Ma se questo formaggio è illegale in
Italia fioriscono prodotti del genere.Più famoso del nostro formaggio è il Casu
Marzu sardo, bandito dalla Comunità Europea. Ma in realtà il formaggio con i
vermi vede una produzione in altre regioni italiane. In Abruzzo per esempio si
trova il pecorino Marcetto o Cace Fraceche. In Puglia e in Molise lo chiamano
Casu Punt o Puntu (cioè punto dalla mosca). In Piemonte c’è il Bross Ch’a
Marcia, in Liguria il Gorgonzola coi grilli, in Emilia-Romagna, in provincia di
Piacenza, si trova la Robiola Nissa (formaggio nisso) e, per finire, a Udine il
Saltarello.Caratteristiche del Formaggiu du Quagghiu sono i vermi! Materia
prima: latte 70% ovino, 30% caprino, da razze miste. Tecnologia di lavorazione:
la stessa del Pecorino, varia solo la qualità del caglio in pasta il cui
eccesso, durante la stagionatura favorirà la comparsa di piccoli vermi bianchi.
In realtà il formaggio viene attaccato dalla “Piophila Casei” o mosca del
formaggio. Matura in un mese circa, in ambiente fresco. Stagionatura: 4-5 mesi
circa.Caratteristiche del prodotto finito: peso: Kg 1-3; forma: cilindrica,
scalzo dritto; crosta: dura, colore giallo oro con macchie scure, se pressata
con il dito fuoriescono piccoli vermetti bianchi saltellanti; pasta:
disseminata di fori procurati dal verme; sapore: marcatamente piccante, che dà
un senso di bruciore al palato.

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