San Fili (CS) il paese delle magare e la Fantastica.
di Maria Lombardo
Il comune di San Fili viene conosciuto come paese delle
Magare, creature identificate nella maggior parte del Sud Italia come streghe.
In realtà non sono delle fattucchiere: a San Fili le magare erano quelle donne
che oggi chiameremmo naturopate o erboriste. Con la differenza che oltre alla
conoscenza di erbe e rimedi naturali, dal canto loro hanno saggezza popolare,
una forte religiosità e un fascino suggestionante. Ma in realtà chi era la Fantastica
? Ebbene si a San Fili il tempo si è fermato si rimane affascinati dalle numerose
chiese, dai bambini che giocano ancora per strada e dalle viuzze strette.
Ammaliati dalla leggenda della Fantastica scopriamo storie di spiriti, magare e
lupi mannari: un piccolo pezzo di Calabria che non ha nulla da invidiare a
nessuno.
La storia più affascinante di questo borgo è quella della
Fantastica, una sorta di entità protettrice del paese di Sancti Felicis.
Raccontare fiabe e leggende terrorizzanti era un metodo arcaico per farsi
obbedire dai propri figli. A San Fili questa storia era quella della Fantastica
- creatura misteriosa che spaventava i bambini - narrata ai più piccoli per non
farli allontanare dal centro abitato quando giocavano. Non si sa precisamente se
la leggenda fu ereditata da Conflenti e poi trasposta a San Fili o
viceversa. Nel piccolo comune del monte
Reventino, a Conflenti, esiste infatti una contrada chiamata proprio San Fili:
qui si narra di una casa infestata da spettri chiamati “Fantastiche”, entità
fantasmatiche protettrici del vecchio edificio abbandonato.
A San Fili la Fantastica appare invece nei trivi che
conducono fuori dal centro abitato. Si manifesta come una figura materna
vestita in abito da sposa e man mano che si avvicina cambia sembianze
diventando una creatura spettrale. Una figura che sembra avere analogie con
Ecate, divinità delle strade e dei crocicchi le cui statue proteggono i
viandanti, dea greca degli incantesimi e degli spettri.
La moderna piazza Francesco Cesario - dove s’incontrano
la strada per bivio Bucita, la vecchia strada che porta a Paola, conosciuta
come “Crucetta”, e via Manca - si narra
sia uno dei tre punti in cui la Fantastica si manifesta. La balconata della
piazza affaccia infatti su un dirupo detto “Zumpu da a’ Fantastica”. Si
ipotizza che la Fantastica fosse una donna in cerca del proprio figlio
sperduto. Perso il senno dalla disperazione, la donna indossò l’abito da sposa
e corse in strada fermando tutti i bambini nella speranza di ritrovare il suo.
Ecco perché si crede che questa creatura sinistra interagisca con i bambini.
Alcuni la identificano invece con il nome di Stella,
giovane donna fucilata perché complice di brigantaggio. Stella pareva avesse offerto
da bere e da mangiare ad alcuni briganti, probabilmente perché imparentata con
uno di loro.
Nelle leggende sanfilesi non è l’unica creatura che abita
il paese: si narra ad esempio di un lupo mannaro, anche se fu un mito presto
sfatato. Ad arricchire la magia e il fascino sinistro di questo borgo sono le
numerose chiese concentrate tutte nel centro storico: alcune sono abbandonate,
altre sconsacrate e adibite ad abitazioni e una è stata invece trasformata in
un piccolo teatro ad oggi attivo, il Teatro Gambaro.
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