Mercoledì delle Ceneri a Sambiase (CZ). C’era una volta…






 di Maria Lombardo 


Non avevo ancora documentato quello che succedeva e ancora succede il mercoledì delle Ceneri a Sambiase uno dei centri maggiori del lametino. C’era una volta, è vero ma ci sono zone dove questo rito si può ancora vedere. Si usava appendere ad un filo, posto tra una casa e l’altra, sette pupazze, la conocchia e il fuso, dei rametti, dei cardi secchi e una sarda salata, per significare il periodo di filatura e di digiuno. Le sette bambole  simboleggiavano le domeniche quaresimali. Le pupattole, che venivano rimosse una domenica dopo l’altra, avevano ciascuna un nome: Anna, Rebecca, Diana, Lazzara, Susanna, Palma e Santa. Corajisima avanza ogni settimana fino ad arrivare da un capo all’altro del balcone. Inoltre il rito di Sambiase che ricorda quello Lucano prevedeva l’esposizione delle pupazze citate in calce  venivano conservate in una cassapanca man mano che trascorrevano le domenica di Quaresima. Copia di queste pupattole sono custodite nell’ecomuseo «Luogo della Memoria» di Sambiase. Se potete andate a vederle capirete anche l’uso di alcuni detti legati al periodo. Nel Lametino si usava appendere vicino alla pupattola una vistosa aringa oppure una sarda, per ricordare che la Quaresima era tempo di astinenza, secondo l’antico detto locale Niasci tu, spitu cundutu, ca trasu iu sarda salata.


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