Sapete che nella concattedrale di Nicotera (VV) sono conservate le reliquie di San Clemente Martire
di Maria Lombardo
La Concattedrale di Santa Maria Assunta, cattedrale fino al
1986 nella diocesi di Nicotera, unità acque principali alla diocesi di Tropea
dal 1818. Oggi la chiesa é Concattedrale della diocesi Mileto-Nicotera-Tropea.
All’interno della stessa, ci sono le reliquie di San Clemente Martire. Le
stesse, sono state deposte in un’urna in vetro sulla navata di sinistra della
Concattedrale. Papa Clemente primo, generalmente noto come Clemente Romano per
distinguerlo dall’omonimo Alessandrino, è stato il quarto Vescovo di Roma e
papa della chiesa cattolica e quella ortodossa, che lo venerarono come Santo.
Adiacente all’urna, c’è un documento scritto in latino riportante il seguente
testo: Fratel Saverio Cristiani ordinario (= vescovo) di Sant’Agostino e per
grazia del Vescovo Porfinate pastore di Dio e della Sede Apostolica Prefetto
prelato domestico della Sacra ed Apostolica Sede – assistente al Soglio
Pontificio. Abbiamo fatto in presenza insieme con gli altri e singolarmente le
nostre lettere (= interventi) sulle cose da vedere la nostra indubbia fede che
a maggior gloria di Dio onnipotente e per la venerazione dei suoi Santi
destiniamo ( alcune) sacre reliquie estratte e selezionate per mandato di
nostro Signore tolte dal cimitero di Priscilla in Roma e dalla sacra
congregazione delle indulgenze effettuata la ricognizione di queste sacre
reliquie con dono riprovato dedichiamo il Sacro Corpo col vasetto di sangue del
martire San Clemente collocate dai stessi nobili indumenti corroborate da urna
lignea di color d’oro e anteriormente da tre cristalli con rubricato segnata
per chi di spettanza chiuse per bene tali resti col nostro piccolo sigillo perché
si tengano di per se e vengano fatte esporre al pubblico venerazione per cui
concediamo anche l’ufficio della messa a questa pubblica venerazione redatta
sotto forma di decreto ed Edito dalla congregazione dei riti il giorno 11
agosto 1691. Le lettere allegate e sottoscritte alla presenza con la nostra
firma e infrascritta dal nostro segretario abbiamo disposto che vengono date e
consegnate a Roma giorno 5 novembre 1790. Facente funzioni il vescovo
Porfiriente Sacerdote Antonio Galanti. Traduzione, lettura bilingue stampa in
volgare effettuata dal professor Filippo Marino di Gioia Tauro, il quale per le
sue grandissime doti professionali merita di essere evidenziato. “Lo stesso, infatti,
nato a Palmi, vive ed opera a Gioia Tauro dove é stato ex dirigente scolastico,
laureato in lettere, mariologo e agiografo, membro della ” Pontificia Accademia
Mariana Internazionalis” e presidente della DC Mondiale e Nazionale, presidente
della “Fondazione Hippocampus”, cultore della Varia di Palmi , promotore della
traduzione del nuovo PADRE NOSTRO, ha scritto diverse pubblicazioni inerenti la
pedagogia e la mariologia, tra questi ricordiamo le tre edizioni del libro ” Le
feste Patronali Palmesi della Sacra Lettera e della Varia e i Lapsi su San
Cipriano “Allegate alla presente documentazione trovasi la lettera di Sua
Eccellenza Monsignor Giuseppe Leo Vescovo di Nicotera e Tropea datata 23/5
1913, che ne permette la venerazione dopo aver fatto la ricognizione delle
Sacre reliquie. Avere le reliquie di un Santo all’interno di una Chiesa, come
in questo caso nella Concattedrale di Nicotera, è certamente un valore che la
impreziosisce nel culto e sotto l’aspetto storico religioso”.
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