Cantare il Maggio rito che si praticava la notte dell’Ascensione nei paesi arberesche di Calabria.
di Maria Lombardo
Vi ho già parlato delle feste di Maya in occasione del primo maggio a
Caccùri se volete potete rileggere quanto vi dicevo. Anticamente venivano
celebrate delle feste dette Majume in cui veniva adorata Maia, la dea della fecondità.
Durante queste celebrazioni che si svolgevano nella tarda primavera, si
compivano dei riti orgiastici e gli uomini e le donne si riunivano sulle rive
del mare, dei laghi e dei fiumi e andavano
insieme a bagnarsi. Questo bagno rituale è collegato alla credenza nel potere
guaritore delle acque! Le feste in onore della dea Maia furono proibite
dall'imperatore Costantino in nome della nuova fede cristiana. Giuliano
l'Apostata, rifiutando il Cristianesimo, le permise nuovamente, ma infine l'imperatore
Teodosio, su pressione delle autorità religiose, proclamò un editto per la loro
abolizione.Lentamente la religione cristiana assorbì queste esigenze rituali
mitigandone i linguaggi e i comportamenti. Nell'VIII secolo d.C. alle Majume si
sostituì "la giornata delle rose" e si diffuse un po' ovunque, nei
paesi lontani dal mare, l'abitudine di riempire dei vasi d'acqua cospargendone
la superficie con petali di rosa, allo scopo di favorire le virtù taumaturgiche
che nella notte dell'Ascensione Cristo trasferiva alle acque. Ed ecco che in alcuni paesi albanofoni di Calabria
come Vaccarizzo, San Giorgio e Spezzano Albanese si usava un rito oggi perso.Nella
notte precedente l'Ascensione, scendevano a mare per un'immersione rituale; i
devoti erano soprattutto donne e aspettavano sulla spiaggia che sorgesse il
sole. Questo bagno purificatore, avveniva anche perché si pensava che l'acqua
divenisse magica a causa del passaggio di Gesù che saliva al cielo accompagnato
dagli angeli. Nel giorno dell'Ascensione si raccoglieva un'erba considerata
magica, usata fin dall'antichità da streghe e guaritori per le sue virtù: chiamata
volgarmente "ombelico di Venere", questa pianta dai piccoli fiori
rossastri aveva il potere di attrarre la fortuna se veniva sospesa fuori dalle
finestre in maniera tale che i fiori si volgessero sempre verso l'alto. Affinché
l'erba dell'Ascensione, detta anche erba della fortuna, mantenesse il massimo
potere benefico, doveva essere ricercata all'alba e al momento della raccolta
si pronunciava un versetto augurale:
“Ben trovata fortunella,
Fortunella, chi le disse ?”
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