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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

Caccuri (KR) e le grotte della "Timpa dei Santi"

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 di Maria Lombardo “ C’è un’altura dalle pareti scoscese, vera e propria “timpa”, sempre più erosa dal vento, dalla pioggia e dagl i interventi dell’uomo. E ci sono i santi, sempre più illeggibili, con il Santo dei santi, la dolce Madre e il forte ed elegante angelo Michele che protegge e si mostra a noi sollevando, con un leggero movimento delle ali, il vento della vita che giunge e ritorna da un armonioso edificio dall’aspetto più celeste che terreno. E poi altre figure, forse, quasi scomparse. Il tutto è richiamato da ignoti viaggiatori del Seicento che ne hanno riproposto i tratti più schematici e infantili con un semplice sottile carboncino.   Tutt’intorno è roccia, ciottoli su ciottoli cementati da sabbia, sentieri e arbusti, e grotte ancora più in basso, con nicchie e ripiani.   In alto, sulla sommità dell’altura, sepolture violate e un’infinità di ceramiche del tempo in cui quella terra non conosceva il greco, quello antico. Da lassù, così si dice, pare che provenga una moneta

La ricotta affumicata di Calabria

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 di Maria Lombardo La Calabria vanta un vasto panorama di specialità gastronomiche, eccellenze che soprattutto negli ultimi anni sono riuscite pian piano ad infiltrarsi nelle cucine di chef stellati e non e oramai rinomate e apprezzate non solo a livello nazionale ma anche internazionale.Tra i prodotti tipici calabresi merita sicuramente ampio spazio la ricotta affumicata calabrese, prodotta in tutta la regione ma che vede Mammola primeggiare in quanto a riconoscibilità. Questo formaggio sin dai tempi più antichi viene realizzato da novembre a luglio e vanta un gusto particolare e ricercato, particolarità che rende questa tipologia di ricotta unica nel suo genere e sempre più richiesta.La consistenza di questa tipologia di ricotta affumicata è morbida e vellutata, con un gradevole aroma affumicato, mentre il colore varia dal rosa scuro al dorato all’esterno, e bianco all’interno. La ricotta affumicata è in realtà un sottoprodotto della lavorazione del latte: per produrla si utilizza il

AVIRI U CARVUNI VAGNATU: Ditterio calabrese

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 di Maria Lombardo Trovarsi in colpa e non essere in grado di difendersi. E' noto che anticamente, in tante famiglie, per riscaldare la propria casa si accendeva il carbone che, naturalmente, per assolvere lo scopo doveva essere completamente asciutto. Infatti "avere il carbone bagnato" vuol dire, essere in difetto. Il carbone, come tantissimi prodotti, una volta si vendeva di casa in casa. Il carbonaio, vestito tutto di nero, passava con il suo carico sul carretto e “vandi ava” la sua mercanzia. Siccome il prodotto si vendeva a peso, capitava che un commerciante poco onesto, bagnasse abbondantemente il carbone per farlo pesare molto di più. In questo caso, anche se era un ladro incallito, nel trattare con il cliente, non si sentiva con la coscienza tranquilla e si comportava in maniera anomala, sempre con la paura di essere scoperto. Questo suo comportamento ha dato luogo alla frase popolare “aviri u carvuni vagnatu” , che, in senso figurato si può usare in casi s

Calabria ed una bella carrellata di ortaggi ripieni

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 di Maria Lombardo Ho preparato degli ortaggi ripieni e gratinati, peperoni,zucchine, melanzane e patate, una meraviglia da vedere e sicuro anche da provare. Ecco per voi la ricetta . Ingredienti : carne trita;formaggio; prezzemolo;aglio; pepe;uova; pan grattato. Ortaggi: melanzane, zucchine,peperoni,patate. Preparazione   Prendere gli ortaggi (zucchine, melanzane,peperoni e patate) dopo averli ben puliti, farne due metà e togliere la parte interna cavandola. Lessare la parte interna, in seguito lasciarla scolare bene e aggiungere ad essa per creare il  ripieno : carne trita;formaggio; prezzemolo;aglio; pepe;uova (due) e il pan grattato. Le patate invece non vanno lessate, farle cuocere dopo averle sbucciate, cavate e ripiene. Infornare a 180 gradi fino a cottura.

Fra’ Diego da Careri scultore calabrese il suo legno diventò estasi mistica

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 di Maria Lombardo Un puttino vergato con semplicità da mano veloce e sicura – che di nome faceva Giovanni Leonardo Giurato, al secolo Fra’ Diego, nato a Careri (Reggio Calabria) il 15 aprile del 1606. L'opera che incantò la corte di Napoli!Fra’ Diego, che si trovava a Napoli, dove lo aveva voluto proprio Padre Giovanni suo fratello che aveva intuito le mirabili potenzialità artistiche del fraticello calabrese, si era rivolto al suo Superiore affinché intercedesse presso il Viceré per avere il permesso di vedere il fratello un’ultima volta prima dell’esecuzione. Il fratello fu graziato proprio per intercessione dell'artista di Calabria che fece leva sulla sensibilità artistica del Duca di Medina. La sua ascesa iniziò proprio nella sua Calabria una serie di sculture lignee realizzate a Bovalino prima, dove, nel Convento di S. Maria del Gesù, aveva ricevuto l’ordinazione e le prime ispirazioni artistiche nella modellazione del legno, poi a Gerace, a Monteleone (oggi Vibo Valen

Sapete che la Spedizione di Sapri fu ordita capeggiata e partecipata anche dai calabresi Giovanni Nicotera e Giovan Battista Falcone.

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 di Maria Lombardo Nicotera era un patriota italiano, uno di quelli che lottò per l’unità d’Italia con gli ideali di Giuseppe Mazzini. Partecipò nel 1857 alla spedizione di Sapri organizzata da e con Carlo Pisacane, dell'altro calabrese Falcone di Acri ne parlerò prossimamente.Molti non conoscono questo dettaglio ma oggi intendo rivendicarlo.Quella spedizione non fu solo di Pisacane! Insomma, la spedizione sperava di generare un moto insurrezionale nel Regno delle Due Sicilie con l’obiettivo di portare alla nascita di un’Italia repubblicana.Doveva essere accompagnata da contemporanee insurrezioni organizzate da Mazzini a  Genova  e a Livorno, ma non riuscì per nulla: i ribelli furono osteggiati e cacciati proprio dalla popolazione di Sapri, che doveva acclamarli come liberatori.Andiamo per gradi, La spedizione iniziò il  25 giugno  da Genova. Pisacane,  Giovanni Nicotera  di Sambiase e  Giovan Battista Falcone  di Acri e altri 24 uomini si imbarcarono su un  piroscafo  diretto a T

Sapete che La medusa del Rione Modena di (RC) è la Medusa di Gianni Versace

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 di Maria Lombardo  E' un gioiello molto affascinante, raffigura una medusa che è un personaggio mitologico greco, è stata trovata assieme ad un paio di orecchini d’oro bellissimi. E’ una testa di Medusa in oro! Un pezzo di altissima gioielleria, perchè rappresenta un volto frontale, difficilissimo da riprodurre ed è stata prodotta da un orefice reggino 2500 anni fa, databile al V sec. a. C. poi seppellita in una tomba, scoperta nel 1888, proprio al Rione Modena. A Reggio è cosa conosciutissima che a Gianni Versace venne in mente di usare la medusa come simbolo del suo marchio perché quando era bambino potette assistere al ritrovamento a Reggio Calabria di una testa antica in marmo. Al genio Reggino piaceva l’archeologia e amava il Museo di Reggio e le antichità (vedi Gianni Versace in "Gli Dei non sono morti").La testina di Rione Modena è visitabile al Museo Archeologico di Reggio, ma è poco pubblicizzata. Andate a visitarla e rammentatevi di quanto oggi vi sto narra

La Graffiola DE. CO. di Cortale (CZ)

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 di Maria Lombardo Siamo a Cortale, in provincia di Catanzaro. Cortale si presenta forte della sua bellezza e fiero dei suoi secoli di storia. È un borgo antico, dove le tradizioni si intrecciano rendendo singolare il volto e l'identità del paese agli occhi dei residenti e delle persone che, per un motivo o per un altro, si trovano a visitarlo. Tra le numerose ed importanti tradizioni, quelle gastronomiche continuano ad assicurare al passato l'opportunità di svelarsi attraverso antichi sapori e ad esprimersi grazie ai profumi che dal forno al legna, dal camino, dai fornelli si alzano e riempiono le stanze. Ricette tramandate di generazione in generazione finiscono così per consentire alla genuinità della cucina lenta e paziente di un tempo di fare incursione tra i ritmi sempre più frenetici del presente. La "graffiòla" è un dolce tipico della tradizione gastronomica cortalese. Le sue origini sono molto antiche. Ma il passare degli anni e i cambiamenti che essi hann

Garibaldi a Cosenza

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 di Maria Lombardo “ Chi mai   degnamente narrar potrebbe l'ingresso del Dittatore in questa Città? Ci contenteremo perciò di pochi cenni e diremo soltanto che la nostra provincia non fu seconda a nessun'altra nel festeggiare l'arrivo dell'Uomo straordinario, il cui cammino non fu che un continuo trionfo. Da Rogliano a Cosenza percorse dieci miglia tra un popolo numeroso che da paesetti e villaggi era disceso sulla via per contemplare un istante l'aspetto del nostro Liberatore. Il giorno 31 agosto resterà nei nostri cuori perennemente scolpito quando verso un'ora di giorno, lo vedemmo giungere e come torrente sentimmo traboccarci la gioia d'ogni parte”.  (Il Monitore Bruzio, Giornale Uffiziale della Calabria Citeriore, 1860).   Portato in braccio nel Palazzo del Governo, parlò dal balcone al popolo che nella piazza sottostante manifestava una gioia incontenibile. I cosentini, così come i calabresi in genere, afflitti da una povertà secolare e perciò desider

LA COMARE DELLE UNGHIE : una figura che mia nonna menzionava sempre

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 di Maria Lombardo Nella tradizione calabrese i legami tra famiglie si rafforzavano con la nascita dei bambini . Oltre al classico ruolo di Padrino e Madrina, conosciuto un pò ovunque, c'era un'altra figura considerata a quei tempi importante : quella che tagliava per la prima volta le unghie al bambino appena nato. Attraverso questo gesto simbolico , tra le famiglie si instaurava un legame profondo destinato a durare tutta la vita. Oggi, purtroppo, anche questa usanza è pressochè scomparsa. E voi ricordate chi ha compiuto questo tenerissimo gesto materno alla vostra nascita?

La capra aspromontana è una razza originaria dell’entroterra della provincia di Reggio Calabria

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 di Maria Lombardo In particolare dell’area grecanica o bovesìa, dove si è diffusa grazie al suo adattamento alle diverse situazioni oro-pedo-climatiche.Si tratta di una razza riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e inserita tra le 28 razze caprine italiane iscritte ai registri anagrafici gestiti dall’Associazione Nazionale della Pastorizia.Questa particolare specie di ovino è di taglia media, con un peso di 64 kg nei maschi e 43 kg nelle femmine, e un’altezza al garrese di 73 cm nei maschi e 69 cm nelle femmine. Il pelo è lungo e liscio, con un sottopelo pregiato di tipo Kashmir, e il mantello può essere di vari colori, tra cui rosso, bruno, bianco/nero, rosso/bianco, marrone/rosso e cintato. La testa è piccola e leggera, con profilo fronto-nasale rettilineo e corna a forma di lira aperta in entrambi i sessi. Le orecchie sono di medie dimensioni, con portamento orizzontale o eretto, e la barbetta e le tettole sono presenti in genere in entrambi i sessi.Viene

Sapete che San Paolo fondò la chiesa di Reggio Calabria

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 di Maria Lombardo Per la festa dei Santi Pietro e Paolo: desidero ricordare una memoria liturgica che per Reggio Calabria assume un valore particolare. Fu, infatti, l'Apostolo Paolo a fondare la Chiesa reggina come viene narrato dagli Atti degli Apostoli: da lì iniziò la storia ecclesiale sullo Stretto. «Costeggiando (la Sicilia) approdammo a Reghion».Con questo assunto al capitolo 28 degli Atti degli Apostoli, si racconta la sosta dell’apostolo delle Genti sulle sponde calabre dello Stretto, nella primavera del ‘61. L’approdo è avvenuto alla “Rada dei Giunchi”, nello specchio di mare antistante la città, che in quei giorni festeggiava Artemide sotto la denominazione di “Diana Fascelide”. La nave doveva, forse, fare rifornimento di acqua o necessitava di pece aspromontana per calafatare qualche falla. Perciò la sosta fu di poche ore. Paolo iniziò a predicare ai reggini riuniti per venerare le divinità cui erano molto devoti; conversione di alcuni abitanti conquistati dall’ann

Vi porto a conoscere il lago di Tarsia nel cosentino

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 di Maria Lombardo Un posto bellissimo che intravidi per la prima volta dal castello di Altomonte. Domina a vista d'occhio l'intera area! La mia amica autoctona di Altomonte iniziò a spiegarmi che nella sibaritide è ancora diffusa la credenza secondo la quale questo fiume un tempo fosse navigabile. Ai giorni d’oggi, però, sembrerebbe poco credibile poichè a vista appare troppo poco profondo. L’area intorno al lago presenta aspetti e morfologie tipiche delle zone paludose, con la presenza di specie di rettili e di uccelli di palude, offre ospitalità e rifugio a molti uccelli migratori fra cui gli aironi cenerini, le gru, le garzette, i germani, le gallinelle d’acqua, gli svassi. Motivo per cui nel1990, nasce la  riserva naturale Tarsia , oasi naturalistica di pregio ambientale. La Riserva presenta rive e colline a macchia mediterranea incontaminata e scarsamente antropizzata, costituita spontaneamente da leccio, olmo, tamerice, e corbezzolo.Situata in provincia di Cosenza, nei

Il tabasco calabrese Amanteo.

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   di Maria Lombardo  Giancarlo Suriano, ha creato un prodotto innovativo nel panorama dei condimenti. Invito i lettori a provarlo specie se amano i sapori decisi.Questa salsa, che porta il nome del suo paese natale, si distingue per l’utilizzo di peperoncini locali e aceto di vino, anziché alcool, seguendo una tradizione di fermentazione che ne esalta i sapori e profumi anno dopo anno. Ecco che il prodotto Suriano nasce della passione per il peperoncino e del rapporto della sua famiglia con questo prodotto divenuto ormai identitario della CalabriaLa sua ricerca gastronomica lo ha portato a sperimentare con il peperoncino, esplorando le sue diverse varietà e sfaccettature, e a creare ricette uniche come la Nduja Sauce, un ketchup a base di pomodoro e ‘nduja calabrese.L’azienda agricola Terre di Gioia, fondata con la figlia Joanna ad Aiello Calabro, è il frutto dell’impegno di Suriano nel controllo dell’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla trasformazione. Con oltre centoc