Vi porto a conoscere il lago di Tarsia nel cosentino
di Maria Lombardo
Un posto bellissimo che intravidi per la prima volta dal castello di Altomonte. Domina a vista d'occhio l'intera area! La mia amica autoctona di Altomonte iniziò a spiegarmi che nella sibaritide è ancora diffusa la credenza secondo la quale questo fiume un tempo fosse navigabile. Ai giorni d’oggi, però, sembrerebbe poco credibile poichè a vista appare troppo poco profondo. L’area intorno al lago presenta aspetti e morfologie tipiche delle zone paludose, con la presenza di specie di rettili e di uccelli di palude, offre ospitalità e rifugio a molti uccelli migratori fra cui gli aironi cenerini, le gru, le garzette, i germani, le gallinelle d’acqua, gli svassi. Motivo per cui nel1990, nasce la riserva naturale Tarsia, oasi naturalistica di pregio ambientale. La Riserva presenta rive e colline a macchia mediterranea incontaminata e scarsamente antropizzata, costituita spontaneamente da leccio, olmo, tamerice, e corbezzolo.Situata in provincia di Cosenza, nei comuni di Tarsia e Santa Sofia d’Epiro, la riserva occupa una superficie di 450,00 ettari ed è stata istituita nel 1990. Il lago venne realizzato nel 1959, con lo scopo di creare un bacino idrico in funzione delle aree della Piana di Sibari nei periodi di massima siccità. Per realizzarlo venne creata una diga nel punto più stretto della vallata che oggi ospita il lago, chiamato “Strette di Tarsia”, attraverso lo sbarramento del fiume Crati.
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