I “ Pitti i San Martinu" delizia calabrese da San Martino al Natale reggino.







di Maria Lombardo



Non è mai stato Natale se a casa mia sulla tavola di Natale mancassero i Pitti i San Martinu, una tradizione “collaudata” da mio nonno che accompagnava il fine pranzo con i Pitti ed il solito bicchierello di vino rosso. Una delle sue tante pillole tratte dallo stile Mediterraneo che tanto curò fino a morire centenario. Sono una vera prelibatezza i gusti antichi mi affascinano sempre più! Sono per chi non li conoscesse dei biscottoni di pasta dolce sfornati dal giorno di San Martino fino a tutte le festività natalizie.La loro forma di panetti ovali di circa 10 cm ricoperti di cioccolato, o glassa di zucchero molto semplici da preparare. Ipitti janchi o nirighi come volgarmente mio nonno li chiamava. Prodotto tipico del Reggino e del Vibonese a casa mia però si mangiano quelle fatte a Soriano. Si producono sopratutto nell’area Aspromontana (Sant’Eufemia D’Aspromonte, Gambarie, Delianuova, Molocchio, Oppido Mamertina, Taurianova, Cittanova e San Giorgio Morgeto) e a Bagnara Calabra, ma in quasi tutta la provincia sono molto diffuse, infatti sono d’obbligo in casa mia perchè ne andiamo molto ghiotti! Nella provincia reggina costituiscono dolce tradizionale della festività natalizia. Oggi è un prodotto che si acquista solo nei laboratori ma un tempo si facevano in casa e col forno a legna.Ma vediamo ora gli ingredienti di questo dolce! Ecco cosa serve e come farle. Ingredienti: 1 kg di farina; 160 gr. di cacao amaro; 400 gr di zucchero; 2 bicchieri di olio; ½ l di latte; 2 bustine di lievito; cannella; chiodi di garofano tritati; 400 gr. di cioccolato fondente. Uva passa 300 grammi Una volta preparati tutti gli ingredienti si lavorava con olio di gomito e molta pazienza. Alla farina, zucchero e olio si uniscono cannella, il cacao amaro, i chiodi di garofano, il miele (sciolto precedentemente sul fuoco con l’aggiunta di un po’ d’acqua), il lievito stemperato nel latte e impastate il tutto. Ammollare l'uva in acqua tiepida e sminuzzare la frutta secca, Ne verrà fuori l'impasto appiccicaticcio e aromatizzato alle clementine, ma adatto a creare le formine. Mettere in forno le “susumelle” a 180 gradi fino a che non cominciano ad aprirsi al centro, solo allora saranno pronte (10/15 minuti). Si scioglie il cioccolato con un po' di mosto cotto. Ora mettete il composto ottenuto a riposo per un giorno in modo che assorba tutta l’acqua: diventerà molto duro e si lavorerà a fatica. Gustate così il profumo ed i sapori di questa bella e dolce Calabria ed ancora Buone feste!


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