LA TONNARA ROMANA DI SANT’IRENE DI BRIATICO ( VV)



di Maria Lombardo



Oggi per Viviamo la Calabria parleremo esclusivamente dello scoglio della Galea. Ebbene si la leggenda narra  che fosse stato una prigione dove i pirati venivano torturati dalle sirene, ma la storia e l’archeologia che non sono scienze democratiche ci dice che fosse una tonnara romana. Tra l’altro delle due rinvenute in Calabria, (l’altra nella Rocchetta di Briatico), quella di Sant’Irene sarebbe la meglio conservata.
Stando a quanto ci informa nei suoi scritti Columella in il De re rustica, presso la baia di Sant’Irene, era presente una grande pescheria. I tonni venivano avvistati dal promontorio di Sant’Irene, da cui ancora oggi è possibile notare le rovine di una torre quattrocentesca. I pescatori in mare, a bordo delle loro barche, mantenevano un sistema di reti che permetteva ai pesci vivi di dirigersi nella direzione di un sistema di vasche, costruite nelle cavità dello scoglio e comunicanti con delle vasche presenti in spiaggia, attraverso dei ponteggi in legno. Qui il pesce veniva ucciso e messo sotto sale. Una volta pronto, il pesce veniva conservato in pezzi in anfore di argilla (anfore)con una particolare salsa, garum (composta da piccoli pesci e interiora, messe a macerare nell’aceto). Il prodotto finito veniva poi venduto, via mare e via terra. Quelle via mare partivano dal piccolo porticciolo posto quasi difronte allo scoglio.
Le vasche scavate nello scoglio in mare erano state realizzate, dunque, per “mantenere al fresco” il pesce appena pescato, mentre quelle sulla spiaggia, solo per la lavorazione dello stesso.Il consumo di questo tipo di pesce era talmente apprezzato in epoca romana che furono realizzati diversi stabilimenti come quello di Sant’Irene.Secondo un’altra spiegazione, invece, lo scoglio della Galea veniva impiegato per allevare i pesci e i pescatori vi lavoravano per preparare i pesci prima di portarli al mercato.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

LIMBADI (VV). MOTTA FILOCASTRO: IL SANTUARIO DELLA SANTA CROCE.

La Riganella è un dolce del rituale pasquale, tipico delle comunità d'origine albanese