“ U iornu i San Giuvanni” l’arte erborista calabrese:" l'ogghjiu russu"
di Maria Lombardo
Tantissime sono leggende intorno all'olio di iperico in
cui si mescolano sacro e profano: raccolto il 24 giugno durante il solstizio
d’estate è lasciato a macerare al sole per imprigionare tutta la potenza della
sua energia, volta a curare lesioni e inestetismi della pelle.L’olio di iperico
è un oleolito ottenuto dalla macerazione dei fiori di Hypericum perforatum in
un olio vegetale, e dotato di una potente azione cicatrizzante, utilissimo in
caso di ustioni, scottature, ferite e piaghe da decubito."Serbatoio"
naturale di carotene (provitamina terpenica contenuta nelle carote e in
numerosi vegetali a cui conferiscecolorazione rossa o arancioflavonoidi
(ipericina, rutina, quercetina e l´iperoside), l’olio di iperico è ricco di
proprietà ed è conosciuto anche col nome di olio di San Giovanni.
L’iperico erba di San Giovanni, perché il giorno dedicato
a questo santo corrisponde al 24 giugno, che coincide col tempo della raccolta
e preparazione di questo meraviglioso rimedio naturale. Molto comune nei
terreni asciutti, lungo i margini delle strade, ai bordi di campi e nelle
radure, cresce fino a 1600 m d'altitudine, la pianta con corto rizoma e fusto
eretto (1 m.), legnoso e ramificato. Le foglie sono opposte ovali o oblunghe,
picchiettate di minuscole ghiandole trasparenti (contenenti l’olio essenziale)
che in controluce assomigliano a forellini e gli conferiscono l’appellativo
“perforato”. I fiori, di colore giallo intenso, sono riuniti in una sorta di
corimbo, compaiono in estate; se stropicciati colorano la pelle di rosso. Tutta
la pianta emana un odore gradevole. lI tempo balsamico di questa pianta cade
esattamente col solstizio d’estate, quasi a simboleggiare la raccolta
dell’energia solare, che questa pianta racchiude in sé. Non solo, è
l’unico tra gli oleoliti la cui macerazione non avviene al buio, ma alla luce
del sole diretta, per l’intera durata di un ciclo lunare.
Come si prepara l’olio di iperico
La ricetta più antica per la preparazione dell’olio di
iperico prevede la raccolta manuale dei fiori, su terreni lontani dal traffico
e situati in zone incontaminate. I fiori ancora freschi vanno messi in un
vasetto di vetro a chiusura ermetica, e ricoperti di olio di oliva o di semi di
girasole. Si chiude il contenitore e si espone al sole per 1 mese circa.Già
dopo qualche giorno l’olio assume un’intensa colorazione rosso rubino. È
necessario capovolgere il vaso di tanto in tanto al fine di ottimizzare
l’estrazione dei principi attivi. Terminato il tempo di esposizione al sole, si
recupera tutto l’olio, filtrandolo con una stoffa sottile, per poi travasarlo
in una bottiglia di vetro scuro che abbia sempre la chiusura ermetica.Perché le
proprietà dell'olio di iperico si espletino al massimo, è bene applicarlo
direttamente sulle piaghe provocate da ustioni sulle quali è in grado di
eliminare totalmente il dolore già dopo pochi minuti.Per questo il motivo è
usato da sempre contro le ustioni, l’eritema solare, in caso di macchie della
pelle, psoriasi, secchezza della cute del viso e del corpo, invecchiamento
cutaneo, piaghe da decubito,smagliature, cicatrici, e segni provocati
dall'acne.
Di questa preparazione si potrebbe dire che è un vero
trattamento di salute, e probabilmente uno dei prodotti antirughe e
anti-invecchiamento più potenti ed efficaci che esista in natura. Inoltre
possiede un’azione analgesica sui dolori articolari.
Nelle case delle massaie calabresi non mancava mai!
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