Sapevate che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel 1981 passarono le vacanze a Tropea?


di Maria Lombardo



Per i calabresi non è una notizia di storia qualunque, visto la carature dei personaggi citati in calce. E’ la moglie di Borsellino, Agnese, che in un suo testo ci racconta del soggiorno dei due giudici in quel di Tropea. Era il 1981 ed i due giudici non erano sotto scorta! Borsellino e Falcone furono ospiti dei coniugi Francesca Sunseri e Giuseppe Lo Torto, quest’ultimo figlio del sostituto procuratore della Repubblica di Palermo Pasqualino (1916–1964) di Tropea. Lo ha fatto senza trascurare che la famiglia Lo Torto qualche anno dopo ospitò sempre a Tropea anche Giovanni Falcone. Ed ecco cosa annota Agnese Borsellino “Stamattina, nei ricordi belli miei e di Francesca ha fatto capolino anche un’altra incredibile gita. Un’estate partimmo in macchina. Paolo non era ancora scortato, eravamo liberi di gestire i nostri spazi e il nostro tempo. Partimmo in diciassette da Palermo, destinazione: Costiera amalfitana. Prima tappa, Tropea, dove Francesca ha una graziosa villetta. Ebbene, i diciassette amici si ritrovarono a dormire in una casa di quattro stanze. Quella sera, non ricordo perché, non c’era neanche la luce elettrica, così ci attrezzammo con dei lumini. Come dimenticare i nostri ragazzini che andavano da una stanza all’altra, al buio, cercando i propri genitori? Manfredi e Paco, il figlio di Francesca, si erano attrezzati con i loro sacchi a pelo, da buoni boy-scout. Un divertimento assoluto.Francesca mi ha fatto ridere ancora raccontandomi di quando, qualche anno dopo, Giovanni Falcone e Francesca andarono pure loro a Tropea. La sera andavano a dormire in una stanza poco distante. Ma gli agenti di scorta continuavano a stare davanti alla villa di Francesca e Giuseppe. Addirittura, una volta scambiarono Giuseppe per Giovanni Falcone. Naturalmente, Giovanni ne approfittò per qualche ora di libertà, ma poi il marito di Francesca finì per comunicare l’equivoco agli agenti. Anche perché non era più libero di muoversi. “Guardate, il dottor Falcone, sta nella casa dietro la nostra,” disse. I poliziotti si guardarono tra loro allibiti. E corsero dal dottor Falcone, per scusarsi. Naturalmente anche Giovanni era stato complice di questa curiosa messinscena. E tranquillizzò i suoi agenti di scorta con una risata liberatoria”. Bisogna ricordare questi avvenimenti legati a queste personalità... Facciamolo.

(altra fonte zoom24)

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