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di Maria Lombardo 


Negli anni’60 a Davoli nel Catanzarese sono stati rinvenuti due scheletri giganti. Precisamente in contrada Gornelle, durante i lavori di costruzione di un edificio scolastico, sono venuti alla luce due tombe assai grandi con dentro i resti di due esseri di statura 2 metri e 30 circa. Il popolo si ricorda bene di questo episodio ma la stampa tacque anzi dove finirono questi scheletri non è dato sapersi. Pare che i due scheletri giganti siano stati conservati per un periodo presso il cimitero comunale per poi sparire. E' emerso che antiche civiltà avrebbero trattato le rocce in modo molto diverso da come facciamo oggi.  Alcuni indizi farebbero sospettare l'esistenza di un'antica civiltà di esseri giganteschi, dalla forza spropositata che avrebbe dominato il mondo prima della comparsa dell'uomo e che all'uomo avrebbe lasciato, impressi nella roccia, segni del proprio passaggio. Un esempio in tal senso potrebbe riguardare proprio il territorio di Davoli in quanto sull'altopiano della “Pietra Santa”, a 1000 metri di altezza, vi è un'enorme pietra detta di Sant'Antonino con un'incisione di età preistorica raffigurante genitali femminili di grandi dimensioni. Nello stesso luogo di recente sono stati rinvenuti graffiti rupestri e un'amigdala. Questa enorme pietra è posizionata a due passi dalla località “Gigante” e vi è anche una leggenda che parla del gigante Paladino le cui impronte dei piedi sarebbero impresse in cima al macigno. Segnalazioni di resti di creature giganti trovate in Calabria nel corso dei secoli ce ne davvero tante. A Tiriolo (CZ) nel 1663 fu rinvenuta una tomba molto grande con all'interno uno scheletro gigante. Attenzione se volete approfondire c’è nel blog un mio articolo ben documentato. Su un vecchio testo di Domenico Lamannis è riportata la notizia di un rinvenimento di “sepolcri con scheletri di statura gigantesca” avvenuto nei primi decenni dell'Ottocento, presso l'antico villaggio S. Barbara di Gimigliano (CZ). Gimigliano si trova vicino a Tiriolo, così come il comune di San Floro ove in contrada Tozzina fu scoperta, nel 1961 dal religioso piemontese Emilio Prioglio, una “necropoli di giganti” che fu segnalata alla Soprintendenza alle Antichità, ma poi non si seppe più nulla e nessuno se ne interessò.Sulla rivista “Calabria Sconosciuta”, in un articolo del 2014 di Giuseppe Aurelio Marino si parla dello “scheletro della Gigantessa rinvenuto in una tomba presso Campoli (VV)”. Anche sul periodico “Il Calabrone” del Dicembre 2015 in un articolo a firma di Carmelo Tucci si parla di un recente “rinvenimento nella grotta di Girifalco di ossa di scheletri di giganti, da farci pensare alla presenza di civiltà antichissime, ossia megalitiche, già riscontrate su tutto il territorio nazionale e in Calabria a Torre Talao, a Papasidero, a Nardodipace, a Stilo, ad Amendolara, a Persinace di Nocara, ecc. “.D'altronde di esseri giganteschi ne parla la Bibbia come, appunto, la mitologia greca.


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