Lydia Toraldo Serra: La Sindachessa di Tropea (VV) precorritrice dell’emancipazione femminile.




 

di Maria Lombardo 


“A mammicea nostra” ovvero “La nostra mamma”, era l’appellativo con cui il popolo tropeano amava definire la sua Sindaca, Lydia Toraldo Serra (Cosenza 1906 - Tropea 1980 ), tanto era l’affetto e la stima che nutriva nei suoi confronti, meritatissimi per l’impegno non comune da lei profuso in un contesto storico e socio-culturale depresso che definire non promozionale della donna risulta eufemistico. Eppure, Lydia, a 23 anni, fu la prima donna calabrese a laurearsi in Legge con un’emblematica tesi “Sulla concessione del voto alle donne” in cui traspariva la passione politica che l’avrebbe condotta a diventare Prima Cittadina di Tropea quando era stato appena concesso il voto alle donne e, dal 1946 al 1959, ad essere riconfermata nell’incarico grazie alla fiducia di un elettorato trasversale. Fu grazie a lei che videro la luce la Media e il Liceo Classico, con annesso Convitto per alleviare le fatiche del pendolarismo, le prime case popolari, le poste, l’ammodernamento dell’ospedale, un’agenzia dell’ONMI, e fu sempre lei a porre le basi del futuro turistico della città dragando il porto, curando i percorsi delle fiumare, realizzando il primo stabilimento balneare e importanti convegni scientifici come quello dedicato ai fratelli Vianeo. La figura di Lydia affascina e diventa nucleo tematico significativo del Dossier di Tropea Capitale Italiana Della Cultura oltre che per il suo ruolo di prima Sindaca d’Italia anche per la sua capacità di cogliere il valore strategico del sapere quale leva di emancipazione della donna. Creatura colta, raffinata, di larghe vedute, con a fianco due famiglie, la propria e quella d’origine, altrettanto emancipate, comprende e conferma come il discrimen sia sempre la Cultura che rinnova e fa risorgere dalle ceneri. Ancor oggi il Welfare State è, quasi ovunque, manchevole e molte imprese evitano di assumere donne giovani proprio perché il loro potenziale di maternità é alto, i servizi per l’infanzia sono carenti e le cure parentali continuano a ricadere prevalentemente sul genere femminile; da qui l'attualità e la cogenza di questa straordinaria figura di Donna. Nel 1964 Lydia abbandonò la politica per dedicarsi alla famiglia. Nel 1972 venne nominata Cavaliere al merito della Repubblica. Morì a Tropea il 13 luglio 1980. Nel 2016, Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, ha inaugurato, a Palazzo Montecitorio, la Sala delle Donne, tra le immagini delle prime dieci donne elette nel ‘46 c’é anche il suo volto, c’é anche Lydia, Sindaca di Tropea.


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