Il castello Ruffo di Amendolea (RC)


 

di Maria Lombardo 


Fortezza medievale situata nell'omonima frazione del comune di Condofuri, nel pieno centro dell'area grecanica della provincia di Reggio Calabria, sorgeva in un territorio altamente strategico, in quanto la valle della fiumara Amendolea costituiva il confine tra Locri e Reggio. La fondazione del castello si attribuisce solitamente al normanno Riccardo di Amigdalia o Amendolea nel XII secolo, anche se è presumibile che la sua realizzazione è avvenuta in più fasi diverse durante il Basso Medioevo. Successivamente ristrutturato, nei secoli seguenti il castello fu coinvolto nelle lotte di potere fra nobili famiglie locali, cambiando spesso reggente. Fra tali famiglie si ricordano la famiglia Amendolea, da cui ebbe nome il borgo sottostante il castello, e la famiglia Ruffo, che acquistò il feudo nel 1624 mantenendone il possesso sino al 1806, anno in cui ebbe fine l'età feudale. Vengono ricordati per i numerosi gravi abusi che si verificarono durante il '600, tre baglivi della famiglia Ruffo, A. Rebuffo, F. Polistena e G. Sangallo. I baglivi erano dei fiduciari che amministravano il feudo per conto della famiglia feudataria, circondati da sgherri (bravi) con i quali mantenevano il controllo del territorio. Del castello oggi non rimangono che pochi resti: le mura merlate perimetrali che seguono il ciglio delle scarpate, una torre quadrangolare e quella che un tempo doveva essere una cappella in cui i circa 300 abitanti del castello si recavano a pregare. All'ingresso, di forma parallelepipeda, si trova un'enorme stanza che un tempo fungeva da cisterna per l'acqua. La parte centrale del castello era occupata da una grande aula, il cui pavimento è oggi occupato da erba e rocce e sul muro resistono ancora tre grandi finestre vicino alle quali erano collocate delle nicchie che ospitavano le sentinelle. Tutto intorno sono presenti i ruderi del vecchio borgo e di alcune chiese. Sembra di essere stati catapultati con una macchina del tempo in pieno Medioevo. Anche la strada per raggiungere il Castello sembra proprio quella dell'anno 1200! Ma forse è proprio questo il fascino di questo luogo duro e selvaggio.


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