Questa stagione vi insegno a fare “a saimi” servirà per i dolci di Pasqua

 

di Maria Lombardo 


 Come tutti i grassi da condimento, ha il duplice ruolo di esaltare organoletticamente la gradevolezza dei cibi e di consentirne la cottura in modo uniforme. Si ricava dal grasso di maiale per fusione, e si usa maggiormente per le fritture, dato il suo elevato punto di fumo. Le parti grassose maggiormente usate per ottenere la sugna,  è un tipo di grasso e precisamente quello delle viscere della zona surrenale, mentre lo strutto è il prodotto derivante dal processo di scioglimento del grasso sottocutaneo. Insomma i pezzettini di lardo che provengono dalla grossolana sgrassatura della cotenna e dei pezzi di carne destinati ai salumi. Lo strutto  di maiale o sugna fatto in casa genuino come quello di una volta: ricetta, ingredienti, dosi, preparazione e conservazione. Le ricette di impasti per molti dolci e alcuni tipi di fritti come zeppole, pizze rustiche, biscotti salati, sono senza dubbio più gustose e saporite se preparate con questo grasso animale fuso, normalmente impiegato dalle nonne del passato al posto di oli o burro.

La preparazione:

I pezzi di grasso raccolti in un secchio durante la lavorazione del maiale vengono tenuti per una notte in acqua e sale per far scaricare i residui ematici in essi contenuti. Al mattino successivo, si rilavano e si riducono in tocchetti dello spessore di circa due centimetri. Si mettono al fuoco in una pentola capiente ed inizia così il lungo lavoro di rimastaggio. A mano a mano che il volume dei tocchettini di grasso si riduce, diventa più agevole rivoltare la massa. Intanto i pezzettini ancora solidi, incominciano ad arrossire, e dopo circa tre ore, sono ormai dorati. Fatto ciò, lasciare raffreddare il liquido per un’ora, un’ora e mezza, e trasferirlo in dei vasetti di vetro accuratamente lavati e asciugati in precedenza.

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