La Rota carnevalesca di Roccella Jonica (RC): Vi consiglio una volta di osservala



 di Maria Lombardo

In occasione del carnevale, a Roccella Jonica, un gruppo di attori dilettanti inizia a girovagare per il paese, richiamando l'attenzione dei passanti con un campanaccio. Una volta ottenuta una discreta audience gli attori iniziano a recitare la cosiddetta "rota", una farsa scherzosa, a sfondo satirico, declamando versi nel dialetto di cinquant'anni fa. Pur partendo da una base data, ed utilizzando personaggi, sono fissi, come "carnevalari" e "a veccja", la storia della rota si sviluppa in maniera sempre diversa e divertente. Insomma è l’equivalente delle farse del vibonese che hanno smesso di esistere negli anni ’50. Il nome rota deriva dal fatto che gli spettatoti si disponevano a cerchio i testi erano scritti in endecasillabi raccontano fatti accaduti veramente ma a lieto fine dando insegnamenti moraleggianti. La rota viene inscenata su un testo del rotaro roccellese per eccellenza ossia Giuseppe Mazzaferro detto 'U Cimbulu che, grazie ad una immisurabile fantasia mista a situazioni di vita del suo tempo, ha creato dei testi ricchi di saggi consigli, spiccata ironia, con un lieto fine impostato sul trionfo della giustizia, con la condanna incondizionata dei "latri" e della loro "complice"! Andate a vederla ogni anno  c'è inscenata una rota diversa...

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